E' diventata oramai la sfida più attesa e avvincente dell'anno quella che vede contrapposti uno dei rappresentanti della vecchia guardia, il 36enne Novak Djokovc che di smettere proprio sembra non averne voglia ed anzi si dimostra ancora di gran lunga due gradini sopra gli altri tranne uno, quel Carlos Alcaraz, spagnolo ruspante che per potenza e tecnica richiama il suo connazionale Nadal fermo ai box in attesa di capire quando potrà tornare in campo per quella che verosimilmente sarà la sua ultima stagione tennistica. Insomma mentre ci apprestiamo ad assistere ad un'altro iconico addio al circuito dopo quello emozionante di Roger Federer, c'è chi si è già messo in prima fila per sfruttare in maniera quasi furbesca il posto vacante lasciato dai big pronto per dominare il tennis per i prossimi anni.

Alt! Fermi tutti. C'è un big ancora in circolazione che sempre avere tutte le migliori intenzioni di dare filo da torcere finchè sarà presente sulla scena; sto parlando di quel serbo di Djokovic che nonostante abbia vinto tutto e non abbia quindi più nulla da chiedere alla sua maestosa carriera, sembra non voglia farsi da parte così facilmente.

Spettacolo a Cincinnati: un esempio di quanto appena detto è la maratona tenutasi nella finale del Master 1000 di Cincinnati dove un Alcaraz che sembrava apparentemente in controllo della partita, con un Djokovic in preda ad un calo drastico di energie dovute all'eccessiva umidità, ma che alla fine ha dovuto capitolare dopo quasi 4 ore di partita! Ragazzi ma di cosa stiamo parlando: match al cardiopalma, pallate da una parte all'altra accompagnate dolcemente da bellissimi tocchi sotto rete insomma gli ingredienti ideali per rendere un match di tennis quasi perfetto. 

La corsa al Grande Slam: dopo averla sfiorata due anni fa l'impresa del Grande Slam( vincere entro un unico anno tutti e quattro i tornei dello Slam) quest'anno Nole era partito alla grande portando a casa i primi due quasi in scioltezza ma a Wimbledon qualcosa è cambiato... Siamo tutti abituati ad accostare un giocatore spagnolo alla terra battuta, che per indole gli si addice meglio, ma Alcaraz ha deciso ancora una volta di stupire il mondo! Vi analizzo un dato che è alquanto incredibile: 4 tornei giocati in carriera sull'erba( che sono un nulla) e già ha compiuto l'impresa di vincere Wimbledon, torneo più antico e prestigioso al mondo, accoppiandolo con il Queen's( altro torneo di prestigio che si tiene in terra londinese due settimane prima di Wimbledon). Alcaraz vince un'altro storico match contro Djokovic sollevando alla tenera età di vent'anni il suo primo titolo ai Championships e consolidando ancor di più la sua posizione in classifica.

Adesso nell'ultimo Slam dell'anno siamo giunti alle semifinali, sono rimasti gli ultimi quattro in tabellone e sembra già tutto apparecchiato per rivivere un remake di quella che ormai è diventata a tutti gli effetti la sfida dell'anno: la vecchia guardia contro il predestinato. Questa volta chi la spunterà?.