Nel Vangelo secondo Luca 15, 11-32 si narra di un figlio che ritorna a casa dopo aver sperperato tutte le sue ricchezze conducendo una vita dissoluta e, quando torna, pentito e bastonato dalla vita, viene accolto dal padre con questa massima: «Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato.»

Nel nostro caso il figliol prodigo è Medhi Benatia, calciatore francese naturalizzato marocchino, il quale dopo aver vissuto ottime stagioni a Roma ha lasciato la Capitale con qualche strascico polemico e ha iniziato un lungo girovagare magro di soddisfazioni prima al Bayern e poi alla Juventus. Non contento si è tolto anche la soddisfazione di segnare il goal decisivo alla sua ex squadra quasi un anno fa, a Torino, partita finita 1 a 0 per i padroni di casa.

Prima di approdare in maglia bianconera si parlava di un possibile del ritorno a Roma, ma poi non se n'è fatto niente. Nonostante le polemiche seguite all'addio (si parlava del fatto che il calciatore avesse chiesto la cessione per questioni economiche) i tifosi giallorossi accoglierebbero favorevolmente il trentunenne franco-marocchino e anche la società sarebbe disposta a spendere una quindicina di milioni per assicurarselo.

Alla Juve, con il ritorno di Bonucci e la presenza di Rugani, pare sia finito ai margini mentre a Roma andrebbe a formare con Manolas una coppia di centrali di assoluto valore (e velocità) in grado di dare vere alternative a Di Francesco. Si potrebbe tornare al 4 3 3 senza soffrire le ripartenze che puntualmente, in questo inizio di stagione, la Roma ha subito da squadre che giocano chiuse.