Solo due mesi fa, quando il protagonista di questo articolo esonerò Paolo Maldini e Frederick Massara e avallò la cessione di Tonali, la stragrande maggioranza del tifo rossonero avrebbe voluto vedere Gerry Cardinale su un patibolo. Alcuni, sembravano addirittura pronti alla rivolta popolare, boicottando il nuovo Milan che andava formandosi.
Oggi, la situazione è completamente capovolta. Cardinale e i nuovi dirigenti si sono guadagnati il consenso dei tifosi, il clima intorno alla squadra è di grande fiducia e la percentuale di sostenitori, seppur ancora numerosi, che nutrono dei dubbi sull'operato della società, è in costante calo. 
Potere del calciomercato? Sicuro. Ma in questo nuovo Milan c'è molto di più di un semplice mercato caratterizzato da tanti acquisti. C'è un progetto di estrema ambizione, che punta rendere il Milan un colosso globale. 

E i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Cardinale, dopo aver comprato un Milan finalmente in pareggio di bilancio dopo due decenni di passivo, ha determinato una vera e propria esplosione dei ricavi. Ha acquistato una società con un fatturato pari a 290 milioni l'anno. Concluderà l'esercizio 2023 con un fatturato tra i 350 e i 370 milioni l'anno. E punta ad avere un fatturato di 500 milioni l'anno entro i prossimi 36 mesi. In molti hanno cercato di analizzare i segreti del successo del Milan, ma al di là della concretezza del piano di marketing, fatto di accordi e sponsorizzazioni, di segreti non ce ne sono.
La base del successo mondiale che sta avendo il Milan, riflesso in ricavi record e in continuo aumento, è il semplice risultato del lavoro di un uomo che conosce la disciplina della gestione aziendale al pari di come il mancino di Lionel Messi sa controllare il pallone. Quest'uomo si chiama Gerry Cardinale ed è il vero fuoriclasse del Milan
Un uomo partito dal basso, diventato miliardario esclusivamente grazie alle proprie abilità. E gente, non si diventa miliardari se non si conosce alla perfezione come gestire un'azienda.

Cardinale ci ha messo un attimo a dimostrare anche al Milan di che pasta è fatto. Lo ha fatto quando ha licenziato Paolo Maldini, nonostante sapesse che avrebbe scatenato l'indignazione popolare. Ha dimostrato di essere un uomo deciso, risoluto, che non ha paura di prendere decisioni nell'interesse delle proprie aziende anche qualora esse siano impopolari.
Lo ha dimostrato sostituendo un ex calciatore del Milan con un dirigente laureato alla Harvard Business School (la migliore università di economia al mondo) quale Giorgio Furlani e con un direttore tecnico come Geoffrey Moncada che ha ampiamente dimostrato negli anni di capire di calcio come pochi.
E lo ha fatto fregandosene del mare di fango che media, stampa, tifosi ed ex calciatori in coro gli stavano gettando addosso. 
Cardinale ha dimostrato che, come tutti i grandi imprenditori... sceglie le migliori persone in assoluto al fine di portare a compimento il suo progetto: rendere il Milan un marchio di portata globale.

Purtroppo molti milanisti non riescono a capire che il Milan è prima di tutto un'azienda e che non esiste modo migliore per gestire un'azienda di quanto sta facendo Cardinale.
Molti milanisti restano annebbiati dalle loro fantasie... Non si accorgono, che più che essere tifosi del Milan,  lo sono di ciò che il Milan è stato nel trentennio berlusconiano.

Gerry Cardinale, vero nostro fuoriclasse, non ti curar dei tuoi nemici, tira dritto, avanza come un treno, rendi il Milan la squadra più forte del mondo.