L'Inter a poco più di una settimana dalla fine del mercato è ancora alla ricerca della pedina per colmare il tassello mancante lasciato dall'addio a Ranocchia ormai quasi due mesi fa.
Nei piani iniziali della dirigenza nerazzurra doveva essere Milenkovic della Fiorentina per una cifra intorno ai 15mln. Dopo aver ceduto Skriniar al PSG per una cifra vicina agli 80mln e averlo sostituito con Bremer per 25mln. Garantendosi così due ottimi difensori già tarati della Serie A e un tesoretto rimanente di 40mln.
Il piano non era neanche male non c'è che dire. Peccato però aver fatto i conti senza l'oste. Il PSG non si è mai avvicinato neanche alla cifra richiesta. Convinto di portarsi lo slovacco per molto meno vista la prossima scadenza del contratto. Un'idea che cozzava di netto con quelle del piano stilato da Marotta e Steven Zhang. E nel frattempo Bremer rompeva "il patto di ferro" fatto a gennaio con l'Inter e si accordava con la Juve fresca dai danari invece ricevuti dal Bayern Monaco per de Ligt.
E così via Milenkovic che rinnova con la Fiorentina dopo aver appurato che Zhang non avrebbe avallato il suo acquisto con dei soldi di tasca propria. Ed ecco l'esempio di come un piano studiato nei minimi dettagli va in fumo. Piano molto fumoso e aleatorio quando alla fine per essere attuato si doveva sempre aspettare che le tante controparti in causa accettassero in toto le condizioni a noi convenevoli. In questi casi di solito finisce sempre male.

Ed eccoci arrivati già alla seconda gara di campionato con uno Skriniar messo con le valigie alla porta a vestire ancora per la felicità di tutti i tifosi la maglia nerazzurra, ma con una "lacuna ancora da colmare". L'Inter si guarda attorno e vaglia altre possibili soluzioni a quelle del 34enne Acerbi. Che non scalda certamente i cuori e che trova al suo arrivo l'opposizione dei tifosi a cui rimembra nella mente il clamoroso errore a tempo scaduto contro il Milan con tanto di risata che ha dato il là al sorpasso sull'Inter per lo Scudetto. Ma che soprattutto sa tanto di improvvisazione last minute che non di una seria programmazione che in Viale della Liberazione ormai manca da tre anni. Nonostante uno Scudetto, una Coppa Italia e una Supercoppa. Per non parlare di un campionato, quello scorso, che ancora grida vendetta per il modo in cui è stato perso.

L'arte è ormai quella di arrangiarsi. Le alternative sperate sono Chalobah e Akanji. Per raggiungere il primo il Chelsea dovrebbe fungere ancora da Onlus e prestare il giocatore senza nessun obbligo di riscatto. Per il secondo dopo l'apertura della dirigenza del Dortmund alla sua partenza per non perderlo a zero una cifra di almeno 10mln. La sensazione è che l'Inter caldeggi perlopiù l'ipotesi Chalobah per valutarne l'acquisto in tempi migliori e di accordarsi poi con Akanji per il suo arrivo da svincolato la prossima stagione. Il piano ancora una volta non è neanche male.
Se ormai è acclarato da tutti ormai che manchino i soldi, di sicuro alla dirigenza interista non manca l'ingegno. Ma la possibilità di restare ancora una volta con un pugno di mosche in mano è molto alta.
Dal mio canto chiudere con decisione per Akanji sarebbe la mossa migliore da fare. Per dare di nuovo l'impressione alle rivali ma soprattutto ai tifosi di essere in mano ad una proprietà seria.
Ma la sensazione alla fine della scena è che ci si debba accontentare del 34enne ormai ai margini della propria squadra e contestato anche da quelle parti, Acerbi. Della serie "se di meglio non puoi, vai a letto con la moglie...".