Non è mai semplice superare un lutto, figuriamoci se poi quest'ultimo colpisce un colosso mondiale come il calcio: ci ha lasciato oggi Carletto Mazzone all'età di 86 anni. 
In una giornata che si è aperta con il solito sole accecante che è entrato dirompente nelle nostre abitazioni, siamo stati colpiti improvvisamente da questa notizia, ma personalmente mi piace ricordarti esattamente come nella foto scelta per questo articolo: con quella grinta, quella cazzimma, quel coraggio che ti ha sempre contraddistinto proprio comunque in quel famoso derby nel quale dopo una pazzesca rimonta firmata dal tuo pupillo e allievo Roby Baggio hai compiuto del gesto che è diventato encomiabile e con cui tutti noi ti ricorderemo per sempre: quella famosa corsa sotto la curva dell'Atalanta ignorando e sviando ogni tentativo di placcaggio da parte dei tuoi asssitenti per celebrare in maniera tutt'altro che pacata tutta la tua gioia ma anche la rabbia che avevi in corpo. E come dire che non eri una persona di grande carattere e soprattutto di parola visto che qualche istante prima eri stato proprio tu a dire:" Se famo er 3-3 vengo sotto 'a curva" e quel giorno la sorte e la bravura dei tuoi calciatori ha voluto che quella che sembrava una semplice frase tirata li in completo stile provocatorio si è trasformata magicamente in realtà. 

E per chi non lo conosceva o per i neofiti di questo mondo, il Sor Carletto ha rappresentato per oltre 35 anni la figura dell'allenatore facendolo sempre con il massimo impegno e trasmettendo ai suoi uomini e calciatori ideali e valori di cui ancora oggi codesti vanno fieri: come testimoniato dal sopracitato Roby Baggio ma anche da un altro mito come Francesco Totti e tantissimi altri che si sono uniti a loro, Carletto ha fatto la storia del calcio: detiene infatti il record di panchine, ben 795 comprendendo anche i 3 spareggi disputati. 

Probabilmente anzi come certificato dai dati non un'allenatore vincente sul campo, ma vincente nell'animo. Non a caso è stato semplice scegliere un frame giusto per ricordarti e quella famosa corsa come può non essere la scena più adatta per farlo.
Oggi dobbiamo dirti addio, forse la corsa fatta oggi, la tua ultima corsa è ciò che nessuno si sarebbe mai augurato ma rimane senza ombra di dubbio una cosa nel cuore di tutti noi tifosi e appassionati: Grazie Sor Carlè.