L'Inter di scena ieri sera a Ferrara contro il Monaco ha proseguito la sua preparazione contro una squadra che é parsa come in effetti é, più avanti atleticamente e tecnicamente. I monegaschi approfittando di questo e di una difesa adattata e rimaneggiata si sono portati avanti di due reti dopo mezz'ora. Ma i neroazzurri non hanno battuto la fiacca e con una reazione d'orgoglio si sono rimessi in carreggiata accorciando le distanze col tap-in di Gagliardini sul colpo di testa di D'Ambrosio. Andando vicina già a pareggiare i conti alla fine del primo tempo con la traversa di Lautaro. Pareggio che é arrivato alla ripresa col pregievole piazzato di Asllani. Che continua a stupire per la sua eleganza e raffinatezza con la palla tra i piedi. Successiva girandola di cambi in cui a distinguersi é stato Onana con un doppio intervento magistrale che ha salvato il risultato. Nel finale occasioni per Dumfries e Calhanoglu non riuscendo ad approfittarne. Ma poco male.
L'Inter esce da questa seconda amichevole confermando tutto il buono fatto finora tra mercato e voglia di riscatto per la prossima stagione.

Ma a tenere banco sono ancora le trattative in entrata e in uscita. Con un Inzaghi che ora spinge i suoi dirigenti a chiuderle il prima possibile per avere la rosa definitiva che accompagnerà l'Inter in una stagione che sarà tanto atipica quanto, si spera, entusiasmante.
Le questioni le conosciamo tutti. Bremer, Skriniar, Dybala. Per i primi due urge al più presto una conclusione come specificato dall'allenatore piacentino, che mai si priverebbe del suo pilastro difensivo. Ma le leggi del mercato non sentono ragioni é se per lo slovacco l'addio per questioni di bilancio sembri inevitabile c'è comunque ancora distanza tra le richieste di Marotta e quelle avanzate dal PSG.
L'altra questione che impelle riguarda il suo sostituto. Il difensore brasiliano del Torino, Bremer. Che ha detta di molti sarebbe stata trovata la quadra per il suo trasferimento a Milano. Indifferentemente dalla cessione di Skriniar. Perché usando proprio le parole di Inzaghi in difesa ci sarebbe già "una lacuna da colmare". Parole che sanno un po' di stizza. Perché l'allenatore così come lo stesso Bremer speravano già di iniziare il lavoro insieme dal primo giorno di ritiro o comunque giù di lì. Visto che manca già meno di un mese all'inizio del campionato di quest'anno. Anticipato causa Mondiali invernali.
Dall'altra parte invece c'era un acquisto dato per fatto già i primi di giugno ma poi non concluso. Stiamo parlando ovviamente di Dybala. La Joya sembrava già nerazzurra, ma tra richieste avanzate e il ritorno di Lukaku hanno fatto rallentare per poi pian piano svanire dai radar di Viale della Liberazione. Fino a che Marotta ne ha parlato come una trattativa tramontata. Qualcuno parla delle solite "bugie bianche" del vecchio Beppe. Mah...
I tifosi nerazzurri continuano come testimoniato ieri sera e giovedì in Piazza Gaè Aulenti alla presentazione della nuova maglia a richiederlo a gran voce.
La trattativa bugie bianche o no continua a non dare segnali di ripresa. Ed Inzaghi ha ripetuto che del suo parco attaccanti si ritiene già soddisfatto. E quindi? Si parla di situazione bloccata dalla non-uscita di Sanchez e pure di quella di Pinamonti. Che anche questa appare bloccata. Le richieste dei tifosi sono lecite. L'argentino é un giocatore di indubbio valore che tutti vorrebbero nella propria squadra. Tutti, ma tranne la Juve. Che ha deciso dopo una lunghissima trattativa durata quasi un anno, di non rinnovargli il contratto in scadenza.
Quindi appare chiaro che dietro questa insistente richiesta di portare Paulo all'Inter ci sia la voglia di dare lo smacco alla Juve e a tutta la nutrita fetta di juventini che Dybala non lo considera ormai un top player è di farli fare la figura dei cioccolatai. Ed usarlo come mezzo e stendardo per le sperate future vittorie.

E se così poi non fosse? Se avessero ragione chi sostiene che non vale quelle cifre, che sia solo un buon giocatore discontinuo non solo in campo ma anche fisicamente.
L'arma finirebbe per ritorcersi contro.
Ma a parte tutto questo, Dybala serve davvero all'Inter?