Si può chiamare Messi, CR7, Suarez ma di fondo li accomuna il grande affetto della gente. I loro trasferimenti hanno portato a molti problemi alle loro vecchie società con contestazioni di non poco conto. 

Ora, va bene la passione, l'attaccamento al giocatore simbolo ma finita la contestazione vi siete chiesti mai cosa rimane? Anche io, come voi che frequentate questo sito, son un appassionato di sport, lo seguo, mi informo, e mi diletto a buttare giù qualche notizia da dilettante del settore, però una riflessione mi viene in mente ormai da tempo: dopo tutto quel casino, cosa ci guadagnate? Protagonismo? Una comparsa davanti le telcamere,magari di spalle?

Credo proprio che nel momento in cui si superi il limite e la contestazione diventa violenta uno ci perde e basta, e se ha a che fare con la legge, ancora di più. Se siete arrivati a questo punto senza annoiarvi, ponetevi questa domanda: Alla vendita di un giocatore forte, dopo la contestazione, il club quanto mi riconosce per lo sforzo? Domanda scomoda eh, specialmente per chi vive di calcio ma poi chiuso il pc deve inventarsi un modo per fare la spesa. Assistiamo a guerre in piazza tra comuni civili che criticano l'operato delle società non perchè magari riconoscono stipendi fuori immaginazione ai loro calciatori, ma perchè un giocatore "X" prende "Y" e invece un calciatore "Z" prende "W". Queste sono le nostre battaglie, perchè mi ci metto anche io quando ci sono i problemi e nessuno di noi si organizza per agire.

Tenete a mente: diritti dei lavoratori dipendenti e P.Iva, quasi allo zero e nessuno protesta, anzi qualche apparizione da Del Debbio, che io ammiro per la delicatezza e il modo con cui tratta quei temi, sempre attento a ste cose ma poi, il nulla cosmico. Rincari carburante e materie prime a causa della pressione di imposte statali, anche qui silenzio tanto basta alzare i prezzi al consumatore finale e poi ci chiediamo perchè il denaro ha sempre meno valore. Mentre quando il Barca svincola Messi: gente in strada che piange, si dispera e inneggia contro la dirigenza spagnola. Ma questo è soltanto un'esempio, cito questo perchè il più recente in ordine cronologico ma la sostanza è che per i nostri diritti, che ledono persona e personalità stiamo nell'angolino a sperare in un miracolo forse pensando che scendendo in piazza a protestare ci potrebbe causare problemi come per esempio scontri con la polizia, o magari il titolare licenzia il dipendente che è in sciopero per problematiche extra-azienda dove lavora, mentre quando c'è da protestare per argomenti calcistici come quelli citati prima ci si ritrova senza appuntamento e anche in massa, stile i bambini che fino agli anni 90' si ritrovavano per giocare senza chiamarsi e darsi appuntamento. Si dovrebbe pensare che le società, avendo interessi miliardari e ragionando appunto da azienda,fanno tutto per interesse e se ne fregano del pensiero dei tifosi, che rare volte hanno condizionato le loro scente, e in quelle poche volte che ci sono riusciti state tranquilli che si sono resi conto che con o senza quell'operazione le cose sarebbero state più o meno le stesse.

Di seguito c'è la sessione commenti, sarà bello vedere se questo messaggio arriverà a chi la pensa come me o magari servirà a qualcuno per dire "CAVOLO, STO TIPO FORSE HA RAGIONE". 

Io sono uno dei pochi, pochissimi che tratta questo argomento, ma era di dovere dopo aver sentito le cifre del nuovo contratto di Messi al PSG. 35 mil. all'anno, e ok questo era più o meno quello che prendeva al Barca ma poi un bonus firma da 40 milioni. Cioè, l'hanno premiato per aver firmato un contratto che già gli hanno garantito a cifre fuori dalla logica umana. Insomma, a parte lo stipendio dove ormai quello è il targhet, il bonus alla firma è un vero e proprio schiaffo alla povertà. Messi ha firmato per il progetto tecnico, si certo, credici!