L'Italia c'è e questo è forse ciò che più conta dato che abbiamo già mancato l'appuntamento con il mondiale, sarebbe stato a dir poco vergognoso non partecipare nemmeno agli europei, dove fra l'altro ricordiamo che siamo campioni in carica. Ma oltre il risultato che chiaramente è ciò che alla fin fine nello sport conta, in qualsiasi modo esso arrivi, bisogna valutare anche la prestazione: positiva senz'altro ma la strada da fare è ancora molta perciò vietato adagiarsi sugli allori!

Senza dubbio lo scossone creato dal cambio di guida tecnica non ha fatto bene all'ambiente azzurro che a meno di un anno dallo start di Euro2024 si trovava come un pesce fuor d'acqua, quasi abbandonata a se stessa; ed è qui che arriva Luciano Spalletti, l'uomo giusto al momento giusto. Luciano infatti arriva da un'annata a dir poco storica nella quale ha portato il Napoli sul tetto d'Italia annichilendo ogni tipo di ostacolo e soprattutto facendolo con una facilità quasi innaturale; ora la chiamata in Nazionale per riportare quel gruppo vincente e coeso ma momentaneamente smarrito sulla retta via chiamata vittoria!

Era chiaro quale fosse l'obiettivo al momento del suo ingaggio: centrare la qualificazione agli Europei, detto fatto! Bisogna riconoscere però che diversamente da quanto compiuto in terra campana, raggiungere questo traguardo è stato tutt'altro che un compito semplice: da una parte chiaramente le tempistiche di adattamento in questa nuova realtà non sono state brevi quanto mai facili ed oltretutto non è stato altrettanto semplice resettare la mente eliminando il 4-3-3 ormai consolidato con cui ha reso il Napoli glorioso e ripartire con nuovi giocatori e nuovi schemi.

La partita di ieri sera svoltasi in Germania contro gli ucraini è stata davvero un rollercoaster di emozioni derivate dal fatto che anche questi ultimi si stavano giocando un posto per la qualificazione diretta senza passare dai Play-Off ai prossimi europei. L'Italia ha due risultati utili su tre a disposizione: vincere o pareggiare ma non perdere. La Nazionale crea molto ma non concretizza e soprattutto si aggrappa ad una ritrovata solidità difensiva rappresentata soprattutto dal muro Donnarumma; nei minuti finali arriva un colpo di scena che sembra far capitolare quasi tutte le certezze acquisite fino a quel momento dagli azzurri: Cristante infatti nei minuti di recupero entra in maniera scomposta sul piede di Mudryk che stava per concludere a rete; Mudryk cade a terra, panico più totale, in quel momento un brivido corre velocemente sulla pelle di noi tifosi italiani e inizano a palesarsi i fantasmi dello scorso anno quando i Play-Off ci furono fatali; rivedendo le immagini sembra non ci sia alcun dubbio: è fallo netto e quindi rigore per l'Ucraina. 

La terna arbitrale vacilla inizialmente ma il direttore di gara fa segno proseguire non fischiando il fallo e non venendo richiamato al Var e fa sì che l'Italia sia salva, mentre dalla panchina dei gialloblu si manifesta ogni tipo di protesta e reclamo! Ce l'abbiamo fatta, siamo qualificati ma che brivido cari amici! 

Questa volta a salvare gli azzurri è stato un presunto "aiuto arbitrale" ma sono emerse nel post partita anche versioni e testimonianze che evidenziano come non ci sia stato alcun contatto fra il centrocampista italiano e l'esterno ucraino; rimane da capire ora solamente in che fascia apparterremo e ciò sarà stabilito dagli ultimi match che andranno in scena questa sera; poi la nostra attenzione sarà proiettata a sabato 2 dicembre quando scopriremo il girone con le squadre che dovremmo affrontare all'inizio del nostro percorso ad Euro2024 che ricordo si svolgerà in Germania.

Ora fra sette mesi saremo agli europei, ma la mole di lavoro da svolgere è ancora notevole per arrivare preparati e competitivi contro ogni avversario, anche perchè un episodio come quello accaduto nel match di ieri potrebbe risultare questa volta fatale.
L'Italia di Luciano Spalletti c'è ed è pronta a lottare con le unghie e con i denti al fine di difendere il titolo conquistato due anni fa, quando in quella notte di Wembley l'intero paese visse una di quelle "notti magiche".