Non sarà la prima parola che un neonato impara, anche perchè si dice che per la maggiore la prima frase sia "Ma...mma!" ma sarà certamente la seconda, questo però non comporta certo che l'affetto di quel batuffolo di appena quattro o cinque chili non sia lo stesso.
Cosa significa avere o aver avuto un Papà, significa e significava avere quella persona che ti dona sicurezza, quella montagna alta da scalare quanto è grossa, quella che è o era pronta ad aiutarti quando ti trovi o travavi in difficoltà o si diletta o dilettava a seguire ogni tuo movimento quando sei o eri intento a costruire una macchina o una barca e che ti aiuta o aiutava leggendo le indicazioni varie per come costruirla.
Il Papà è o era quella figura che ti appoggia o appoggiava una mano in testa e che poi la fa scivolare sul viso magari stringendo dolcemente la guancia. Spesso da gracili quali eravamo ci alzava in alto verso il cielo e poi girandoci ci poggiava sulle sue spalle enormi per camminare ad un passo dalle nuvole come giganti.
Quando ci si metteva nei guai ecco che la prima parola in corsa era "Papà aiuto mi vogliono picchiare!" quando si scappava dopo aver fatto qualcosa che non si doveva fare, così che la Montagna-Umana usciva dalla porta di casa o si affacciava solamente alla finestra per dire "Oh, lascia perdere mio figlio!".
Il Papà è stato quello che ci accompagnava con la sua auto agli allenamenti, in sala giochi, alle feste sempre con la frase "Stai attento e quando stai per uscire, anzi 10 minuti prima chiamami a casa".

Crescendo il Papà era pronto a caricarsi le prime delusioni d'amore e tentava di spiegare che sono cose che sono successe a tutti nel tempo e che noi non eravamo certo i primi a scoprire che una ragazza preferiva un altro a noi, ma anche che 'La bella non balla' e che bisognava anche guardare quella ragazza che tutti vedevano brutta ma che invece aveva del potenziale per divenire in futuro una bella che ballava.
Il Papà era quella figura che vedevi tornare a casa dopo le 17 sporco di lavoro ma mai stanco di auitarti, pronto a cambiarsi in un batticiglio e ad accompagnarti ovunque, anche se la giornata di lavoro era stata pesante più che mai.
Il Papà è stato la prima figura lavorativa, che sia stato un falegname, un muratore, un pittore o un semplice lavorante d'ufficio, perchè in tutti i casi era pronto ad insegnarti che con un tronco di un albero si poteva lavorandolo costruire un mobile, che prendere un mattone e spalmarci la calce sopra si poteva unire con un altro e pian piano costruire un palazzo, oppure che con un dosaggio giusto si poteva creare qualsiasi colore e che con un pennello si poteva pitturare una parete, oppure che su quel foglio bianco ci si poteva stendere una relazione da presentare poi al grande capo.
Per alcuni il Papà è stato il primo 'datore di lavoro', quello che appena terminata la scuola tentava fin da subito di farti entrare nel mondo del lavoro.
Sì è vero, in tantissimi abbiamo avuto quella figura del Papà dal quale non ci staccheremo mai, però è anche vero che noi che l'abbiamo o che abbiamo avuto l'opportunita di averlo avuto accanto e che spesso ci troviamo davanti a persone che invece non sanno cosa significa avere un Papà e che quindi sono cresciuti come si dice 'con una sola firma' a scuola ma che alla fine sono cresciuti bene da nonni e mamme e che non ne hanno mai sentito il bisogno, ma anche quei genitori che anche lasciandosi restano in buoni rapporti pur di far crescere loro figlio con il bene di entrambi, poi ci sono quelli che purtroppo non ne hanno un buon ricordo perchè sono padri che non li hanno riconosciuti, o violenti o perchè di colpo hanno abbandonato la famiglia per farsene un'altra e soprattutto abbandonato proprio i figli che crescono con quella rabbia dentro che non li abbandonerà per il resto della vita, ma che giurano spesso che non faranno mai quel che quell'uomo ha fatto a loro qualora un giorno avessero dei figli.
Poi ci sono quei figli che anche cresciuti con la figura della sola mamma e dei nonni materni nel crescere hanno il bisogno di conoscere e sentire le spiegazioni del perchè quel Papà non gli sia stato vicino nel percorso della sua crescita, senza dimenticare quelli che sono cresciuti con la sola figura maschile accanto con la mamma che è volata troppo presto in cielo o che di colpo ha deciso di abbandonarli fin dalla nascita, poi infine e purtroppo ci sono quelli che non sapranno mai chi sono i loro genitori e che sperano, almeno chi li tiene in custodia, che riescano a trovare una famiglia che possa farli crescere nell'amore di un vero Papà e di una vera Mamma.

Oggi siamo grandi, eppure anche da adulti non possiamo fare a meno dei nostri Papà, e se nel tempo qualcuno purtroppo ha dovuto salutarlo ma al quale durante la giornata dedica un pensiero, oppure ci si fa una bella chiacchierata come quando questo era ancora sulla Terra, altri non ci si parlano più, e alcuni sono ancora alla ricerca di riuscire a trovare quel Papà che non hanno mai conosciuto, in tutto questo vorrei ricordare a tutti che: avere o avere avuto un Papà è stato e sarà per sempre la cosa più bella del Mondo e a chi ne ha ancora uno dico che deve tenerselo stretto, anche se la vita porta contrasti o allontanamenti e che quelle discussioni debbono terminare con un abbraccio e delle scuse che siano dalla parte del genitore o nostra, a quelli che sono sempre alla ricerca dico non smettete mai di cercarlo perchè se la vita ve lo ha tolto da bambini non significa che la colpa debba essere per forza la sua, ma forse della giovanissima età che gli ha messo paura e che poi nel tempo non è mai riuscito a tornare perchè non avrebbe saputo come affrontare la situazione a tanti anni di distanza.

Il Papà è il Papà e oggi vorrei insieme a tutti gridarlo ad altissima voce: AUGURI PAPA'!!