L'hanno voluto loro, l'hanno deciso loro, e così quel derby d'Italia dal 2006 non è stato più un derby, ma una gara tra due squadre candidate spesso al titolo di campione d'Italia, ma quel gusto di dire "Il derby d'Italia è Inter vs Juventus" nessuno potrà più dirlo, anche perchè dirlo ora sarebbe davvero una baggianata dopo la retrocessione bianconera oltre 16 anni fa.
Stasera sarà una sfida nella sfida anche perchè un Juventus-Inter ha sempre il suo perchè, certo non ci saranno più gli astii tra Luciano Moggi e Massimo Moratti, non ci sarà più la sfida Del Piero vs Ronaldo il Fenomeno, non ci saranno più i veri capitani come Del Piero, Buffon e Chiellini vs Bergomi, Ronaldo e Javier Zanetti, non ci saranno più quelle partite che iniziavano già in discussione una settimana prima, non ci saranno più parole al vetriolo, non ci sarà più qualche giocatore che si scaglia contro la squadra avversaria in interviste o gesti d'ira verso il pubblico avversario, non ci saranno più striscioni o coreografie varie, non ci sarà più nulla, tutto è stato lasciato all'addio di Moratti all'Inter e al passaggio di consegne con giro largo ad una Holding cinese che fa capo a Steven Zhang e dall'altra parte il cambio di consegne sempre con giro largo da Gianni Agnelli al nipote Andrea.
Non ci saranno più scontri anche perché le due parti invece di scontrarsi sembra che in alcune cose, si parla delle due potenze familiari dei proprietari, che potrebbero addirittura trovare accordi commerciali in futuro. Non ci saranno più tanti grandi illustri che nel corso degli anni hanno lasciato questo mondo come Cesare Pompilio simpaticissimo tifoso juventino che difendeva la sua squadra contro tutto e tutti, dall'altra Peppino Prisco con il suo slogan "Dopo aver stretto la mano a un milanista corro a lavarmela. Dopo averla stretta ad uno juventino, mi conto le dita".
Tutto questo non ci sarà più da queste Juventus e Inter d'ora in poi, ci sarà una sfida tra tifosi, quella non mancherà mai; cori, insulti e tutto quello che concerne il mondo web, nella speranza che non ci siano più stavolta in modo positivo scontri e accordi d'incontri per darsele di santa ragione, questo speriamo di no.

Stasera scenderanno in campo le due compagini che in Italia hanno raggiunto la prima e seconda posizione con più scudetti (l'Inter è in coabitazione a quota 19 con il Milan, ma avendoli raggiunti per prima si conta come la seconda più scudettata), ci saranno due squadre 'normali' perchè di quei campionissimi del tempo che non me ne voglia nessuno stasera in campo non ci saranno eguali che potrebbero far quello che hanno fatto al tempo i loro predecessori, sarà una gara tra la sesta e l'ottava classificata a caccia di quei tre punti che potrebbero valere, risultati a sfavore di chi le precede, la terza e la quarta posizione riportandosi così nelle zone che contano dopo un inizio campionato non proprio esaltante dall'uno all'altro versante.
Oggi sarà uno Juventus-Inter più che normale, una gara che nel tempo e per quel scritto in precedenza ha perso tanto, troppo, di quella magia che si respirava tra gli anni 1995 fino al 2006.