Il preciso colpo di testa di Giroud domenica sera ha sancito un'importante vittoria in trasferta del Milan sul campo della Juventus e la chiusura di fatto della stagione 2022-2023 di cui è giusto fare, a bocce ferme, un bilancio.
Ho avuto modo di scrivere (Un bicchiere mezzo vuoto) poco tempo fa che la stagione rossonera non raggiungeva la sufficienza sulla base di un'obiettiva valutazione dei risultati conseguiti nelle quattro competizioni cui la squadra ha partecipato.
Vale comunque la pena integrare il risultato numerico allora attribuito (5,25) con alcune considerazioni che attengono le circostanze in cui la squadra si è trovata ad operare.

1) Infortuni: E' un tallone d'Achille del Milan e non da oggi. L'anno scorso le assenze di alcuni titolari sono state compensate dalle prestazioni inattese dei rispettivi rincalzi (si pensi a Kalulu che ha sostituito Kjaer), quest'anno invece l'incidenza degli infortuni è stata determinante nel ritardo che il Milan ha registrato rispetto al Napoli. Il caso più evidente è quello di Maignan, la cui assenza ha inciso almeno per 10 punti sulla classifica e questo non solo e non tanto perchè Tatarusanu non è all'altezza del francese, ma perchè Maignan svolge un ruolo nella difesa del Milan che ne integra il modulo consentendo di giocare a tre anziché a quattro.

2) Anomalia della stagione: Si è detto che il Mondiale ha nuociuto allo stesso modo a tutte le squadre in lizza per il titolo. L'affermazione è impropria: il Milan ha avuto due giocatori chiave (Hernandez e Giroud) impegnati allo stremo sino alla finale e restituiti stremati (e delusi) al termine della competizione (oltre a Maignan che si è infortunato in nazionale). Altre squadre (il Napoli e la stessa Inter) hanno avuto invece benefici perchè i loro campioni sono stati poco o nulla impiegati (Lautaro, Lukaku) e sono tornati alle rispettive squadre di club con una "ferocia agonistica" intatta.

3) Mercato: Inutile nascondere che è stato fallimentare avendo contributo poco (Thiaw) o nulla alle turnazioni della prima squadra e disperso risorse economiche importanti (De Katelaere) complicando adesso le mosse per la prossima stagione. Questo tema tuttavia merita di essere analizzato nel dettaglio in un articolo specifico.

4) Successi: Pioli nel postpartita Juve-Milan sottolineava il fatto che la squadra nella stagione appena trascorsa ha sconfitto almeno una volta tutti gli avversari più forti del campionato (con l'eccezione della Roma) e perso punti solo con squadre di medio-bassa classifica. L'analisi è fuorviante perchè nella mente del tifoso restano gli shoccanti risultati dell'Olimpico (0-4 dalla Lazio) di Ryad (0-3) e di San Siro (0-2 e 0-1 dall'Inter) oltre che le umiliazioni subite dal Sassuolo e, più di recente, dallo Spezia. Non si può dire che siamo alla pari dei concorrenti allo scudetto, si deve riconoscere che siamo competitivi solo se schieriamo la rosa al completo e se impegno e concentrazione dei titolari sono al massimo livello.

La partecipazione alla prossima Champions conseguita domenica sul campo della Juventus è un grosso elemento a favore della squadra. Non accetto le critiche di chi al riguardo afferma che il Milan si è avvantaggiato delle disgrazie altrui, non meritando questa qualificazione. Se non si accettasse l'interazione tra vicende societarie e risultati conseguiti bisognerebbe stravolgere molte valutazioni nello sport, tipo i sette tour vinti da Armstrong e revocati per illecito.     

Maldini ha dichiarato che la stagione rossonera merita il sette pieno per lo straordinario risultato ottenuto in Champions. Io ritengo invece che, quando ti chiami Milan e consideri la Champions il tuo "salotto di casa", la semifinale è un risultato atteso e compensa in qualche modo l'insufficiente resa nel campionato e il disastro in Coppa Italia e Supercoppa.
Per me la squadra merita la sufficienza piena, considerando le condizioni obiettive in cui ha operato, gli infortuni e le carenze del mercato (cui bisognerà però ovviare già a partire da quest'estate).