L'annata sportiva del Milan si è conclusa da pochi giorni ed è arrivato il momento di tirare le somme e guardare al futuro.
Al primo dei due punti ci ha pensato Gerry Cardinale, con l'esonero di Paolo Maldini e di Frederick Massara, vale a dire dell'intera area sportiva che ha guidato il club nelle ultime quattro stagioni, che è arrivato inaspettato come un fulmine a ciel sereno.
In molti sono rimasti scandalizzati da questa decisione, non io. La realtà dei fatti testimonia come Maldini non avesse azzeccato un solo acquisto negli ultimi due anni, l'ultimo è stato Maignan, arrivato nell'estate del 2021. Affidargli un'altra campagna acquisti, sarebbe stato assurdo.
Ho accolto altresì con grande piacere la promozione di Geoffrey Moncada, da capo degli osservatori a direttore sportivo. Un professionista Moncada che nel corso della propria carriera, passata sempre nell'ombra, ha ampiamente dimostrato a suon di giocatori scoperti (giusto un certo Kylian Mbappé, tra gli altri) la sua sconfinata competenza calcistica.
Ho accolto entusiasta la sua promozione, oltre che per il suo comprovato valore tecnico, anche perchè parliamo di un uomo partito dal nulla e arrivato in alto esclusivamente grazie alla forza della sua abilità, di un uomo che si è fatto da solo. Possiamo dire la stessa cosa di Maldini? Certo che no.

Detto ciò, è arrivato il momento di pensare al futuro. L'ultima stagione, conclusa al quinto posto sul campo in campionato, eliminati agli ottavi di Coppa Italia dal Torino, umiliati in Supercoppa dall'Inter e con la consolazione di una semifinale di Champions raggiunta eliminando un Tottenham impresentabile e un Napoli stremato, per l'onore di essere nuovamente asfaltati dall'Inter, il tutto da campioni d'Italia in carica, ci mette di fronte ad una palese realtà: questo Milan è finito. Il ciclo che ha riportato in alto il Milan dopo anni di oblio, è giunto alla sua naturale conclusione.
Il Milan in questa stagione si è dimostrato a più riprese una squadra limitata, discontinua, sterile, fragile e corta in termini di rosa. E attenzione, non sto affermando che giocatori giovani come Tonali o Kalulu siano finiti, bensì che questo ciclo lo è. Il Milan nella prossima sessione di mercato andrà rinnovato in molti dei suoi componenti al fine di dare nuova linfa a questa squadra, per fare un ulteriore e definitivo salto di qualità: per tornare, finalmente, dove il Milan deve stare. A competere per vincere tutto.  

Prima di tutto il Milan, consapevole che il budget stanziato dalla proprietà per la campagna acquisti sarà pari a zero, dovrà scegliere quali sono le proprie priorità e agire di conseguenza.
Dobbiamo vendere:

  • Rafael Leao per 80 milioni. Una cessione eccellente, sicuramente dolorosa, di un giocatore che negli ultimi anni è stato cruciale per questa squadra. Ma ragionate, la nostra priorità è avere solo una grande ala sinistra, o è avere una grande trequarti? 
  • Theo Hernandez per 60 milioni. Vale la stessa descrizione fatta per Leao. Anche in questo caso, la nostra priorità è avere un grande terzino sinistro, o è avere un grande centravanti?
  • Mike Maignan per 60 milioni. Parliamo di un grande portiere, non vi è dubbio alcuno, ma se ne trovano di altrettanto forti a prezzi molto inferiori e, anche qui, le priorità sono altre.
  • Ante Rebic per 5 milioni. Ha fatto il suo tempo.
  • Divock Origi per 5 milioni. Quattro fottutissimi milioni a stagione a un centravanti che in otto anni di carriera non aveva mai segnato più di nove gol. Questo è Maldini. 
  • Rade Krunic per 5 milioni. Non può far parte di una grande squadra.
  • Matteo Gabbia per 3 milioni. Da Serie B.
  • Yacine Adli in prestito secco annuale. Per quanto abbiamo visto non è valutabile, lo darei in prestito ad una neopromossa come il Frosinone, dove avrebbe modo di giocare con continuità.

