Quando una squadra gira male la colpa è quasi sempre dell'allenatore, ma non perchè sia incapace ma la mancanza di risultati può derivare anche da una amalgama che l'attuale mister con le sue capacità non riesce a completare; FATTORE UMANO.

La Juventus dei 5 scudetti consecutivi dell'Allegri I° è stata costruita anno dopo, migliorando prima i titolari e dopo integrando dei panchinari con giocatori funzionali e complementari ai titolari. Quindi un mix di sicura affidabilità, un mix che a vedere le partite ti dava sempre la sensazione che il gol era nell'aria e anche nei momenti di sofferenza arrivava il guizzo, l'azione chiave che sbloccava il match e lo indirizzava in direzione di Torino, perchè la difesa bunker garantiva anche questo.

L'anno 2023-2024 arriva ad un punto di svolta importante, fondamentale. Per certi versi ha i connotati della prima stagione del duo Marotta-Paratici dove il buon Beppe si liberò di diverse zavorre che impedivano lo sviluppo della squadra e del gioco, si liberò di giocatori che per molti tifosi era dei bei giocatori ma chi di calcio ne capisce sapeva che non erano abbastanza buoni, un esempio su tutti? Il brasiliano Diego che arrivato dal Werder Brema come salvatore della patria e dopo un'avvio fulminante con la Juve di Ferrara è andato via via sgonfiandosi per rimanere nella mediocrità generale della squadra. Eppure quell'anno gli investimenti sono stati onerosi, Melo dalla Fiorentina, Diego dal Werder appunto e altri che dovevano formare una squadra subito vincente. Così poi non fù non perchè erano davvero dei brocchi perchè il brasiliano aveva anche mostrato dei colpi geniali solo che erano mixati male e questo ha portato al flop di diversi anni.

Arriva il duo Marotta-Paratici e tutto dà il via alla ricostruzione che, attenzione perchè anche loro non sono stati esenti da errori o orrori (Martinez dal Catania ndr) ma si sa, quando cerchi di comporre un puzzle avvincente qualche tessera può anche saltare però nel lungo periodo la strategia è stata più che vincente.

E dopo questo riavvolgimento del nastro come arriviamo alla prossima stagione? Innanzitutto il confronto che a breve avverrà dovrà dare delle risposte in merito alla linea che si vorrà tracciare il prossimo anno, a partire dal modulo che si vorrà adottare e quindi anche il mister. Successivamente ci sarà la valutazione della rosa, compresi i rientri dei prestiti, che dovrà tener conto di eventuali richieste dei tesserati, una volta fatta questa scrematura bisognerà capire se il mister darà dei punti di riferimento da dove partire per creare il Gruppo, scritto in maiuscolo non a caso, che sarà da traino per gli acquisti futuri. Prima quindi che avvengano le cessioni sicuramente il tema allenatore sarà al primo posto. Allegri è sicuro di restare forte del contratto che lo lega per questa e un'altra stagione ai bianconeri ma qualora non ci fossero  gli estremi per andare avanti sarebbe onesto e professionale riconoscere che umanamente questo gruppo non può essere assemblato con le sue capacità relazionali. Questa defezione, anche se mascherata nei commenti post-partita, è venuta fuori con vari elementi della rosa (Vlahovic, Di Maria, ecc) che uscendo dal campo hanno avuto reazioni poco positive, anzi, mostrando gesti di stizza poco velati. 

Il toto-allenatore chi potrebbe portare in dote? Si parla di Tudor, juventino tosto che da allenatore che era e che è, nella stagione di Pirlo in panchina ha messo parte l'orgoglio e ha accettato il ruolo di vice-allenatore. Le sue squadre sono toste, fisiche e giocano un calcio molto moderno però pratico senza teorie campate in aria. In più sarebbe l'uomo ideale che potrebbe toccare quei punti giusti per dare una spinta ai giocatori, per trasmettere la sua juventinità e far capire, ancora una volta, cosa significa essere nella Juve. Questo tocca a lui perchè una volta ci pensavano la BBBC a farlo presente nella mente ora con il solo Bonucci all'ultimo anno di contratto senza neanche la sicurezza che sarà onorato, bisogna dare il compito ad uno juventino DOC come Tudor sperando che faccia lo stesso di come fece Conte alla sua prima stagione juventina.

Su Tudor si è parlato molto perchè ha una sua storia all'interno del club e queste sarebbero tutte le motivazioni che potrebbero portare ad un suo approdo in panchina. Facendo però altri nomi ne vengono fuori vari con modi di giocare uno diverso dall'altro: Spalletti, nel caso suggerito da Giuntoli qualora questo diventasse DS, Palladino, che però pare sia vicino al rinnovo col Monza, Gasperini, che lui la Juve l'ha già allenata anche se solo nella Primavera o la suggestione De Zerbi che tanto sta impressionando il Premier ma che da come stanno impostando il mercato è più vicino all'Inghilterra che all'Italia, anche se un giorno sicuramente tornerà.

I nomi che si fanno sono diversi, escluso Tudor e ora diremo il perchè, tutti gli altri hanno uno stile offensivo dettato dai duelli individuali che si discostano dallo stereotipo di catenaccio all'italiana. Tudor invece imposta le sue squadre anche con la capacità di soffrire e offendere, mixa due stili e per "l'abitudine" di questo biennio con Allegri forse sarebbe la scelta meno traumatica da proporre a chi scenderà in campo. Tanti punti di vantaggio che lo spingono come quello che ha alte percentuali di approdo a Torino sulla panchina bianconera.

Il toto-allenatori è già iniziato e noi neanche lo sapevamo, vedremo dagli incontri di questi giorni chi salterà fuori dal cilindro. Tudor 50%, Gasperini 30%, Spalletti-Palladino-De Zerbi 20%. Parlando di un'eventuale esonero e quindi escludendo dalle percentuali Allegri, qualora si cambiasse siete d'accordo con quest'ordine di preferenza?