La Juventus porta via tre punti dal Mapei Stadium che rischiano però di rimanere una magra consolazione relativamente alla lotta Champions, considerando che dai risultati di ieri sera nessuna tra Atalanta, Napoli e Milan pare abbia voglia di suicidarsi con le proprie mani.
Una vittoria che non deve ingannare nessuno dal momento che gli uomini di De Zerbi nei primi 25-30 minuti di gioco avevano messo nettamente alle corde la Juventus e, se non avessero fallito un calcio di rigore e due gigantesche occasioni davanti alla porta, oggi con ogni probabilità saremmo qui a commentare un risultato completamente diverso.

La solita Juventus capace di giocare solo in ripartenza, con giocatori che non hanno la più pallida idea di cosa fare in campo. Una squadra che da l’impressione di non avere la benché minima organizzazione di gioco, che vive sulle invenzioni dei singoli e che ancora una volta palesa un’enorme difficoltà sia nella costruzione del gioco stesso che nell’innescare gli attaccanti. Peccato mortale quest’ultimo quando hai in squadra il miglior finalizzatore del mondo, quel Cristiano Ronaldo che se rifornito adeguatamente di palloni, diventa pressochè una sentenza una volta trovatosi davanti al portiere avversario.
Nel secondo tempo il Sassuolo cala pressione e ritmo, allunga le maglie del proprio centrocampo e consente ai bianconeri di giocare in spazi più aperti grazie ai quali tre lampi rispettivamente di Rabiot, Ronaldo e Dybala (frutti di giocate individuali più che di azioni di squadra) consentono a Buffon e compagni di portare a casa questo tre a uno. Tre punti che permettono all’undici di Andrea Pirlo di approcciarsi alla sfida di sabato pomeriggio contro l’Inter con un minimo in più di ottimismo. Anche se, conoscendo Antonio Conte, difficilmente la squadra nerazzurra sì presenterà a Torino a fare la vittima sacrificale.

Passiamo ai Top e ai Flop in casa bianconera:
Top:
Buffon: Altra grande prestazione per il Gigi nazionale. Al quindicesimo minuto di gioco, con una Juventus schiacciata nella propria metà campo dalla pressione del Sassuolo salva la squadra parando un rigore che avrebbe con ogni probabilità dato il via ad una goleada dei neroverdi. Dirige con la solita maestria la difesa congedandosi nel migliore dei modi dalla nostra serie A.
De Ligt: Di gran lunga il migliore in difesa. Sempre pronto sia nel cercare l’anticipo che nel dare copertura ai compagni di reparto, il ventunenne olandese si dimostra sempre più il leader nascente della Juventus del presente e del futuro. Sempre che il buon Mino Raiola non combini qualche scherzetto al club del Presidente Agnelli in caso di Europa League. Rischio quest’ultimo che a tutt’oggi non ci sentiamo di poter escludere a priori.
Rabiot: Senza ombra di dubbio il miglior centrocampista stagionale della Juventus. Inizia la gara perdendo una palla sanguinosa a ridosso della propria area di rigore che innesca l’azione del rigore per il Sassuolo. Si fa però ampiamente perdonare fornendo non solo un’ottima prestazione ma andando a siglare il goal che sblocca il risultato mettendo la gara in discesa per i bianconeri. Un giocatore con enormi potenzialità, molte delle quali ancora inespresse, a cui sarebbe un delitto non concedere un'altra opportunità. A maggior ragione se, sulla panchina bianconera dovesse tornare a sedersi Max Allegri, tecnico che stravede per le mezzali “box to box” come il francese.
Dybala: Buona partita quella della Joya. Non benissimo nel primo tempo, meglio nel secondo, quando il Sassuolo gli concede grandi praterie davanti a sé nelle quali il fantasista argentino ha potuto mettere in mostra i suoi vellutati piedi. Oltre all’equivoco tattico riguardo al suo ruolo, resta sempre il dubbio riguardo la sua capacità di essere decisivo nelle partite che contano o invece di rappresentare una sorta di bene di lusso a cui la prossima Juventus potrebbe rinunciare senza patirne troppo le conseguenze.
Ronaldo: A 36 anni non avrà più lo spunto degli anni ruggenti di Manchester e di Madrid ma quando viene rifornito adeguatamente e messo nelle condizioni di fare ciò che lui deve fare, i goal, resta ancora uno dei calciatori più decisivi del pianeta.

Flop:
Bonucci
: Partita disastrosa la sua. Sbaglia tuto ciò che si poteva sbagliare compreso regalare al Sassuolo il rigore che poteva condannare la Juve ad una partita in salita fin dall’inizio. Immancabilmente saltato ogni qual volta un avversario lo punti nell’uno contro uno è ormai un ex giocatore per il quale non può più esserci uno spazio da protagonista nella Juventus del futuro.
Arthur: Sarà anche colpa dell’infortunio che da mesi lo costringe a giocare a mezzo servizio, ma questo brasiliano continua a deludere ogni qual volta viene schierato in campo. Mai una giocata degna di nota, mai un lampo, mai un’invenzione, per non parlare delle verticalizzazioni, situazioni a lui completamente sconosciute, facendo ampiamente rimpiangere il tanto vituperato Pjanic. Il suo passato al Barcellona e il suo presente da titolare della nazionale brasiliana consiglierebbero di rivederlo all’opera quanto meno un’altra stagione, con un altro allenatore in panchina e una volta superato il problema fisico che ne limita fortemente le performance.
Kulusewski: Non così brutto come in altre partite ma veramente troppo poco per un giocatore pagato quarantacinque milioni di euro. Un piede solo, una postura poco coordinata, la testa sempre abbassata sul pallone anziché alta per vedere il gioco. Anche per questo svedese classe duemila vale il discorso fatto per Arthur e quindi da rivedere nella prossima stagione, magari impiegato in un ruolo a lui più congegnale.