Grazie alle entrate che otterremo con le cessioni, il budget che avremo a disposizione per la campagna acquisti sarà pari a 220 milioni.
Dovremo acquistare:

  • Jonathan David per 60 milioni. Uno dei talenti più brillanti che il calcio internazionale ha messo in mostra nelle ultime stagioni. Centravanti tecnico, veloce, ambidestro, implacabile davanti alla porta, perfetto per il nostro gioco. Potenzialmente un pilastro per i prossimi dieci anni.
  • Giorgio Scalvini per 50 milioni. Giovane difensore dell'Atalanta, nell'ultima stagione ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per affermarsi tra i migliori al mondo nel suo ruolo. A vederlo giocare ricorda Paolo Maldini, e non c'è altro da aggiungere.
  • Sadio Mané per 30 milioni. Per sei anni uno dei pilastri del Liverpool di Klopp, al Bayern tra difficoltà tattiche e scontri con i compagni di squadra non è riuscito a trovare l'ambiente giusto per esprimere il suo talento, finendo sul mercato. L'occasione di portare al Milan un fuoriclasse di tale livello, non si può non sfruttare.
  • Paulo Dybala per 20 milioni. Pagando la clausola rescissoria, porterei al Milan il trequartista che cerca ormai da due anni. Un giocatore straordinario, di quelli che riconciliano con il gioco del calcio, che nutrono la passione. E alla Roma, ritrovatosi dopo anni difficili alla Juventus, lo ha ampiamente dimostrato. 
  • Christian Pulisic per 20 milioni. Ormai relegato alle retrovie nel Chelsea, sarebbe per il Milan l'ala destra che a memoria da quanto tempo stiamo cercando? Da quando si è ritirato Savicevic? 
  • Kepa Arrizabalaga per 10 milioni. Il Chelsea comprerà un nuovo portiere, che conto sia Maignan, e Kepa si giocherà il ruolo di secondo con Mendy. Al Milan ritroverebbe la titolarità.
  • Esequiel Barco per 10 milioni. Ricorda Alexis Sanchez dieci anni fa, sarà la riserva di Mané.
  • Youri Tielemans a parametro 0. In un grande club, per due posti in mediana servono almeno tre titolari. Tielemans, centrocampista di grande qualità tecnica, forza fisica e dinamismo, andrebbe ad aggiungersi a Tonali e Bennacer. 
  • Alejandro Grimaldo a parametro 0. Terzino sinistro di scuola Barcellona, è un giocatore di spinta e qualità tecnica non comune per un difensore. Andrebbe a sostituire degnamente Theo Hernandez. 

In totale la campagna acquisti costerà 200 milioni e permetterà di mettere a bilancio 20 milioni. 
La formazione che Pioli schiererà nella prossima stagione sarà un 4231 con:

  • POR Kepa Arrizabalaga (Marco Sportiello)
  • TD Pierre Kalulu (Davide Calabria)
  • DC Giorgio Scalvini (Malick Thiaw)
  • DC Fikayo Tomori (Simon Kjaer)
  • TS Alejandro Grimaldo (Alessandro Florenzi)
  • MED Sandro Tonali (Youri Tielemans)
  • MED Ismael Bennacer (Tommaso Pobega)
  • AD Christian Pulisic (Alexis Saelemakers)
  • TRQ Paulo Dybala (Charles De Katelaere)
  • AS Sadio Mané (Esequiel Barco)
  • PUN Jonathan David (Olivier Giroud)
  • All. Stefano Pioli

Una squadra profondamente rinnovata e pesantemente rinforzata nei ruoli dove è mancato quest'anno. Con una rosa più lunga, in grado quasi di schierare due squadre di titolari. Un Milan che avrebbe ogni carta in regola per competere su tutti i fronti, per tornare immediatamente a vincere in Italia e per affermarsi tra le squadre più forti d'Europa. 
Ora davvero, FORZA MILAN!