Questo è il potere del mercato. Solo un mese e mezzo fa, in seguito all'esonero di Paolo Maldini e di Frederick Massara, 9 milanisti su 10 avrebbero voluto vedere Gerry Cardinale su un patibolo. Pochi giorni dopo, con la cessione di Tonali al Newcastle, alcuni sembravano addirittura pronti alla rivolta popolare.
Oggi, passate soltanto alcune settimane, la maggior parte dei miei compagni di tifo ha completamente cambiato opinione. Il merito è chiaramente dei numerosi acquisti effettuati dalla nuova dirigenza, perchè in fin dei conti per la maggior parte dei milanisti ciò che conta non sono i volti, ma è il Milan. Tuttavia, vi è ancora una nutrita schiera di milanisti, anche se potremmo pure non definirli tali, che restano fedeli ai vecchi dirigenti. Tifosi che non hanno digerito il licenziamento di una bandiera del nostro club, che detestano Cardinale per questo, che sminuiscono il lavoro degli attuali dirigenti, che bocciano a prescindere qualsiasi acquisto, che diffondono la negatività dettata dal loro rancore. Queste, signore e signori, sono le vedove di Maldini. 

Care vedove di Maldini, mi spiace che per voi la riverenza verso un uomo che ha vestito per molti anni la maglia del Milan sia più importante del Milan stesso e che stiate vivendo così male questo momento, ma aprite gli occhi: Cardinale ha fatto benissimo a licenziare Maldini. Fate uno sforzo di memoria, vi accorgerete di quale è la realtà alla quale vi rifiutate di credere. E tale realtà è che Maldini non ha effettuato una sola operazione di mercato che sia andata a buon fine, né in entrata né in uscita, negli ultimi due anni. Ha dilapidato 45 milioni per acquistare De Katelaere e Adli... Ha sottoscritto un quadriennale da 4 milioni l'anno a Origi, un centravanti di 27 anni che nella sua carriera non è mai andato in doppia cifra, facendosi guidare dalla gola del fatto che giocasse nel Liverpool.
Ha preso giocatori improponibili come Bakayoko, Ballo Touré e Florenzi.
Ha saltato per due anni di fila la sessione di mercato invernale, quando in entrambi i casi avevamo palese bisogno di alcuni rinforzi. Ha perso a parametro zero Donnarumma, Kessié e Calhanoglu, i quali fossero stati venduti un anno prima avrebbero tranquillamente garantito un incasso da almeno 100 milioni, e non ha sostituito a dovere i due centrocampisti.
Alla luce di due annate tanto fallimentari, l'esonero di Maldini non poteva che essere una conseguenza. E poco importa se in questi due anni sono arrivati uno scudetto e una semifinale di Champions dovuti a giocatori acquistati prima e che non sappiamo se siano davvero acquisti di Maldini o se costui non li abbia soltanto trattati in sede, di fronte alla quantità di milioni sprecati e di giocatori inutili al progetto presi, ogni richiesta di credito effettuata da Maldini a Cardinale era assolutamente fuori luogo. Si è parlato addirittura di una richiesta di 100 milioni a fondo perduto, davvero ridicolo. Cardinale ha fatto benissimo a licenziare Maldini.

E come rispondono le vedove di fronte ai fatti? Arraccando scuse...
Sostengono che Maldini abbia fallito il mercato dello scorso anno non per colpa sua, ma perchè gli bloccarono il mercato non dandogli abbastanza fondi. Ma quale mercato bloccato? Maldini voleva Botman e Renato Sanches, i quali erano sulla lista anche di altri club ben più ricchi di noi, che alla fine se li sono presi. Se Maldini decise di prendere giocatori al di fuori delle possibilità economiche del Milan, la colpa è sua, non della proprietà! E' stato Maldini a bloccarsi da solo il mercato perdendo tempo a rincorrere giocatori inarrivabili per il Milan, commettendo un errore da vero principiante.

