Il Napoli ha in tasca lo scudetto, la Lazio e l'Inter dovrebbero senza dubbi portare a casa due delle tre posizioni rimanenti in Champions, e l'ultima? Se la giocheranno senza dubbi Milan, Roma e Juventus e proprio i bianconeri però sembrano quelli ad oggi meno certi di tale sicurezza, ma se in questa stagione la frittata è oramai ben più che fatta e quei -15 pesano perchè altrimenti sarebbe in corsa addirittura per il secondo posto, la prossima stagione si spera possa ripartire con una marcia in più con una dirigenza tutta nuova, ma se fin qui tutto va bene c'è da chiedersi davvero se il campo cioè i 23 che vestiranno la maglia nella prossima stagione possa comprendere tutti o quasi i presenti, e qui scricchiola e non poco il vaso di Pandora.
La dirigenza bianconera con Federico Cherubini, unico punto fermo della vecchia e della nuova deve cominciare a muovere i primi passi verso il futuro e guardando come su un mondo parallelo avanzato di qualche mese c'è da decidere quali siano davvero quegli intoccabili da tenere e quelli che alla fine se vanno via non lasceranno ne rimpianti e ne tantomeno lacrime di qualche tifoso.
E allora, quali potrebbero essere i non confermati per una cosa o per un'altra? Vediamo insieme.

La Juventus di quest'anno ha avuto delle certezze assolute, partendo dalla porta dove Wojciech Szczesny è ancora una sicurezza e che il suo vice Mattia Perin non ha davvero che confermato le sue potenzialità per essere un degno sostituto quando il polacco resta fermo, anzi in alcune gare ha superato quelle aspettative che per molti erano rimaste all'ultimo infortunio quando indossava la maglia del Genoa contandolo fin dai tempi già un ex portiere dalle grandi aspettative che però non sarebbe più tornato a quei livelli, cosa che invece oggi ha fatto ricredere tutti quegli scettici.
Altra certezza senza dubbio è Danilo Luiz Da Silva, già perchè qualche volta è anche giusto mettere il nome per intero, vice-capitano e capitano con Leonardo Bonucci in panchina, sicurezza assoluta e uomo di grandissima esperienza internazionale, con lui anche il 'nuovo' arrivato Gleison Bremer ha confermato tra poche incertezze accadute in questa stagione anche grandissimo carisma e un anticipo che si può tranquillamente associare ai più grandi difensori in Europa oltre che ad essere un ottimo propositore in zona offensiva dove alcune volte ci mette il capoccione per buttarla dentro.
Con Bremer c'è da confermare a mani basse una sorpresa, anzi diciamo una nuova certezza, quella di Federico Gatti, giovanotto di 24 anni che in un anno è passato dalla Serie B alla Champions League in bianconero e che conferma la sua crescita esponenziale quando decide palla al piede di salire oltre la metà campo e proporsi per scambi di prima e allungamento fino all'area avversaria, molto deciso nei contrasti e difensore di grandissimo sacrificio.
Chiudiamo con l'esperto e capitano Leonardo Bonucci, poco campo è vero ma quanta saggezza e grinta? Confermato come uomo spogliatoio.

A metà campo come non nominare sua maestà Shunka Wakan cioè Uomo chiamato cavallo Adrien Rabiot, tra una discussione e l'altra della sua prima stagione in bianconero oggi è quel centrocampista che nel centrocampo bianconero non può mancare, forza e propensione che lo porta tra gli incedibili e insostituibili, con lui, anche se un po' più ridimensionato per valore e giovane età, c'è Nicolò Fagioli che però sembra aver appreso molto bene gli insegnamenti di tecnico e compagni di squadra e la sua esperienza a Cremona nella passata stagione lo ha forgiato per far parte delle Juventus future, con lui anche Fabio Miretti anche se il centrocampista di Pinerolo accostato da molti al giovanissimo Claudio Marchisio ha ancora un gradino da salire ma il finire di questa e l'inizio della prossima siamo certi possa davvero portarlo tra i giocatori più importanti della società bianconera, a centrocampo a chiudere poi Manuel Locatelli, l'ex Sassuolo ha degli alti e bassi ma alla lunga la sua presenza in campo è davvero imprescendibile.

