Dopo essere stati bullizzati in campionato da Torino, Atalanta, Milan e Chievo raccogliendo la miseria di 5 punti è toccato al superbullo Real  Madrid piazzare il pugno verticale, di quelli che menava il mitico Bud Spencer dall'alto verso il basso, per piantarci fino alle ascelle nel terreno della crisi. I madrilisti infondo sono stati anche generosi non infierendo sul peso piuma che avevano di fronte e sparando sui cartelloni pubblicitari la maggior parte delle occasioni da goal consci di non avere di fronte i lupi affamati che hanno divorato il Barca qualche mese fa. La differenza che si è vista ieri sera al Bernabeu equivale a quella che, ad esempio, ha la Juve ha con il Chievo, quest'ultimo partecipa alla Serie A come noi partecipiamo alla Champions: i clivensi hanno stupito tutti i primi anni in cui sono approdati nella massima serie, raggiungendo anche posizioni di classifica ragguardevoli soprattutto in considerazione del fatto che sono un piccolo quartiere di Verona. La Roma è da qualche anno che calca il palcoscenico più prestigioso con continuità e, l'anno scorso, ha anche stupito raggiungendo la semifinale sfiorando la finalissima.

Lati positivi ce ne sono stati: Olsen primo fra tutti sta dimostrando di essere un buon portiere; Zaniolo buona la prima; De Rossi a prescindere e Di Francesco che ha avuto il coraggio di far debuttare il ragazzo e per aver messo una squadra in campo che ha tenuto bene, almeno nel primo tempo. Al boato riservato a Manolas mi sono fatto l'unica risata della serata.

Lati negativi: il Mister continua a far giocare Kolarov, Fazio, Nzonzì e Dzeko che sono assolutamente fuori condizione, va bene andare sul sicuro ma fino ad un certo punto. Kolarov ieri non riusciva neanche a crossare e Santon o Luca Pellegrino avrebbero dato più garanzie, Fazio versione moviola, Nzonzì un po più veloce ma neanche tanto e Dzeko che si è ritrasformato in Cieko, non ne mette una. DiFra forza e coraggio, abbiamo due o più giocatori per ruolo.

Le nostre stelle sono andate via ad illuminare altri stadi e far sognare altri tifosi, come ogni anno gli astri più splendendi del firmamento romanista vanno fuori dalla nostra orbita attratti da forze e masse ben più consistenti ma questo discorso l' ho già affrontato nell'altro articolo "Lazio, Roma e... Liverpool", non voglio ripetermi però ho una domanda da porre: qualche tifoso, qualche impiegato comunale o del catasto sa dirmi quanto tempo occorre perché la Raggi finisca le sue verifiche a riguardo dello stadio? Non per qualcosa ma tra poco saranno passati quattro mesi e intanto abbiamo dovuto vendere fior di giocatori per far quadrare il bilancio. La speranza del tifoso romanista è che i calciatori appena arrivati diventino forti come quelli andati via ma poi neanche tanto perché, se Kluivert o Zaniolo diventano i nuovi Mbappé o Kroos, chideranno i sei milioni a stagione e quindi andranno nei top club. Con il progetto dello stadio approvato e partito Alisson non sarebbe andato via come neanche sarebbe partito Nainggolan e su questo non ci sono dubbi; ora ricominciamo, ricostruiamo e formiamo i futuri campioni per Juve, Inter e Liverpool. 

Ps: sapete quanti stadi di calcio ci sono a Londra? E a Roma? Quanto tempo hanno impiegato le inglesi per costruire i loro stadi? Speriamo di mettere mano ai problemi, possibilmente risolvendoli, e di non accontentarci di essere diventani onesti e perdenti.