Spero di aver colto la vostra attenzione con questo titolo. Magari invitandovi a leggerlo con un buon voto dalla redazione. Perché ho scritto le famose parole del gioco che credo abbiamo fatto tutti da bambini, il gioco della morra cinese? Perchè mi ricordano molto la situazione delle tre squadre in vetta alla Serie A. Sì, perché per me nonostante la sconfitta di ieri, Inter batte Lazio, Lazio batte Juve, e Juve batte Inter. Perché vi dico questo? Ve lo spiego subito.

I neroazzurri ieri non hanno giocato una brutta partita come qualcuno vuol far credere. A fine primo tempo non era immeritatamente in vantaggio. Aveva giocato un primo tempo guardingo ma allo stesso tempo si sono fatti avanti e sfruttavano ogni metro che i biancocelesti gli lasciavano. Fino al tap-in di Ashley Young sulla botta di Candreva respinta come ha potuto da Strakosha, allo scoccare della campanella della prima frazione. Poi cos'è successo? Evidentemente Conte non ha saputo trasmettere la stessa carica alla sua squadra come domenica scorsa. Quando forse era anche più difficile fare peggio di quanto già si stava facendo. Gli interisti sono ritornati in campo direi proprio molli, schierati tutti nella propria metà campo a voler difendere il gol di vantaggio per i restanti 45' dall'assalto dei laziali. Piano immediatamente saltato dopo l'incomprensione tra Padelli e difesa col rigore procurato e trasformato da Immobile. E ora? Difficile ricambiare un altra volta atteggiamento quando l'inerzia della gara in quel momento era a favore dei padroni di casa. Che quando sono in fiducia sfoderano prestazioni incredibili. Ed è dal girone di andata, proprio dalla partita a San Siro contro la stessa Inter, che i capitolini di Simone Inzaghi non perdono in campionato. Qualcosa vorrà dire...  Eppure Conte l'aveva detto ai suoi, di continuare a giocarla la partita, ma i suoi non l'hanno ascoltato. O molto più probabilmente non sono riusciti a continuare a fare quello che il loro mister gli chiedeva di fare.

Fatto sta che si è arrivati pure alla rimonta degli aquilotti. Con due episodi a detta dello stesso Conte "evitabilissimi". Ma l'allenatore salentino non è esente da colpe nella gara di ieri. Perchè dopo gli errori dei suoi uomini non ha letto l'evolversi della gara. Intestardendosi in quel rompicapo a centrocampo dove Milinkovic-Savic stava spadroneggiando. Mentre il collega piacentino l'ha fatto benissimo. Inserendo Lazzari e Correa per forzare la mano per arrivare al gol della rimonta. Dopo questo sono state vane l'entrate di Eriksen, Moses, e poi Sanchez all'86'! Mosse alquanto tardive e prevedibili che a nulla hanno fruttato se non al gol poi giustamente annullato a Lautaro. Comunque è utile rimarcare il fatto che l'assenza di Handanovic tra i pali ha pesato tanto sull'economia di queste ultime tre partite. Come capitano e soprattutto come portiere. Perchè il suo vice Padelli non è minimamente alla sua altezza, è questo si è ripercosso su tutta la retroguardia neroazzurra. Perchè prima dei suoi goffi (non) interventi sui gol subiti, ci sono stati errori palesi di chi doveva quanto meno proteggerlo da un difficile ritorno in campo dopo più di due anni dalla sua ultima gara ufficiale. Quella in casa contro il Pordenone in Coppa Italia. Dove si era reso anche provvidenziale contro l'allora squadra di Serie C per evitare un incredibile esito fino a giungere a parare due calci di rigore ai friulani dopo il tempo regolamentare e supplementari per far riuscire ai suoi a superare il turno.

La Lazio credo che abbia dimostrato tutto che ha a questo punto. Mentre per quanto riguarda l'Inter, gli sfortunati infortuni di Sensi, poi quello di Brozovic, e poi la squalifica di Lautaro Martinez, e poi ancora quello di Handanovic, non gli hanno permesso di dimostrare (e dimostrarsi) sul più bello quello che sono capaci di fare. Per questo dico che i neroazzurri siano comunque superiori ai biancocelesti. Ma che i biancocelesti siano superiori ai bianconeri. E che i bianconeri siano superiori ai neroazzurri. Il motivo? Ve lo spiegherò la prossima volta...