Cari lettori e lettrici, rieccoci nuovamente per parlare di tennis, sicuramente non lo sport di riferimento di questa sede, ma che per quanto successo in mattinata credo che debba avere una giusta menzione.
Erano scoccate da pochi minuti le ore 8:00 italiane quando il mondo del tennis italiano si è ritrovato con un sorriso a 32 denti... Jannik lo ha fatto di nuovo: battuto Djokovic e prima finale Slam conquistata!

Ma è giusto procedere per gradi ed è doveroso farlo sottolineando il percorso netto fatto dal tennista altoatesino durante il torneo: prima della sfida a Djokovic, 5 partite disputate 15 set vinti e 0 persi, davvero un percorso magistrale per arrivare alla sfida più attesa, un remake di quella che ormai sta diventando un confronto al quale ci stiamo abituando e nel quale le nostre consapevolezze e speranze sono di gran lunga aumentate visto gli ultimi risultati di questo incrocio: Jannik ha infatti vinto 2 degli ultimi tre incontri, uno dei quali è stato decisivo per la vittoria della Coppa Davis. 

Sveglie piazzate alle 4.30 ore italiane, insomma per prepararci ad assistere a questo attesissimo match e non vi nego che fra gli spettatori presenti vi ero anche io, da appassionato sfegatato di questo sport.

Si comincia: da una parte il nostro Sinner che è in rampa di lancio dal finire della scorsa stagione e serio candidato per un'annata da protagonista, mentre dall'altra abbiamo un certo Novak Djokovic, 24 volte campione Slam e campione di questo slam australiano per 10 volte in carriera, un vero e proprio dominatore, stile Nadal al Roland Garros per intenderci. 

Inizia l'incontro e dopo circa un'oretta incredibilmente lo score recita: 6-1 / 6-2 Sinner; incredibile a dirsi, sembra quasi di essere in un sogno dal quale non ci si vuole più svegliare.
Nel terzo vi è una reazione d'orgoglio di Djokovic, che strappa il set al tiè break rimanendo a galla e forzando il match al quarto set, ma si è capito che oggi deve essere la giornata della consacrazione di Sinner, che mantiene i nervi saldi, non si lascia pervadere dalle emozioni e rimane lucido e concentrato sulla partita portandola a casa con un perentorio 6-1 / 6-2 / 6-7 / 6-3 ed accedendo per la prima volta ad una finale di un Grand Slam.

Risultato storico in casa Italia quello ottenuto stamattina, se pensiamo che l'ultima vittoria Slam di un giocatore/giocatrice tricolore risale alla storica finale di 12 anni fa in terra americana quando Flavia Pennetta e Roberta Vinci disputarono la finale di un Major tutta all'italiana, dove a spuntarla è l'attuale compagnia di Fabio Fognini, Flavia Pennetta; e maschile? Beh lì il viaggio nel tempo si allunga notevolmente, fino a tornare nel 1976, anno in cui il belloccio Panatta sconfisse Borg in finale per vincere il Roland Garros.

Domenica mattina alle 9:30 ci proverà Jannik ad aggiornare questo ritardo sulla tabellina di marcia e lo farà come da lui dichiarato post partita:
"Con il sorriso", perché sì!! Domenica giocherai la tua prima finale nel cosiddetto Happy Slam, ovvero lo Slam felice.