Sempre diretto e mai banale il Trap in una sua conferenza all'estero disse:"No say the cat is in the sac".

Ok si potrebbe sindacare sulla forma ma la sostanza, letta anche da chi l'Inglese lo mastica poco, arriva. Lui si riferiva ad altro e ci può stare ma è un concetto che oggi più che mai torna di moda e sempre con maggiore importanza. Si perchè ieri abbiamo assistito all'ultimo colpo di mercato prima trattato, atteso e poi annunciato. Annunciato il rinnovo con la sua vecchia squadra. Parliamo di Xhaka, giocatore dell'Arsenal che sembrava ormai aspettasse la coincidenza per arrivare a Roma sponda giallorossa per essere quel metronomo del centrocampo che tanto attendeva il Mou. Si passerà da Mou...rinho a Mou...gugno? Difficile ipotizzarlo, visto anche un dubbio che sale nella mente di tifosi e appassionati: avrà giochicchiato col suo procuratore? Potrebbe anche essere che il suo manager abbia approfittato dell'interesse giallorosso per avere dei punti concreti dove puntare per storcere un contratto migliore alla proprietà inglese. Ormai questi giochini si fanno, oggi più che mai viene facile metterli in atto visto il gran potere che hanno i procuratori in materia di migrazione dei loro assistiti; Raiola ha fatto scuola. Pare certo che il caso Xhaka abbia avuto questo sviluppo in quanto un giocatore che accetta un'altra destinazione per poi fare marcia indietro nello stesso club si pensa: "come affronterà proprietà, compagni e impegni visto che se accetti di andare via già mentalmente sei pronto per altro?" E per altro si intende città, squadra e magari pure campionato. Domande a cui quasi sicuramente non avremo mai una risposta ma sta di fatto che una quasi certezza sta nel fatto che quella valigia Xhaka non l'abbia mai preparata sperando di rimanere. 

Arrivati a sto punto caro lettore dirai: "Inizi con mercato Juve, menzioni il Trap e parli di Xhaka che ha rinnovato?" Domanda più che pertinente dove segue la risposta. Qualche giorno fa ho affrontato il discorso Kaio Jorge del Santos che si sta per svincolare (Dicembre 2021) dal suo attuale club. Tante dinamiche stanno portando la situazione ad un cambio di squadra del talentino verdeoro ma tra chiacchiere e notizie più o meno fondate il contratto ancora non è stato depositato in lega dalla società bianconera. Il Trap viveva il calcio sul concreto ecco perchè si affidava molto a quel detto e bisogna iniziare a capire che oggi il calcio è molto diverso da tanti anni fa; certo di favorevole c'è che se Jorge fosse stato trattato una cinquantina di anni fa sarebbe stato sicuramente un calciatore del Benfica a meno di rilanci (se accettati è da vedere) di altre squadre. Perchè un tempo i giocatori appartenevano alla società che li pagava e decideva quindi la proprietà dove mandare il giocatore e non se ne parlava proprio di rifiuto, certo c'era poi da vedere se valeva la pena avere un giocatore scontento che sicuramente avrebbe reso meno del previsto. Ad oggi invece si assiste a mal di pancia, ricatti dei procuratori, ricorsi per mobbing qualora un giocatore non accetti il rinnovo prima dell'ultimo anno di contratto e altre situazioni che ben abbiamo letto in questi anni. Questo perchè sono liberi professionisti ma di proprietà dei loro procuratori che poco gli interessa se poi un loro assistito possa essere etichettato come traditore passando ad una squadra rivale o magari sbaglia approccio nella nuova squadra di fatto rendendo di meno e vanificando sicuramente le promesse in fase di trattativa. 

Il calcio è cambiato e se neanche le clausole dei contratti spagnoli hanno più potere nel trattenere un calciatore bisogna giocare le proprie carte solo una volta che sono entrate nel proprio mazziere, altrimenti al tuo compagno rischi di rovinargli la giocata a cui stava pensando. 

Jorge viene avvicinato sempre di più ai bianconeri quando ancora è in Brasile e quando ancora i procuratori dicono di volerlo fare andare via in modo amichevole cercando di monetizzare i pochi mesi rimasti. Un dato di fatto però è che anche l'offerta di questa settimana pare sia stata rifiutata dal Santos. Chissà che non abbia scoperto il gioco dei procuratori e capendo anche che il giocatore non si sente pronto per l'Europa tiene duro attendendo magari la fine del mercato per fargli firmare il rinnovo che li metterebbe in condizione di trattare da quei 50 milioni che chiedeva fino ad un'anno fa... Dubbi leciti visto anche i precedenti più e meno recenti.

Una cosa è certa, parole ne sono state dette tante e forse più del dovuto, vediamo se la partita giocata fino ad ora ha come obbiettivo lo spostamento del calciatore o magari il rinnovo in Brasile per qualche altro anno. 

A voi la scelta, giochiamo.