QUANTO STO GODENDO!
E' indescrivibile la sensazione che il pareggio tra il Milan e la Cremonese ha provocato in me, ma ci proverò.
Non ho guardato la partita per quasi la sua intera durata, preferendo vedere la ben più appagante Inter, che ha demolito il Verona giocando un calcio sublime.
Tuttavia, poco prima che Lautaro Martinez, ad oggi indiscutibilmente il più grande centravanti del mondo dietro solo al marziano Haaland, siglasse il definitivo 0-6, nella mia mente si è palesato un pensiero: "ah, ma c'è pure il Milan...". Così prendo il cellulare, digito su Google "Milan Cremonese" e mentre lo facevo dentro di me mi dicevo "speriamo che il Milan non stia vincendo...". Il risultato appare sullo schermo: Milan 0, Cremonese 1. Salto in piedi, esulto con vigore, proferisco contro il Milan qualunque bestemmia il mio cervello in quel momento sia riuscito a formulare. Mio nonno, 82 anni tra una decina di giorni e interista fino al midollo, ride con me pensando a quanto sia imbarazzante quella squadraccia con la quale dobbiamo condividere la Città. 
La Grande Inter ha già acquisito il risultato e mancano pochi minuti alla fine, quindi perchè no, facciamo uno strappo alla regola e giriamo sul Milan. Non facciamo in tempo a prendere contatto con la partita, che Krunic pareggia la situazione. Ve lo concedo, una punta di rammarico l'ho provata, ma il discorso non cambia, ciò che speravo è accaduto, il dado è tratto. Il Milan è riuscito a NON vincere in casa contro la Cremonese penultima in classifica e quasi già retrocessa.
Al fischio finale, l'orgasmo intellettuale che ho provato è stato ugualmente intenso a ciò che avrei provato se il Milan avesse perso, perchè un pareggio in casa con la Cremonese vale quanto una sconfitta. E sto godendo come un pazzo!!!

Questo Milan è una delle squadre più sopravvalutate della storia. I giocatori che vi militano sono talmente forti, ma talmente forti, che nessun ente di informazione ha mai riportato mezza offerta recapitata al Milan per essi. Il sedicente terzino sinistro più forte del mondo, Theo Hernandez, mai letto di un'offerta. Il sedicente portiere più forte al mondo (in base a cosa lo sapete solo voi), Mike Maignan, mai letto di un'offerta. I fuoriclasse del centrocampo, il muro, il cervello, il fulcro del Milan, Ismael Bennacer e Sandro Tonali, qualcuno ha letto di un'offerta per loro? Bennacer addirittura ha una clausola di 50 milioni, bassissima per un "fuoriclasse", per il cui pagamento dovrebbero esserci regolarmente delle scazzottate fuori da Casa Milan tra i DS dei più grandi top club europei... Invece la realtà è?
Ma andiamo avanti. Tomori? Calabria? Saelemakers? Donnarumma e Kessié quando erano ancora al Milan? Niente di niente! L'unico per il quale si è parlato di un "interessamento", ma non di un'offerta, è Rafael Leao da parte del Chelsea. Una squadra il Milan, allenata da un allenatore che anche ieri sera si è confermato il solito mediocre che è sempre stato, schierando una formazione degna di un consulto da uno psicologo, dimostrando, tra le tante cose, di non avere la più pallida idea di come si svolga il turnover. A differenza di Simone Inzaghi. Una squadra guidata da un dirigente, un uomo che si è visto regalare la poltrona su cui siede, senza aver mai dimostrato nulla in campo dirigenziale e passando davanti a decine di veri dirigenti, che si erano fatti le terga quadre per decenni per avere il posto che a lui è stato dato su un piatto d'argento... ma del resto, è la storia della sua vita. 

L'unico motivo per il quale il Milan ha vinto lo scudetto l'anno scorso è che l'Inter ha perso punti contro le piccole. Lo scudetto, per il quale avete tanto festeggiato lo scorso anno, ve l'ha regalato l'Inter! Non l'avete vinto per merito vostro, ma per demerito di un'altra squadra! E la vostra palese mediocrità, la dimostra il fatto che sarete una delle poche squadre della storia ad andare in semifinale di Champions League e, Dio non voglia, forse in finale, a non partecipare alla Champions successiva.
E quanto godrò... godrò a tal punto che stasera a confronto... sarà nient'altro che l'aperitivo di benvenuto.