Roma, la città eterna, dove hanno comandato grandi Re e dove sono state scritte immense pagine della nostra storia, dove Roma e Lazio rappresentano due delle piazze più calde del nostro calcio e di quello mondiale, dove campioni leggendari sono passati indossando la maglia di una o dell'altra regalando gioie, ma anche dispiaceri alla propria gente, insomma cari lettori e lettrici semplicemente... il DERBY DI ROMA. 

Un derby sempre affascinante quanto mai sentito, soprattutto in questa stagione che al momento per entrambe le compagini sta assumendo un colore spento e poco colorito, e sappiamo quanto l'atmosfera in certe tipologie di sfide raggiunga valori elevati, perchè vincere un derby vale come una doppia vittoria. Prima di analizzare la partita voglio analizzare il momento specifico delle due squadre;

Come arrivano le squadre
Lazio: in casa Lazio il clima è certamente migliore, in netta ripresa rispetto a qualche settimana fa quando una pioggia di fischi cadeva sui biancocelesti dopo la vittoria per 1-0 in campionato contro il Cagliari. Da quel momento seppur le prestazioni della squadra di Mr Sarri non hanno convinto a pieno c'è da dire che però hanno portato buoni risultati che hanno fatto da preambolo per una risalita in campionato. Cuore, carattere e grinta dei giocatori biancocelesti che consapevoli anch'essi del momento poco brillante hanno attraverso le unghie e i denti lottato e portato a casa vittorie di grande carattere come la vittoria casalinga in rimonta contro il Frosinone e la vittoria nell'ultima di campionato a Udine, campo sempre ostico per chiunque. 

Roma: sulla sponda giallorossa il calore e l'affetto del pubblico sono sempre notevoli ma le cose in campo effettivamente anche qua non vanno a gonfie vele; una classifica buona ma non eccellente ma ciò che più preoccupa è la mancanza del bel gioco in campo ed esempio lampante di ciò, come vedremo fra poco, è il fatto che come subentrano i giocatori di qualità la Roma comincia a esprimere un ottimo calcio, unico problema è che dal mio punto di vista c'è un unico giocatore nella Roma che quando si accende e fisicamente non ha noie fa la differenza: Paulo Dybala.

Analisi del derby: come già detto in precedenza il derby di Roma è probabilmente il più sentito e vissuto dalla tifoseria e spesso ciò fa si che negli ambienti extra campo le cose degenerino: riprendiamo due immagini di ieri molto brutte a riguardo, ovvero la sorta di "ping pong" fatto fra la Curva Sud e la Tribuna Tevere con petardi e oggetti che andavano da una parte all'altra e la bottiglietta di birra semi piena che ha colpito sul collo Bove subito dopo la sua uscita dal campo, insomma, scene davvero brutte che non vorremmo mai vedere, ma che purtroppo per colpa di qualche comportamento eccessivo ancora accadono.

Spostandoci su quanto visto in campo, possiamo dire che questo derby ha rispecchiato esattamente la condizione delle due squadre appena spiegata nelle righe sopra: la Lazio in netta ripresa che ha creato molte occasioni ed un gioco fluido e poco macchinoso; unica pecca dove la Lazio deve inevitabilmente migliorare è il cinismo sotto porta. 
Roma che invece nel primo tempo ha creato situazioni interessanti, ma senza mai concludere a rete fino al primo tempo; nella ripresa l'uscita dal campo di Paulo Dybala (uomo chiave e di superiore qualità della rosa come sottolineavo poc'anzi) ha spento i motori dell'ingranaggio giallorosso, il quale, dopo l'errore di inesperienza del giovane Huijsen che ha causato il rigore che ha deciso la sfida trasformato poi da Zaccagni, ha trasformato una partita fino a quel momento poco vivace in una vera e propria corrida.

Nel finale di partita gli animi si sono surriscaldati in maniera eccessiva e l'arbitro Daniele Orsato, che nel primo tempo non ha ammonito per permettere un gioco fluido e con meno interruzioni possibili, si è ritrovato improvvisamente a dover tentare di placare gli animi a suon di cartellini: Pedro, Mancini e Azmoun i tre che hanno pagato dazio con i loro atteggiamenti fuori dalle righe e sono stati espulsi, chiudendo così un derby che come ultimamente accade regala spettacolo solo sugli spalti, dove le due tifoserie sfoggiano coreografie davvero da brividi.