Probabilmente non tutti sanno di cosa stia parlando quando cito il termine "Fariolismo" e non vi nego che fino a poco tempo fa non ne ero al corrente nemmeno io. La scoperta è avvenuta osservando in maniera acuta e profonda ciò che sta succedendo nel campionato francese, considerato dai più come un campionato non più di livello a causa della netta predominanza del PSG nell'ultimo decennio. 

Quest'anno qualcosa sta cambiando, almeno momentaneamente, all'interno della Ligue One dove il primo posto, che fino ad ora sembrava saldamente al comando della corazzata parigina, è occupato da un nuovo e piacevole protagonista: il Nizza di Francesco Farioli. 

Ecco quindi spiegato da dove deriva il termine "Fariolismo".
Francesco Farioli, tecnico 34enne che siede sulla panchina del Nizza sta incantando tutti e sta dimostrando sul campo che la sua filosofia di gioco è pressoché ottimale e come spesso conta in questo mondo a conferma di ciò ci vengono in soccorso i numeri: 22 punti conquistati, imbattibilità salita a 10 turni, vittoria di lusso segnando 3 gol al Paris Saint-Germain, miglior difesa del campionato con solo 4 gol al passivo e addirittura nessuno subito nelle ultime 5 apparizione: un vero e proprio fortino invalicabile! Un ultimo dato non da trascurare recita che 4 delle ultime 5 partite del Nizza sono arrivate vittorie per 1-0 e ciò chiaramente richiama il "Corto Muso" molto conosciuto in Italia sotto il nome di Max Allegri che ha costruito tanti dei suoi successi attraverso la vittoria di misura. 

Questo fenomeno ci mostra come nel mondo del pallone, oltre ai grandi nomi di allenatori già affermati e vincenti, ci sia voce in capitolo anche per coloro che si mettono in mostra in club inferiori portandoli a raggiungere traguardi storici: ne sono un esempio Farioli ed ancor prima di lui Roberto De Zerbi che con con una grande stagione si sono consacrati nel panorama mondiale; prima di questo salto di qualità prestigioso i due hanno condiviso momenti assieme nei tempi in cui lavoravano al Foggia, collaborando fino ai tempi del Sassuolo; il tutto è nato dopo che Farioli fece un articolo sul Foggia di De Zerbi che si rivelò oggetto di incontro fra i due. 

Ora le strade dei due percorrono binari diversi geograficamente parlando, visto che uno allena in Francia e l'altro il Inghilterra ma senza ombra di dubbio percorrono lo stesso fil rouge: bel gioco, tecnico, preciso e vincente.
Farioli ha conquistato i riflettori del panorama mondiale e non è da escludere che a fine anno vi possa essere la chiamata di un grande club per ingaggiarlo, il che sancirebbe la fine della storia d'amore con il Nizza che al momento però è ancora saldamente in piedi ed è stata in grado di trasformarsi in pochissimo tempo da embrione a uomo con ossatura scheletrica massiccia che al momento permette ancora di guardare tutti dalla posizione di maggior altezza nel tentativo di rimanerci il più a lungo possibile. 

Concludo sottolineando che questa si sta trasformando in una bellissima realtà del calcio mondiale, in un'area geografica in cui nell'ultimo decennio vi è stato un monopolio che ha portato ad una perdita di valore e di importanza del campionato francese, ma in cui ora è sbucato fuori un lumino che nel tempo sta diventando sempre più un bagliore intenso che sta dettando il percorso da seguire e questo percorso si chiama "Il Nizza di Francesco Farioli".