La stagione è iniziata da poco più di tre mesi e il Milan si trova già con un piede e mezzo fuori dalla Champions, probabilmente anche fuori dalle coppe europee e in campionato non si trova ancora sesto o settimo solo perché dietro ci sono squadre ancora più scarse e problematiche. Questo dopo una stagione, la scorsa, conclusa al quinto posto sul campo in campionato, eliminati agli ottavi di Coppa Italia dal Torino e umiliati in semifinale di Champions dall'Inter dopo esserci arrivati grazie a un sorteggio molto favorevole. La descrizione di un fallimento. Di una squadra che dopo aver vinto uno scudetto in buona parte perso dai diretti rivali, si avvia sempre più rapidamente a tornare alla mediocrità che aveva faticosamente abbandonato. Ma onestamente, dove volevate andare con un allenatore come Pioli?

Quando vuoi competere a certi livelli con un allenatore come Pioli, ovvero un allenatore di provincia, questi sono i risultati. Perché diciamolo chiaramente, Pioli per quello che ha dimostrato in vent'anni di carriera, non può essere definito in altro modo.
È un allenatore che al massimo può allenare l'Udinese, il Verona, il Cagliari... Già la Fiorentina, dove rischiò di retrocedere nella prima stagione e venne esonerato da quartultimo a metà della seconda, è una piazza di livello troppo alto per lui.
Al Milan ormai anche i tifosi più aziendalisti si sono accorti perché Pioli ha ottenuto risultati ai quali non era mai neppure andato vicino: perché si è trovato ad allenare un giocatore, Zlatan Ibrahimovic, in grado di elevare il rendimento dei propri compagni a livelli inimmaginabili.
Il vero allenatore del Milan tra il 2020 e il 2023, al di là delle questioni tattiche, è stato Ibrahimovic.

Ricordate il Milan di Pioli prima del ritorno di Ibrahimovic? Aveva una media punti peggiore persino del Milan di Giampaolo e giocava con Suso fulcro del gioco e Calhanoglu ala sinistra. Tolto Ibrahimovic, prima per i continui problemi fisici, poi perché si è ritirato, il Milan di Pioli è sempre più vicino a tornare ai livelli di quattro anni fa. E non c'è da sorprendersi. Perché quello che un allenatore come Pioli può dare al Milan, è questo. Confusione tattica, disorganizzazione difensiva, risultati mediocri. Aggiungetevi pure che il Milan da tre anni è la squadra con più infortuni in Europa e avete il quadro completo di una situazione inaccettabile.

Se vuoi essere un top club, hai bisogno di un allenatore da top club. Di un allenatore come Hans Dieter Flick.
Non di Pioli!