Settimana di sosta per i club. Settimana di nazionale con tanto di polemiche per la maglia verde. Ma i tifosi anche durante questo periodo pensano sempre alle proprie squadre. Settimana che fa prendere riflessioni come i temi per il futuro. Stadio, mercato ecc... Soprattutto quelli dell'Inter.

Ma io, come credo tanti altri tifosi, abbiamo dato un'occhiata alle gare che ci sono toccate in sorte dopo il ritorno dalle nazionali.
Per l'Inter non è un ritorno dalla sosta proibitivo. È l'occasione giusta per riprendere e continuare quanto di buono stavamo facendo. Perchè non possono essere i due ko di misura contro Barcellona e Juve (messi e CR7 tanto per intenderci) a intaccare il percorso di crescita della squadra di Conte. 

Dopo 6 vittorie consecutive convincenti, se non per il gioco. Ma per il risultato, per la maturità, o per la voglia di vincere. Nessuno può dire che i nerazzurri nel complesso non meritassero di stare da soli in testa alla classifica a punteggio pieno.
Il neo di questo inizio di stagione è stato il pareggio interno in Champions con lo Slavia Praga. In teoria la gara più facile del girone. Ma poi l'Inter contro il Barcellona ha messo in grossissima difficoltà i catalani per 60'. E avremmo meritato di vincere. Ma si sa, a questi livelli e contro queste squadre, le occasioni vanno colte e non sprecate. Ai nerazzurri prima dei blaugrana ci ha pensato l'arbitro a cambiare la gara. Ma il calcio ti punisce anche così.

Con la Juve dopo un avvio che oltre per il gol di Dybala poteva veder sotto i nerazzurri anche per il tiro di Cristiano Ronaldo se non si fosse schiantato sulla traversa. Dopo l'errore di Godin in uscita, che come a Barcellona contro Suarez, poteva costare caro. Ma dopo l'Inter ha preso a giocare, e grazie all'errore di De Ligt era riuscita a riprenderla. E a poter passare pure avanti. Ma l'uscita anticipata di Sensi dal campo al 33' a ricambiato il vento della gara.
Ma questa non deve essere una scusante per la sconfitta. Perchè una grande squadra se vuole considerarsi tale non può contare su un solo giocatore per la buona riuscita delle gare, ma su tutta la rosa. Altrimenti non lo è, anzi dimostra debolezze che ne possono limare le certezze accumulate.

Perché Sarri ha potuto vincere la partita grazie al doppio cambio di Bernardeschi e Dybala, protagonista in negativo uno, e in positivo l'altro, della partita. Sostituendoli con Higuain ed Emre Can, che con Pjanic sono stati gli autori della triangolazione che ha svoltato la gara in favore dei bianconeri. Questi lussi, Conte, per ora, non può permetterseli.

Se l'Inter come dimostrato dagli 11 titolari può giocarsi lo scudetto contro la Juve. Altrettanto non può dirsi per la panchina.

Suning deve fare un altro sforzo per permettere alla dirigenza di riuscire a prendere un centrocampista totale. Che abbini quantità e qualità e i dirigenti dovranno essere bravi a indovinare chi possa essere davvero utile alla causa interista. Un fucile con un solo colpo in canna. Da mandare a segno a tutti i costi. Un po' come fu Van Bommel per il Milan nel Gennaio 2011. Perchè senza questo le già difficili probabilità di un sovvertimento dello scettro della Serie A si ridurrebbero ulteriormente.

Ma adesso ritorniamo al futuro più prossimo. Il ritorno dalla sosta. Dove l'Inter affronterà Sassuolo, Parma, Brescia, Bologna e Verona. Come dicevamo più sopra, un ritorno non proibitivo. I neroazzurri hanno tutte le carte in regola per fare bottino pieno contro queste squadre. È ritornare in testa alla classifica, visto che per la Juve le gare fino all'inizio della prossima sosta non sono così agevoli.
Certo, poi ritoccherà ancora ai nerazzurri affrontare gare difficili. E la Juve riprendere di nuovo il comando. Ma ritornare di nuovo in testa alla classifica sarebbe un ulteriore segno di crescita e maturitá della squadra.

Senza dimenticare il doppio impegno in Champions col Borussia Dortmund. Perchè i nerazzurri non sono affatto spacciati come si vuol far credere. Una vittoria a San Siro e un pareggio in Germania farebbe essere l'Inter padrona del proprio destino. Certo, per fare tutto questo, c'è bisogno dell'aiuto di tutta la rosa. È non solo degli ormai soliti 12/13. Come detto da Conte dopo la sconfitta di domenica.

Dovrà essere il ritorno dalla sosta di Ranocchia, di Borja Valero, di Lazaro, di Biraghi, e anche della conferma delle ultime due buone prestazioni di Sanchez. Ma pure di Godin e Lukaku, che tanto bene fanno in nazionale ma che all'Inter stanno rendendo al di sotto delle aspettative.

Se per il belga ci sono le attenuanti del caso, per l'esperto uruguagio non ci sono. Conte di sicuro per i due starà vagliando le soluzioni del caso. Per "Big Rom" tanto lavoro e condizione. Per lo "Sceriffo" invece ci vuole qualcosa in più. La difesa a 3 del tecnico salentino non la predilige. È lo schieramento da terzo centrale non riesce a farlo con la sola esperienza anche perchè di mezzo c'è anche l'età. Questo Conte lo avrà di sicuro già pensato prima. Ma la tentazione di mettere un difensore dai piedi buoni come De Vrij per far partire l'azione dal basso come piace a lui era troppo alta.
I ko contro Barcellona e Juve anche se molto più che giustificati, sono stati brucianti in casa neroazzurra. Segno più che buono che la squadra non accetta più di buon grado di essere sconfitta neanche dalle grandi compagini. È una bella colpa Diego Godin ce l'ha. Quindi se Conte vorrà continuare a schierare la GDS almeno nelle partite più importanti, dovrà ricreare l'ambientazione più adatta per lui. Mettendolo in mezzo ai due. Di certo si perderà in manovra.
Perchè non sarà il massimo per il difensore olandese impostare dal lato e non dal centro. Ma almeno si eviteranno svarioni difensivi che son costati e che possano continuare a costare caro all'Inter. Rendendo vano l'acquisto, seppur a parametro 0, di un difensore che fino all'anno scorso ha dimostrato di avere ancora da dare.