Quando penso al gioco del calcio penso sempre a quei giocatori che non le mandavano a dire.
Quando penso al calcio mi vengono in mente i difensori, ma non tutti quelli così detti 'cattivi'. Sì forse perchè ho giocato anche da difensore (ero un jolly a tutto campo) e ricordo che si utilizzavano entrate di mestiere per bloccare gli attaccanti. Infatti quando penso ai difensori mi vengono in mente quelli che ho vissuto, come Paolo Montero, Fernando Couto e Marco Materazzi, quelli detti 'Bastardi senza gloria', quelli che quando entravano non gli fregava niente di cosa sarebbe successo, il loro obiettivo era entrare sul pallone, ma se portavano dietro anche le gambe del giocatore in questione se ne fregavano. Forse i tre hanno subito più rossi di tutta la serie A in quegli anni, Paolo Montero è addirittura il record man in Serie A con 16 espulsioni in 13 anni di Serie A. Dietro segue Fernando Couto 11 in 12 anni e Marco Materazzi con 8 in 13 anni. Ma non contiamo solo i rossi dati, ma quanti ce ne potevano stare in realtà per tutte le entrate fatte.
Ma se pensiamo ai nostri difensori oggi vi parlo di uno che non era cattivo... di più.

Forse per chi non è nato negli anni '60-'70 non può ricordare (come me), ma si possono trovare ancora dei video in You Tube se qualcuno è interessato. Il nome in questione è: Uli Stielike.

Uli Stielike, nasce a  Ketsch il 15 novembre 1954 ( Stoccarda ). Fin da bambino gioca al calcio prima nella sua città ( SpVgg Ketsch ), per poi arrivare al calcio che conta in modo rapido. Di ruolo mediano-centrocampista venne arretrato a libero-centrale di difesa, con piedi alla Beckembauer. La sua prima squadra professionistica è il Borussia M'gladbach dal 1972 al 1978, per poi spiccare il grande salto nel Real Madrid dove gioca dal 1978 al 1985, per chiudere la carriera nel Neuchâtel Xamax dove gioca dal 1985 al 1988. Era un difensore della Germania dell'Ovest ( che poi si unì a quella dell'Est diventando la Germania di oggi il 3 Ottobre 1990 ), di ruolo libero, è la cattiveria agonistica che emerge fin da subito dal giocatore, che farebbe rabbrividire chiunque.
Baffuto e scorbutico, sempre con il ghigno, la faccia di uno del far west, uno di quelli che... "Fermati o sparo!" 
Questo difensore si portava in ogni posto che andava la targa di giocatore cattivo, ma non come persona, ma la sua specialità: Tackle. Entrava deciso...t roppo deciso delle volte. Era uno di quelli che non le mandava a dire, anzi. In molti quotidiani del passato e del presente è lui il più cattivo di tutti i tempi ' Più che un violento nato, un picchiatore metodico e quasi raffinato '.
Ruvido come mai nessuno nella storia del calcio, era detto l'erede di Franz Beckenbauer nel ruolo di libero, ma la sua cattiveria lo portava verso un primato 'Il picchiatore'. Nel Mondiale 1982 ha martoriato di falli Lele Oriali, che in quella partita fu elevato quasi a martire tante le botte prese dal difensore tedesco.

Uli Stielike è quindi eletto il difensore della storia del calcio più cattivo in campo. Come dire, un osso duro che se lo varcavi si faceva sentire sulle caviglie.