I fondi che Maldini aveva a disposizione per la campagna acquisti di un anno fa erano identici ai fondi messi a disposizione di Furlani e Moncada quest'anno. 50 milioni, ne più ne meno. La differenza è che Maldini li investì quasi tutti su un ventenne belga rivelatosi un bidone; Furlani e Moncada li hanno fatti diventare 120 milioni vendendo un titolare ad una cifra ben superiore al suo reale valore, e li hanno reinvestiti per rinforzare la rosa esattamente dove aveva bisogno, da tempo immemore, di essere rinforzata. Avevamo bisogno di un trequartista, è arrivato Pulisic. Avevamo bisogno di un'ala destra, è arrivato Chukwueze. Avevamo bisogno di tre centrocampisti, sono arrivati Loftus Cheek, Reijnders e Musah. Avevamo bisogno di un degno sostituto di Leao, abbiamo preso Okafor, che all'occorrenza può giocare anche centravanti.
Le vedove di Maldini, che immancabilmente bocciano qualsiasi operazione della nuova dirigenza, parlano di un mercato confusionario, definiscono i nuovi acquisti dei mediocri, tirano in ballo Fassone e Mirabelli con una neanche troppo celata perfida speranza. La risposta alle loro illazioni è semplice: anche i migliori acquisti firmati da Maldini, nel momento in cui arrivarono, avevano lo stesso identikit dei giocatori presi da Furlani e Moncada. La differenza sta tutta lì: prima i giocatori li prendeva la bandiera del Milan che si è visto regalata l'area sportiva del Milan semplicemente grazie al suo passato... oggi invece li prendono due professionisti che non hanno alle spalle un passato da calciatori, ma che si sono guadagnati i posti che ricoprono dimostrando sul campo il proprio valore. 

Lo capite che tipo di persone siete voi vedove di Maldini? Siete persone che vivono il Milan come una religione e vedono coloro che hanno vestito la maglia del Milan come degli dei. Voi non siete tifosi del Milan, siete tifosi della storia del Milan.
Voi non tifate Milan, tifate Milan in base a chi ne fa parte. Voi siete persone che mentono a se stessi e che se ripongono uno straccio di valore nella propria parola, dovrebbero smettere di tifare Milan e iniziare a tifare qualunque squadra dove sia presente un ex giocatore importante del Milan. Il Milan di voi, non ha alcun bisogno.

E vi dico di più. Aver licenziato Maldini quando sapeva che avrebbe scatenato l'indignazione del 99% dei tifosi, oltre che esser stata una decisione giusta, è una decisione che racconta molto del tipo di uomo e di professionista che è Gerry Cardinale. Un uomo deciso, risoluto, che ha il coraggio di prendere decisioni forti nell'interesse delle proprie aziende, anche se impopolari. D'altra parte non si diventa miliardari per caso, e se Cardinale ha raggiunto determinati traguardi nella propria vita l'ha fatto perchè sa come deve essere gestita un'azienda e un uomo che sa come si gestisce un'azienda non ha certo paura di dare il ben servito a un dirigente che ha dalla propria parte chiunque sia legato all'azienda in questione sia professionalmente che affettivamente.

E Cardinale, Furlani e Moncada hanno risposto a suon di giocatori a tutte le perplessità iniziali, reinvestendo in sede di calciomercato ben oltre il ricavato generato dalla cessione eccellente di Tonali, guadagnandosi la fiducia dei veri milanisti, di coloro che amano il Milan al di là di chi ne fa parte. Poi certo, a dare il verdetto finale sarà il campo, ma, come già detto, i nuovi dirigenti sono intervenuti a colmare tutte le lacune che questa rosa presentava da ormai svariati anni e, almeno per quanto mi riguarda, questo basta per dirmi molto ottimista in vista della stagione che sta per iniziare.
Quindi palla a Pioli e forza Milan.
E buon rosicamento a gobbi, cugini e vedove di Maldini!