È ormai risaputo che le casse della Juventus non brillino né da un punto di vista economico-patrimoniale né da quello finanziario (cash-flow e indebitamento) avendo la società bianconera chiuso l'esercizio 2020-21 con una perdita consolidata di 209,9 milioni di euro.
Una crisi dovuta in primis all’emergenza sanitaria causata dalla pandemia da Covid-19 e successivamente a causa dei minori introiti da diritti d’immagine dei calciatori e da un incremento dei costi operativi.
L’aumento di capitale di 400 milioni appena approvato dal Consiglio di Amministrazione della società stessa, oltre che servire a mettere al riparo la società, consentirà ad Arrivabene e Cherubini di lavorare per regalare a Massimiliano Allegri quei calciatori indispensabili per riportare il club ai fasti dell’ultimo decennio.
Così come non ci sarà nessuna spesa folle, verrà data grande attenzione ai numeri, ma la pochezza tecnica del centrocampo bianconero impongono alla vecchia signora l’acquisto quanto meno di un centrocampista di qualità, classe ed esperienza internazionale.
Il primo nome meso sul tavolo da Allegri è sempre stato quello del fuoriclasse francese Paul Pogba, per il quale stanno continuando da mesi, pur sottotraccia, i contatti con Mino Raiola. Il tutto sponsorizzato dallo stesso talento transalpino, il primo a spingere per un ritorno in maglia bianconera.
Giocatore su cui altre grandi del calcio mondiale, quali Real Madrid e Paris Saint Germain, hanno da tempo posato l’occhio, anche perché il “Polpo”, in scadenza di contratto, la prossima estate si muoverà a parametro zero, rappresentando quindi un oggettino ancor più prezioso.
Ma proprio la volontà di tornare a lavorare agli ordine di mister Allegri così come a duettare con i suoi ex compagni di squadra potrebbero rappresentare la chiave di volta in mano alla dirigenza bianconera per riportare il francese alla Continassa. Pogba, che a fronte di un contratto triennale in maglia Juve, sembrerebbe disposto ad abbassare le pretese rispetto all’attuale ingaggio, quei 14 milioni di euro l’anno più premi che rappresentano un valore che va ben al di là dei nuovi parametri autoimposti dalla dirigenza bianconera.
Non dobbiamo inoltre dimenticare l’importanza del fattore “decreto crescita”, una norma che consentendo ai calciatori provenienti da federazione estera di pesare molto meno sulle casse sociali a livello fiscale (per i primi due anni di contratto un ingaggio da 14 milioni peserebbe al lordo 21 anziché 28 milioni) potrebbe rivestire un ruolo determinante per il buon esito dell’operazione.
Trattativa complicatissima e piena d’insidie che proprio per questo non deve illudere nessuno, ma il solo fatto che la Juve e Pogba si stiano da mesi inviando reciproci messaggi d’amore rappresenta un segnale di grande importanza.
E una mediana composta da Pogba e Locatelli fa già sognare i tifosi bianconeri che nella prossima estate accoglieranno a Torino il baby Nicolò Rovella, mezzala di lotta e di governo classe 2001, uno dei migliori centrocampisti italiani in questa prima fase di campionato.
Pogba, Locatelli, Arthur e Rovella: quattro giovani e forti calciatori per rifare il trucco alla vecchia signora e per consegnare a massimiliano Allegri quel patrimonio umano indispensabile per ricostruire una grande Juventus.