"Noi siamo ancora qua... è già". Questa frase celebre di una canzone del grande Vasco Rossi ci riporta a quanto andrà in scena nell'arena di San Siro in quel di maggio. Tifosi nerazzurri e tifosi rossoneri preparatevi a gustarvi questo magnifico spettacolo: la posta in palio è pazzesca, diamine parliamo di una finale di Champions League! E sicuramente andarci sconfiggendo gli acerrimi rivali renderà il tutto ancora più pazzesco ma fermiamoci un attimo ad analizzare il tempo presente: due italiane di nuovo in semifinale di Coppa e nuovamente le due cugine lombarde che si renderanno protagoniste di questo spettacolo: non è un piacevole deja-vu?  

Il richiamo a 20 anni fa non è più un'utopia, si trasformerà nuovamente in realtà ma avrà delle sembianze pressoché differenti: in quel calcio Italiano di due decenni fa si respirava un'atmosfera cristallina, un calcio condito da grandissimi campioni e da giocate al limite dell'immaginario; assomigliava per certi al pacco contenente 500 mila euro del famoso gioco "Affari tuoi" in quanto era il più complesso ma il più ambito; e così era il calcio italiano dell'epoca: ambito e ricco di campioni. Ne sono passati veramente di ogni, ciascuno con una qualità diversa, ciascuno che aggiungeva quel tocco in più in un mix perfetto che andava a creare una macchina quasi perfetta. 

Di quei tempi sembrava normale amministrazione avere squadre italiane al comando del timone, ma nel tempo abbiamo assistito a grandi cambiamenti, scandali, affari di mercato, cambio di dirigenze ma soprattutto un declino del nostro calcio; ed ecco perchè oggi questo doppio scontro che andrà in scena in quel di maggio sarà un qualcosa che va vissuto dal primo all'ultimo istante di gioco. Non possiamo paragonare di certo il tutto ad un Davide vs Golia, non siamo più quelli di una volta, siamo lontani anni luce da  quei mostri sacri che custodivano le chiavi del calcio, ma per certi versi il prestigio e il clamore di questa sfida ci faranno strizzare l'occhiolino. 

Noi, da abili combattenti quali siamo, ci siamo fatti valere sul campo, superando ogni ostacolo e ogni difficoltà; d'altronde i numeri parlano chiaro: siamo il paese più rappresentato in queste fasi finali delle competizioni europee perciò non sto inventando nulla; la sorte è stata sicuramente benevola nei nostri confronti, ma ora bisogna veramente dimostrare chi siamo; dimostrare che ciò che accadeva 20 anni fa non è stato solamente un evento fortuito, ma che ci siamo meritati di riprenderci, di ricostruire stabilendo noi da buoni registi quale sia il finale; sembra una trama di un film western di Sergio Leone, ma ahimè è pura realtà: sarà uno scontro one vs one, i pistoleri lombardi Inter e Milan al cospetto della Coppa, una sola potrà accedervi e sappiamo che indipendentemente dal finale sarà uno scontro intenso, pieno di suspense in cui solo il migliore andrà avanti.
Per lo sconfitto non ci sarà gloria, bisognerà tornare a casa con il rimpianto di essere ad un passo, di aver dato tutto, ma che quel tutto non è bastato a prevalere, ma una cosa è certa: bentornato calcio italiano, bentornato nell'Olimpo dei grandi.