Sette anni, tante Joye in un'unica Joya, un nome che sentiremo nello stadio quando la Juventus giocherà in trasferta.
Vi starete chiedendo dove, beh tutti gli indizi portano a Milano in un derby di mercato che si preannuncia infuocato e dove la differenza la potranno fare progetto e commissioni agli agenti dell'argentino, visto che ormai si tratterà specificatamente di una questione economica. Sicuro che rimanga in Italia e che vada quindi in una rivale a pochi chilometri da Torino? Non proprio, però facendo una spremitura a freddo delle possibili destinazioni l'area Milanese pare la più probabile.

Problema di soldi? Non credo che un Dybala a zero faccia schifo ai presidenti di Inter e Milan che sarebbero contenti di dover pagare solo commissioni e ingaggio a un giocatore ancora giovane (28) e che se mantiene una forma fisica costante può finalmente dimostrare cosa può fare quel sinistro.
Progetto tecnico: il problema degli allenatori è secondo me quando non c'è perché quando ce l'hai un posto lo trovi.
Escluse le piste estere? Analizziamo un po'.

Il Barça col nuovo allenatore sembra prediligere giocatori esterni, come in passato, e quindi vedendo il suo modo di impostare l'11 titolare difficilmente potrebbe stravolgere tutto specialmente ora che sembra abbia trovato gli equilibri giusti per ritornare ad essere il Barca che tutti abbiamo ammirato.
- L'atletico Madrid sembra interessato, ma come esalterebbe le qualità della Joya mister Simeone visto che il suo modo di giocare sembra sia più conservativo di quello di mister Allegri e giocate su ripartenze sempre impostate con centrocampisti veloci e abbastanza fisici? Ecco che si rischierebbe di ritrovarsi in un equivoco tattico non indifferente.
- Psg. Tante volte si è parlato del club di Francia senza però mai che affondassero il colpo, forti anche del gradimento pressocchè assoluto della dirigenza verso il giocatore e viceversa. L'ennesimo fallimento europeo, con la pesante sconfitta per mano del Real Madrid di Ancelotti, potrebbe spingere il patron del club parigino a riflettere sui pesanti ingaggi garantiti ai suoi giocatori. Certo è che un Neymar, come altri eh, non si accontenta di uno stipendio da ottimo giocatore, ma trovano questi presidenti che faranno vivere le prossime 5 generazioni del brasiliano di rendita, con buona pace di chi non arriva a fine mese (nei commenti attendo chi dice "eh ma ognuno coi suoi soldi faccia ciò che vuole"-"il calcio è business"- oppure- "se li merita" e noi magari viviamo stentamente ogni giorno e no ogni mese, vabbè altri discorsi) senza tra le altre cose essere mai decisivo come dovrebbe; il passaggio da Barcellona a Parigi lo dimostra senza ombra di dubbio e quindi onestamente si meriterebbe un bel taglio salariale visto che ormai si culla molto sui trofei vinti nel Barca dei marziani e si culla molto a terra nei contrasti. Battute a parte, se rifondazione dovrà essere come pare, partirà sicuramente una rifondazione dall'attacco in giù e con un Mbappè a scadenza con destinazione probabile Madrid sponda Real, un Messi con poca voglia di giocare come al Barca e un Neymar che dimostra giorno per giorno di essere un ottimo giocatore(poco professionale, si parla di un suo arrivo ad un allenamento completamente ubriaco) e non una stella, ecco che l'argentino potrebbe rivelarsi quella soluzione dal sapore di aria fresca per ridare slancio e magari quella cattiveria agonistica che sembrano perdere tutti coloro che arrivano al Psg, forse cullati dall'ambiente in generale. Vedremo cosa accadrà.

E ora il mercato interno, escludendo almeno per il momento, Manc. City e Utd per progetti tecnici apperentemente orientati altrove, Bayern Monaco su rosa al completo, come sembra.

Dicevamo, Italia: Milan - Inter.
Non è il derby in campo ma il derby nel mercato. Da una parte il Milan di Pioli, che si avvicina sempre con maggiore possibilità allo scudetto 2021/2022, ho trovato una coesione di squadra che gli permette di giocare sia col trquartista che senza ottenendo comunque risultati ottimi e quindi potrebbero decidere dalle parti di Milanello di  affondare il colpo in vista della prossima stagione e di dare anche qualità ad una squadra che grazie a forza, corsa e dedizione sta raggiungendo risultati che se basati solo sulla forza dei singoli li collocherebbe si tra i primi 4 della serie A ma non di sicuro 1° con distacchi buoni sulle inseguitrici. Quindi Milan, per permettere di continuare il fin qui ottimo lavoro svolto da Maldini&co.
O Inter dove, se non fosse per Marotta, si potrebbe tenere poco in considerazione visto che se non tocchi le corde giuste difficilmente un calciatore accetta la destinazione. Intanto l'Inter ha già una seconda punta titolare, Martinez, e in caso di permanenza si dovrebbe rivedere l'assetto tattico perchè difficilmente e a meno di emergenze due giocatori brevilinei possono essere letali al 100% in mancanza di una punta centrale visto anche il gioco che si sviluppa molto sulle fasce. Questa potrebbe essere una delle ipotesi per far si che un giocatore non accetti la destinazione, molti punti però vengono recuperati se scende in campo la vecchia volpe di Marotta, abile nello sfruttare queste occasioni; nel suo CV si leggono, tra gli altri, Pirlo-Pogba-Barzagli (quasi a zero 300,000€) Llorente-Khedira-Dani Alves, giocatori che sappiamo bene dove hanno portato la Juve negli anni della sua gestione.
Ora, quindi, Dybala
può essere il top della sua gestione nerazzurra perchè se valutiamo età-valore sul mercato e quindi rivendibile-tasso tecnico diciamo che fino ad ora sarebbe appunto, il top.
La sua capacità di gestione e persuasione in queste situazioni lo colloca di diritto a pretendente numero 1 nella corsa all'argentino. Sarà così? Il popolo bianconero, come di consueto, si divide, su social e altrove, da "VAI DOVE VUOI MA ALL'INTER NO" a "VESTI PURE QUEI COLORI SARA' UN PIACERE BATTERTI". Nel mezzo ci sono alcuni che sui social incoraggiano il 10 a seguire l'esempio di Alex Del Piero nel suo ultimo anno quando firmò l'ultimo contratto in bianco per dimostrare ancora una volta il suo attaccamento alla Juve e la voglia di essere presente nell'anno del nuovo stadio, concluso poi con la vittoria del campionato; altri tempi e altri giocatori e di sicuro se di trattamento economico non riconosciuto si è trattato, figurarsi se firma in bianco.

Insomma, le sfide sono già iniziate, le provocazioni pure, sarà tutto un mistero fino a quando non ci saranno annunci ufficiali e fino ad allora tutto può succedere.
Ma una cosa è certa, Dybala-Juve non sarà più un binomio.