Non mi unirò al coro di chi vedeva in Tonali, inopinatamente ceduto ieri al Newcastle, l'ennesima bandiera milanista ammainata in questo strano giugno rossonero. Prima Ibrahimovic, poi Maldini, quindi Berlusconi, adesso Sandrino. E' forse troppo per chi non ha più il cuore giovane e soprattutto ha vissuto quanto questi nomi hanno rappresentato per la nostra squadra. Mi sforzerò quindi di non essere romantico e di non tirare conclusioni affrettate su quanto vissuto nella giornata di ieri.

Intanto sappiamo tutti che gli appetiti del Newcastle si erano rivolti prima a Barella e, solo quando questi è stato dichiarato incedibile, si sono spostati su Tonali. La rapidità con cui si è chiusa l'operazione indica che la nuova gestione Milan (a differenza di quella Inter) non considera nessuno incedibile e al giusto prezzo è disposta a lasciar partire chiunque. Dobbiamo quindi considerare a rischio anche Maignan e Theo (le cui cessioni comporterebbero plusvalenze esponenziali) e soprattutto Leao (il cui rinnovo potrebbe esser propedeutico ad alzarne il prezzo piuttosto che a blindarlo) ?  Speriamo che questo tormentato calciomercato non dia risposte presto a quest'interrogativo. E' indubbio che ottanta milioni "cash" (tanto è l'ammontare della cessione Tonali) siano un'iniezione importante per il nostro mercato ma qui sta l'abilità del nuovo triumvirato che gestisce le nostre compravendite. Occorrono due condizioni imprescindibili : la prima è che l'uscita di Tonali comporti un rafforzamento effettivo dell'organico nella sua globalità, la seconda è che la supervalutazione di Sandro non trascini una ipervalutazione anche dei giocatori sostitutivi che al momento stiamo trattando.

Sul primo fronte, il tifoso si aspetta che, sguarnito il centro campo del suo leader carismatico, il Milan prenda almeno due giocatori (non dimentichiamo che Bennacer rientrerà l'anno prossimo e non si sa in che condizioni) in questo reparto che già l'anno scorso è sembrato belbettante. Dò per scontato (e non lo è ancora) l'arrivo di Frattesi che, sia chiaro, non vale Tonali (e non so neppure se varrà mai quanto lui) ma almeno ha una maggior propensione offensiva. Serve un altro mediano in grado di interdire e rilanciare e, in questo momento, il Milan non ha trattative al riguardo. Perchè non interessarsi al napoletano Demme, chiuso da Lobotka e pertanto in uscita ? Allo stato abbiamo ancora rincalzi in grado di evolvere (Pobega, Krunic) ma non mi aspetto molto di più in questo settore. La trequarti è un altro ruolo critico, ad oggi scoperto per la partenza di Brahim e il fallimento di CDK. Servono due elementi e li identifico in Kamada (profilo buono ma non eccelso che arriverebbe a parametro zero e costituirebbe una soluzione nell'immediato) e Arda Guler. Di questo giovanissimo talento turco si dice (e si vede) un gran bene. Potenzialmente è un crack ma non va caricato di troppe aspettative, considerata anche l'età.

Passiamo all'attacco dove risulta l'accelerata per Thuram. Ho già espresso il mio parere sul francese e lo ribadisco. A noi serve un ariete di stazza che liberi gli spazi in area piccola, un centravanti tecnico alla vecchia maniera, com'è Giroud e com'è stato Ibra. Thuram non risponde al profilo e segna troppo poco. Meglio secondo me Scamacca. Esistono. è vero, rumors clamorosi su Lukaku (dal Chelsea). Nulla da dire sul belga (che farebbe egregiamente il lavoro richiesto in avanti) ma sono scettico sul rilevare "bandiere" altrui quanto cederle ad altri.

Facendo un pò di conti : Tonali + 68 (parte va girata al Brescia) - Frattesi 30 - Guler 15 = + 23 milioni da investire su un altro mediano (Demme costa intorno ai 5 milioni) e nell'ingaggio di Kamada e Thuram (entrambi parametro zero). Sull'operazione Lukaku non mi esprimo al momento Vi propongo questa formazione base per il 2024 : Maignan, Calabria, Tomori, Thiaw, Hernandez, Frattesi, Demme/Bennacer, Krunic, Kamada/Guler, Leao, Giroud/Scamacca/Lukaku . E' una squadra forse più solida ma che manca di fantasia ... salvo arrivasse Milinkovic- Savic. Secondo me però il giornalismo va impostato sui fatti e non sulle ipotesi. Ne ho già fatte troppe (ma la cessione di Tonali, certa, le imponeva). Aspettiamo dati concreti per Savic prima di eventualmente parlarne. Intanto ho già nostalgia di Brahim e Tonali.