Ebbene sì, senza girarci intorno, trovando sempre una scusa è bene chiarire questo concetto: l'Inter non è la candidata principale per vincere lo scudetto. Solo perché l'anno scorso ha perso uno Scudetto che era in tasca fino al derby di febbraio non vuol dire che quest'anno solo con il ritorno di Lukaku debba rifarsi. Anzi, direi che anche il piazzamento Champions è a rischio. La concorrenza si è rinfoltita e rinforzata. Il Milan ha tutte le intenzioni di dimostrare che lo scudetto sul petto non è un caso.

E l'Inter? Dopo un estate turbolenta che la candidavano a regina del mercato ne è uscita pressoché sconfitta. Solo aver resistito alla guerra di logoramento del PSG per Skriniar è l'unica vittoria. Il ritorno di Lukaku è solo un regalo concesso dal Chelsea. Oltretutto entrambi sembrano i fantasmi di loro stessi dopo tutto questo loro turbinio creatosi attorno. Gli altri acquisti sono dei parametri zero qualcuno anche al là con gli anni o prestiti di un paio di giovani solo alla seconda stagione in Serie A. Ormai è chiaro che questa società navighi a vista. Con queste premesse dove si può pensare di andare? In un campionato così avulso di impegni l'Inter non ha non più di 12/13 titolari. È anche quelli non sembra abbiano una bella cera. I campanelli d'allarme per non dire vere e proprie campane c'erano già state durante il pre-campionato. Ma si è preferito sorvolare. Ed ora eccoci qua alla terza gara e l'Inter è già andata al tappeto. Il solo Gagliardini al posto di Calhanoglu o Gosens che si sta rivelando sempre di più un flop non possono essere una scusante. Soprattutto in un campionato in cui mai come questo le riserve devono essere pronte e rispondere presente. Ma i sostituti dei titolari soprattutto a centrocampo fanno rabbrividire, se mai dovessero sostituire i primi per più di un quarto d'ora, figuriamoci per più partite semmai qualcuno dovesse dar forfait come può accadere in questo campionato intriso di impegni. È già al primo banco di prova la squadra di Inzaghi di ritorno all'Olimpico ne è uscita un'altra volta sconfitta prendendo una sonora lezione dalla Lazio di Sarri. Dimostrando di nuovo i limiti che già la scorsa stagione l'avevano caratterizzata e che dovevano essere risolti. Ma invece oltre ad essere ancora lì sono peggiorati e se ne sono svelati anche altri.
L'Inter di venerdì sera è stata la peggiore degli ultimi anni. Qualcuno dirà di essere ottimisti. Ma per essere ottimisti ci devono essere delle ragioni per cui esserlo. Ma onestamente non se ne vedono. Purtroppo sembra solo l'inizio di una squadra che ha solo iniziato a mostrare le sue lacune.
Il "fortunato" sorteggio di Champions, la sconfitta di Roma e l'infortunio di Lukaku hanno tutta l'aria di essere i prodromi di una squadra che tra Derby e Bayern andrà in caduta libera.