Quello di ieri sera è stato un Derby deciso all'ultimo minuto da una prodezza individuale. Il Milan non meritava la sconfitta, ma ha poco da rammaricarsi quando la squadra avversaria può disporre di campioni che ti posso risolvere la partita in qualsiasi momento.

Bene, ora basta con le solite frasi fatte degne di un  servizio di Rai Sport e passiamo ad analizzare tecnicamente la vittoria dell'Inter.
La squadra di Spalletti è sembrata più convinta di porter vincere sin dall'inizio e il Milan ha fatto il possibile per limitare i danni, giocando di rimessa e presentandosi di fronte ad Handanovic poco convinto dei propri mezzi.
Il portiere, insieme ai suoi connazionali, ha fatto la differenza in questa partita: Handanovic, Brozovic, Perisic eeee: Culovic; il fantasista croato, che è tornato dal lungo infortunio occorsogli nella scorsa stagione non è ancora al 100% quindi Spalletti, in questo inizio di campionato, lo fa entrare solo negli ultimi minuti delle partite quando gli avversari sono stanchi e c'è bisogno di strappi e accelerazioni in attacco. Con lui in campo anche le difese più arcigne perdono sicurezza ed è proprio quello che è successo ieri sera.

Il campionato scorso mi dà ragione: quando il croato si è infortunato alla decima di campionato l'Inter, che aveva una media da scudetto, è uscita anche dalla zona Champions salvata solo dalla Lazio che puntualmente va in soccorso dei nerazzurri; l'anno scorso ha fatto come il buon Bottas usa fare con Hamilton quando lo vede negli specchietti: praticamente inchioda anche se è in pieno rettilineo per farlo passare. Alla prossima di campionato Spalletti potrà risparmiare il calciatore tanto verrà accolto all'olimpico con ghirlande di fiori e balli hawaiani.

L'unica cosa che quest'anno potrebbe negare ai nerazzurri il triplette è la fragilità fisica del fantasista; lo staff medico ha detto al mister di farsi giocare solo per pochi minuti a partita in quanto il croato inizia ad avere un riacutizzarsi del problema che lo ha tenuto fuori lo scorso anno: la lombalgia.