Passiamo davanti ad occhi chiusi il nome più gettonato e confermatissimo c'è Filip Kostic, l'esterno serbo è l'uomo dei cross con una media impressionante di quanti ne riesca a mettere dentro che non si vede più dai tempi di Mauro German Camoranesi dei tempi, la sua conferma è davvero a mani basse, con lui lo sfortunato ma al quanto importantissimo Federico Chiesa, il figlio d'arte è un giocatore che a breve tornerà a grandissimi livelli e che nella prossima stagione sarà di nuovo l'insostituibile esterno goleador che è mancato tanto alla Juventus di questa stagione, a chiudere il blocco avanzato l'attaccante di riserva che spesso si è caricato in stagione quel terminale che spesso ha fatto rimpiangere il non vederlo sin da inizio stagione in campo da titolare e che la panchina poi lo ha spesso portato a giornate poco incisive, forse l'avere più fiducia in Allegri lo avrebbe reso un cecchino infallibile, parliamo di Arkadiuz Milik ex attaccante del Napoli e Olimpyque Marsiglia che in questa stagione si è caricato per i continui infortuni e risentimenti di Vlahovic sulle spalle l'attacco bianconero e che in quelle apparizioni ha messo a segno ben 8 reti di cui 6 in Serie A e 2 in Champions League. Questi a parer di molte persone, tra cui il sottoscritto, meritano la conferma e sono imprescendibili per la Juventus 2023-2024.

Ora andiamo ad analizzare perchè ci sono così tanti assenti illustri che quel il rendimento o per il poco giocare ad altissimi livelli non meritano di restare e non significa che alcuni nomi non siano stati inseriti ma alla fine confermati come riserve o giovani che potranno dare tanto in futuro quelli nominati sopra sono gli insostituibili e giovani dalle grandissime potenzialità: partiamo dalle retrovie quindi dalla difesa, visto che ancora più indietro l'unico rimasto non nominato cioè Carlo Pinsoglio è una certezza come spalla di giovani ed esperti come psicologo e divulgatore di carica per ogni compagno di squadra, quindi i primi tasti dolenti che ad avviso di tanti non hanno più niente da chiedere e soprattutto da dare a questa Juve e che possono tranquillamente trovare nuove strade per terminare o proseguire la loro carriera.
Il primo nome è quello di Alex Sandro, 32enne brasiliano che sembra davvero essere là soltanto per un contratto in scadenza nel 2024, che è soltanto un regalo che la società gli ha fatto forse perchè è sempre stato silenzioso ed accettato tutto quello che i vari tecnici hanno deciso in queste stagioni bianconere, all'inizio è stato un ottimo esterno sinistro, poi pian piano è andato a scemare con le continue e sempre meno avanzate nella parte del campo avversario, ad oggi è soltanto un "Sì, Signore!" ma nulla più, sembra un ex giocatore che si sta godendo un contratto monstre per quello che alla fine non rende più in campo.
Altro esterno gregario e silenzioso è Mattia De Sciglio, anche in questo caso il suo non pretendere di giocare, il suo mutismo assoluto e la consapevolezza che il suo futuro dopo la Juve è pari a "Dove andrò a finire a giocare?" lo mette sempre tra la certezza di essere per il suo comportarsi bene in una specie di 'nipotino buono' che non farebbe mai un pianto nemmeno se lo sgridassero per un errore madornale, brutto che fosse.
Ora passiamo ad un giocatore che ha il bollino della cessione fissa addosso e come non dar retta chi lo vorrebbe da tempo fuori dalla Juventus e si parla di Daniele Rugani, altro "Sì, Signore!" che in questo caso non ne vuole sapere di lasciare i bianconeri, in questo caso parliamo più di un giocatore che mette il bastone tra le ruote della società sbattendogli in faccia di continuo la sua scadenza contrattuale in data 30 Giugno 2024 con i suoi 3,5 milioni di Euro annui, Rugani negli anni ha avuto qualche buona prestazione ma nell'insieme è sempre stato un giocatore scialbo, uno di quelli che se c'era o c'è non fregava o frega nulla a nessuno l'importante è che non metta piede in campo perchè non merita per molti il solo indossare la maglia della Juve.

