Un campionato senza pronostici si può fare? Certo che sì, solo che non ne siamo più abituati.
Ogni anno dal primo luglio come oggi, data ufficiale di apertura del mercato, già ci si sbilancia e dagli addetti ai lavori fino ai più genuini tifosi si ipotizza, su quale possa essere la fine della stagione. Pensandoci bene perché dovremmo essere interessati a sapere delle opinioni opinabili su come finirà la prossima stagione, ancora prima che cominci? Eppure lo siamo. Il motivo sarà proprio un mistero.
Prendiamo in esempio la passata stagione estiva. L'Inter senza Conte e Hakimi é già data per spacciata. Con l'addio di Lukaku a rischio anche di "non entrare in Europa League". "Atalanta e Juve si giocheranno lo scudetto". A gennaio era ormai la certa vincitrice del campionato. Insomma nessuno ha azzeccato nulla nemmeno a più riprese.
Forse anche scottati per tutte le sparate fatte. Senza dimenticare i Mondiali invernali di calcio. Che per quest'anno le cose si sono un po' calmierate. E si è passati ai giudizi solo per quanto riguarda il "pre-calciomercato".

Alla fine poco cambia. Vale lo stesso concetto. Ricordo che il massimo riguardante lo "scudetto dell'estate" era un dato riguardante i tifosi. In quanti erano giunti nelle località di ritiro esclusivamente in montagna a spronare la propria squadra a prepararsi al meglio per la stagione. Venivano raccolti quasi i numeri precisi dei tifosi accorsi. Una sorta di exit pool del tifo. E ci tenevamo davvero l'indomani a leggere in quanti erano stati e se la nostra squadra ne avesse avuti qualche centinaia in più delle altre.