Quest’estate sto seguendo con particolare interesse il calciomercato rossonero. Spero molto che, una volta concluso, sia allestito un organico che abbia la concreta possibilità di inseguire almeno uno dei grandi obiettivi che la squadra si pone. Il mio di tifoso è quello della seconda stella, ma mi piacerebbe ben figurare in tutte le competizioni in cui i ragazzi scenderanno in campo, a cominciare dalla tanto bistrattata Coppa Italia che comunque non vinciamo da oltre vent’anni.

Ebbene quest’anno mi è sembrato più degli altri anni che la società si sia mossa secondo le regole di un gioco che ho creduto di identificare come segue:

  1. Si parte sempre avendo alcuni ruoli da rinforzare e degli esuberi da sistemare
  2. Si opera con un budget che la proprietà mette a disposizione
  3. Gli obiettivi dichiarati all’inizio del mercato non sono quasi mai quelli cui si punta davvero
  4. Il calciomercato vive di fasi preliminare e decisionali in rapporto alle cadenze della stagione sportiva

Nel caso del Milan la stagione scorsa ha mostrato con evidenza che i ruoli da rinforzare fossero in mediana ed all’attacco. A prescindere dall’infortunio che ha messo fuori gioco Bennacer, la squadra ha mostrato una mediana forte tecnicamente ma carente sotto il profilo atletico. Più volte ci siamo trovati scoperti di fronte alle ripartenze avversarie per mancanza di interdizione. In attacco, come noto, serve affiancare un centravanti in grado di affiancare / sostituire Giroud ed un esterno / trequartista che possa andare in gol con una certa regolarità. A prescindere dal sacrificio di Tonali, servivano quindi almeno tre giocatori con un budget disponibile probabilmente inadeguato il che spiega la “rottura” con Maldini che non ha condiviso la logica di aumentarlo sacrificando uno dei gioielli di famiglia.

L’uscita di Maldini prima e Tonali poi ha messo a soqquadro la tifoseria proprio nella delicata fase della campagna abbonamenti per la prossima stagione. Disperdere il prezioso serbatoio di una tifoseria fidelizzata negli ultimi due anni dopo troppe stagioni deludenti non era accettabile ed ecco che vengono date in pasto alla stampa specializzata una serie di “fake news” volte a restituire entusiasmo ai tifosi ed a gettar loro fumo negli occhi. Siamo a metà giugno ed i nomi “accostati” al Milan sono quelli di Frattesi (per sostituire Tonali) Baldanzi (per Bennacer) Asensio (per Diaz) e Thuram (per Giroud) oltre ad un parametro zero (comunque utile) come Kamada dato per certo dall’Eintracht. Chi capisca un minimo di calcio si rende conto subito che Thuram e Frattesi sono da tempo in orbita Inter e per quest’ultimo in particolare il Sassuolo pretende troppo. Da parte sua Thuram esprime il meglio sul fronte sinistro dell’attacco dove siamo già coperti con Leao. Quanto ad Asensio punta ad ingaggi che solo il PSG può soddisfare. L’unico “papabile” sembrava Baldanzi, specie dopo l’ottimo Mondiale, le cui quotazioni al Milan sono improvvisamente scese a conferma che era anche lui solo un falso obiettivo. Intanto lo scopo di tenere sulla corda la tifoseria (per gli abbonamenti) ed infastidire la concorrenza (in particolare l’Inter) è stato raggiunto.

La seconda fase del calcio mercato riguarda le ultime settimane con l’avvicinarsi del raduno che suggerisce di consegnare al tecnico un organico il più possibile definitivo per consentirgli una buona preparazione. Saltano finalmente fuori i veri nomi cui si è puntato sin dall’inizio: Loftus-Cheek per sostituire Tonali, Reijnders o Musah per il ruolo di Bennacer, Pulisic o Chukwueze per quello di Diaz.

Posto che sono tutti giocatori di buona levatura e in grado di assicurare quella grinta che a volte è mancata la scorsa stagione, sotto il profilo economico la differenza tra quanto incassato dalla cessione di Tonali (al netto della quota Lille) e quanto sborsato per rifare l’intera mediana riserva 10/20 milioni utili per assicurarsi il centravanti tanto auspicato. Il reparto mediano sembra risultare meno tecnico rispetto al passato (resta da vedere come rientrerà Bennacer) ma probabilmente più tonico ed atletico. Da non sottovalutare che andremmo ad inserire due granatieri (Loftus-Cheek e Reijnders) migliorando l’altezza media (quindi il gioco aereo) del reparto. Tralasciando le alternative (Kamada) che mi sembrano di minor valore ed i rincalzi (Romero) passiamo al ruolo di centravanti, dove siamo ancora alla fase dei “falsi obiettivi”.

Nessuno ha mai creduto che il Milan puntasse a Lukaku (troppo caro e legato ai cugini) ed Icardi (la cui presenza in spogliatoio di per sé è una turbativa).
Che sottotraccia si voglia arrivare a Morata? Non mi sorprenderei se all’ultimo momento saltasse fuori un nome nuovo dal cilindro, tipo Dia, che consentirebbe di chiudere il mercato in sostanziale pareggio e con la pretesa di aver rinforzato la squadra.

Chi vince il gioco poi lo dirà il campo con l’inizio del campionato.