Passiamo a centrocampo, c'è da dire che l'incognita e la certezza dei tanti prima del suo ritorno alla fine ha portato a dire "Lo sapevo che se tornava, tornava rotto e sempre infortunato", e già stiamo parlando del 'Polpo' Paul Pogba , per i tifosi bianconeri il suo ricordo prima di tornare al Manchester United era di un fenomeno assoluto, il suo ritorno ha riaperto tanti cuori ma consapevoli che non sarebbe ritornato quel campione lasciato anni fa, ad oggi parlare delle condizioni di Pogba è come dire che un giocatore infortunato gravemente torna in campo dopo una settimana, quindi impossibilitati di dire che una conferma possa essere di nuovo un salasso pesantissimo sulle casse bianconere sotto il profilo salariale e male agli occhi dei tifosi nel non vederlo più in campo per un altra stagione dopo una passata in infermeria, a bocce ferme è meglio lasciarlo andare in fretta e furia.
Ora passiamo ad un tasto a metà, perchè a metà... perchè qui parliamo di un giocatore che se in forma è fortissimo e davvero importante, ma che quando incappa in stagioni no si vede subito e non certo può che limare i suoi danni, parliamo di Leandro Paredes, che in tanti abbiamo ammirato sia al tempo all'Empoli, nella Roma e che poi si è perso nelle panchine del PSG, ad oggi ha ancora tanto potenziale ma se quello di questa stagione è quel che resta di Paredes dopo aver vinto strepitosamente un Mondiale allora a questo punto è meglio puntare su altro. Nel reparto avanzato...
Partiamo dalla nota meno dolente Moise Kean, attaccante cresciuto tra i mille accostamenti con i campionissimi del passato e che alla fine si è rivelato una mezza specie tra Mario Balotelli per la testa e un giovinotto che non sa di trovarsi giocatore, pensiero sincero? Da rispedire all'Everton prima di fare l'errore più grande della società bianconera, cioè riscattarlo...no, speriamo di no.

Ora il tasto più pesante e dispendioso, un attaccante che a Firenze era mostruoso perchè tutta la squadra giocava su di lui e che a Torino trovandosi in una squadra che non ha un solo punto di riferimento si è trovato subito in difficoltà, l'inizio sembrava promettere bene poi... Sì, parliamo di Dusan Vlahovic, arrivato per una cifra importantissima, ben 75 milioni di Euro nel mercato invernale del 2022 e che da quella caterva di gol segnati con la Fiorentina e poi arrivato alla Juventus tanto sacrificio rientrando fino alla metà campo, ma sotto porta? Davvero imbarazzante contare meno di 30 gol in due stagioni (contando da Gennaio 2022 a Gennaio 2023) ad oggi quei 75 milioni sono ben più che rimpianti dalla società e soprattutto da quei tifosi che ad ogni suo rientro in campo con quel fervore sperano che l'attaccante serbo si sblocchi in modo definitivo; ad oggi le speranze sono davvero sempre più vane e la giovane età a quel livello visto poco prima a Firenze conta ben poco.
Di Maria? Beh la scelta è sua continuare ad alti livelli o tornare in patria se resta buon per la Juve se va non può che essere ringraziato per quel che ha dato per la maglia bianconera.

Ora passiamo alla guida tecnica, Max Allegri può essere bersagliato per tanti sbagli in questo ritorno in bianconero eppure se tutti lo hanno bersagliato, il sottoscritto compreso, alla fine con quel -15 si trova a -9 dalla zona Champions e avesse avuto quei 15 punti oggi sarebbe al terzo posto a 2 lunghezze dalla Lazio seconda. Se deve restare anche nella prossima stagione? Beh la tifoseria vorrebbe la testa, così come il sottoscritto, quindi la speranza dei bianconeri in generale sarebbe di vedere qualcosa di nuovo in panchina con una mentalità più su questo calcio e meno su quello di qualche anno fa che ad oggi sembra vecchio e poco efficace.

E voi tifosi bianconeri cosa sperate e chi sperate resti e che vada via?
Fatemi sapere la vostra!