Sono giorni tristi al Milan perchè - è inutile girarci intorno - l'uscita di scena di due protagonisti del Milan vincente è un colpo duro per chi ama questi colori. 

Su quello che ha rappresentato Ibrahimovic mi sono già espresso; per Paolo Maldini sento una sconfinata riconoscenza.
Paolo giocatore ha segnato gli anni più belli della squadra per cui tifo
, Paolo dirigente è stato un esempio di classe, stile, talento non comuni nel mondo del calcio. Reputo di gran lunga superiori le scelte indovinate di calcio mercato rispetto a quelle sbagliate. E legare la sua uscita dal Milan alla resa inadeguata del mercato 2022 è ingiusto. Perchè la valutazione di un parco giocatori giovane non può essere fatta su una sola stagione, perchè la scelta di De Katelaere, divenuta la causa del licenziamento del DT, non è stata solo di Maldini ma di tutto l'entourage.

Ora però chi ama il Milan si interroga su cosa succederà e come verrà allestita una rosa competitiva per la prossima stagione.
Il primo intervento da fare riguarda la squadra che ha mostrato in vari elementi (Leao, Maignan) un certo nervosismo alla notizia dell'uscita di Paolo. Occorre rassicurare che il progetto non è in discussione e le linee guida verranno mantenute. Non è in discussione l'idea di puntare su giovani talenti ma probabilmente quella di dare da subito una sterzata al calcio mercato investendo in parte anche su giocatori già affermati (quindi costosi) per restare in alto.

Non so se Moncada e Furlani abbiano la personalità per colmare da subito il vuoto lasciato da Maldini. Non so soprattutto se il nuovo ruolo centrale che si conta di dare a Stefano Pioli avrà gli effetti auspicati. E' certo che Pioli non abbia aiutato molto Maldini quest'anno lasciando a lungo ai margini giocatori che avrebbero meritato da subito più spazio (Thiaw) e fidando troppo sui "senatori" a scapito dei nuovi acquisti. Una sua maggiore responsabilizzazione nelle scelte di mercato è sicuramente auspicabile, perché il nuovo Milan dovrà risolvere le carenze emerse quest'anno: rosa corta, attacco spuntato, poche alternative nei ruoli chiavi.

L'altro nodo da sciogliere è l'assenza di un collante tra squadra e società. Maldini rappresentava questo ruolo perfettamente ma io mi domando se non abbiamo già in casa l'elemento giusto per ricoprire questo ruolo. 
Mi riferisco a Ibrahimovic. Il grande motivatore potrebbe rientrare in squadra con nuovi incentivi e nuove responsabilità.
Essere a fianco di Pioli per galvanizzare lo spogliatorio e costituire un riferimento per la dirigenza tecnica rossonera.
Ibra è molto capace ed intelligente. Non è stato solo un grande campione, ma può essere pure un ottimo dirigente. Perchè non proporglielo?