È ormai lontano il tempo quando arrivata l'estate si sognavano grandi acquisti per il nuovo campionato. Ora giunta la bella stagione, inizia l'incubo delle cessioni. Di quei giocatori che durante le stagioni o anche solo una più si sono legati alla propria squadra e quindi ai tifosi.

Questo era argomento per lo più delle piccole-medio squadre che a fine campionato dovevano fare i conti con le grandi e salutare volente o nolente i propri beniamini finiti nelle loro grinfie.
Ora questo discorso è finito per allargarsi anche alle cosiddette grandi al cospetto delle big d'Europa, per passare alla Premier e per finire notizia degli ultimi giorni, all'Arabia.

In Italia quella più esposta è proprio l'Inter. Che può vantare più di tutte giocatori di indubbio valore, autori a conferma di ciò di un'incredibile cavalcata in Europa.
Onana, Bastoni, Dimarco, Barella e Lautaro sono i più giovani e appetiti. Ma anche i più "anziani" de Vrij, Brozovic e Dzeko hanno avuto le loro belle richieste. Se l'olandese ha deciso di ringraziare ma non cedere alle lusinghe, per il bosniaco invece non può dirsi lo stesso. Che a quanto sembra abbia già accettato la destinazione turca a lui proposta. Quindi un'altra grana da risolvere per la società che dovrà rimpiazzarlo con un altro attaccante di caratura senza avere fondi fondi cui attingere. Mentre per il croato si attende risposta. La sua.

Perché in questo caso il suo trasferimento porterebbe qualche milioncino di cui la società ha disperato bisogno. Ma fino ad un certo punto. Perché la prima offerta è stata rimandata al mittente in attesa di una più corposa. Che sia di almeno 25/30 mln.

I calciatori su cui la società contava di far cassa erano Dumfries e Onana. Ma per l'olandese col passare dei mesi (e delle prestazioni) i contatti si sono affievoliti fino a scomparire, per il portiere camerunese sono in corso aggiornamenti. Rivelatosi oltre come alcuni di noi già sapevano un ottimo portiere, anche un leader e trascinatore della squadra su cui i compagni hanno tenuto conto.
Ma se dovesse arrivare l'offerta giusta non crediamo ci sarà una strenua resistenza. Per giusta si intendono 55-60 mln. Perché un portiere del suo genere abile sia tra i pali che con i piedi al giorno d'oggi tanto vale. E parte di quei soldi dovrebbero essere reinvestiti nel suo sostituto. I ragionamenti in atto della società sono infatti questi.

Passiamo al capitolo Gosens, su cui il 1° luglio scatterà l'obbligo d'acquisto dall'Atalanta per 28 mln.
L'esterno tedesco era stato acquistato come il sostituito ideale di Perisic. Non rendendo peró tanto per cambiare come ci si aspettava favorendo l'ascesa di Dimarco. Ma più che altro come una sua alternativa. Con qualità diverse capaci di mettere in campo più pericoli in area di rigore che su compiti a tutta fascia come Dimash. Alternativa che se non si dovesse fare i conti con l'esigenze di bilancio non ci dispiacerebbe comunque avere. 

Questo non si può dire di Correa. Lo sciagurato acquisto di due anni fa. Su cui è finita la spada di Damocle su Simone Inzaghi. Suo pupillo ai tempi della Lazio caldeggiando il suo acquisto per 30 mln. L'argentino pesa ancora 18 mln a bilancio. E le uniche offerte finora arrivate sono state dalla Turchia di cui il Tucu non ha preso minimamente in considerazione nonostante il pressing della società a svuotare il suo armadietto. E disposto a lasciare Milano solo per la Spagna o la Premier. Ma l'Inter non accetterà offerte che non siano su un obbligo d'acquisto. Perché anche lui dovrebbe ovviamente essere sostituito e per non incappare in altri casi come Joao Mario, Dalbert e in ultimo, Lazaro.
Di ritorno da Torino con un infortunio sulle spalle...