Molte volte, di questi tempi, si ragiona e si discute animatamente su nomi di calciatori che quasi ad ogni ora del giorno cambiano in un vortice di notizie e di smentite che prende il nome di Calciomercato. Di questo tram tram che è partito il 2 Gennaio e finirà il 31 come da prassi consolidata alla fine di colpi veri e propri ne ricorderemo pochi, soprattutto a Roma; si tratta di un mercato definito "di riparazione" appunto perché i grandi nomi non si muovono mai in inverno e il solo gran colpo che ricordo ultimamente è stato fatto da Sabatini prendendo Nainggolan dal Cagliari a suon di milioni (30).

Altra cosa da stigmatizzare sono i commenti di qualche tifoso e, ahimé, anche di qualche opinionista che viene pagato per dire stupidaggini ogni maledetto giorno, sulle dichiarazioni dei direttori sportivi e, nel nostro caso di Monchi, al quale viene ricordato il "Se Alisson va via mi metto io in porta" oppure i "Non abbiamo bisogno di vendere" o "La Roma non è un supermercato" con successive e puntuali vendite dei Salah, Rudiger, Paredes etc... Per chi ancora non capisce le semplici regole del mercato (non solo calcistico) all'inizio si dichiara che non si è disponibili a vendere e che il calciatore è indispensabile anche sapendo che poi verrà ceduto, così facendo si alza il prezzo e si guadagna di più. 

Ora magari qualcuno si aspetta che a giugno partiranno Manolas, Under, Zaniolo e Pellegrini perché nella gestione americana si è fatto questo tipo di operazioni ad ogni sessione di mercato dimenticando che all'inzio Pallotta ha fatto un qualche investimento e poi si è trovato sotto "l'amministrazione controllata" del Financial Fair Play della UEFA per debiti eccessivi e dal quale siamo usciti questa estate al contrario di altri che molto probabilmente non giocheranno le coppe per qualche anno e avranno il mercato bloccato sia in entrata che in uscita. Cosa ci dobbiamo aspettare a questo punto? Credo plausibilmente che la Roma non venderà più come fatto finora, la squadra è stata ringiovanita questa estate e il futuro appare roseo e, a meno che un Real qualsiasi si presenti con 100 milioni per Zaniolo e si arrivi a qualificarci per la Champions non si ha più la necessità di vendere per fare plusvalenze.

L'unico acquisto che avrebbe un senso logico sarebbe quello di Medhi Benatia: il classe '87 francomarocchino non trova spazio nella sua attuale squadra e ha voglia di giocare da titolare, e magari un ritorno nella Capitale dove i tifosi lo riaccoglierebbero volentieri darebbe alla sua carriera qualcosa in più rispetto a vittorie si ma viste dalla panchina. A Roma formerebbe una coppia di centrali di assoluto valore, giocherebbe la Champions e chissà se il percorso della Magica con lui possa eguagliare quello dello scorso anno.

Il resto delle operazioni la Roma le farà da febbraio, quando il Ds dovrà cambiare (o togliere definitivamente) clausole poco sensate e aumentare ingaggi per giocatori che in questi mesi hanno tenuto a galla la barca romanista: Manolas, Pellegrini e Zaniolo. A Pastore e Schick saranno date altre possibilità (da cogliere) fino a giugno aspettando finalmente il via libera a Tor di Valle che consentirebbe di avvicinare i ricavi dei primi della classe e magari vincere qualche trofeo.