Due sono le cose preoccupanti in questo momento particolare e in assoluto: che Mattarella mandi tutto all'aria evitendo un governo nato dall'accordo delle due forze politiche vincitrici e la tua ragazza che ti viene a dire: "Dobbiamo parlare...". A quel punto, preferiresti essere da un'altra parte, anche nella freddissima e inospitale Siberia, ma non di fronte a lei. Perché sai che lei potrebbe aver scoperto qualcosa di non bello e che non doveva scoprire. Ecco, io in questo momento vorrei trovarmi davanti il sig. Pecoraro e ragionare un po' sui deferimenti messi in atto ai danni di tre ex-calciatori del Napoli: Reina, Aronica e P. Cannavaro.

Ieri una nota Ansa recitava: "Deferiti alla giustizia sportiva per le frequentazioni con pregiudicati legati alla camorra: Pepe Reina, Paolo Cannavaro e Salvatore Aronica andranno a processo sportivo a seguito dell'inchiesta Dda, i cui atti erano stati acquisiti dalla Procura FIGC. Il procuratore capo Giuseppe Pecoraro ed il suo vice hanno deciso di deferire i tre giocatori e per responsabilità i club di appartenenza Napoli, Sassuolo e Palermo." Questo fulmine a ciel sereno ci fa capire come la giustizia sportiva venga applicata in maniera differente secondo criteri noti e stra-noti anche dal bambino che ha appena cominciato a poppare dal seno della madre. 

Nel caso Agnelli, Pecoraro non ci mise nulla a sparare a zero attribuendo un'intercettazione che si è dimostrata fallace sin da subito. Tant'è che il procuratore federale fu costretto a fare immediatamente retromarcia, non per questo evitando una figuraccia mentendo di fatto alla Commissione Anti-Mafia: "L'intercettazione di cui si è parlato l'altra volta (fra D'Angelo e Calvo dell'agosto 2016, ndr), su cui sono state dette tante cose, è un'interpretazione che è stata data. Noi abbiamo dato una certa interpretazione, perché da quella frase sembrava ci fosse una certa confidenza" fra Agnelli e Dominello, "ma probabilmente era del pm quella frase. Anzi, da una lettura migliore la attribuisco al pubblico ministero".  

Come mai in questa situazione, nonostante gli atti fossero già stati acquisiti dalla procura, Pecoraro ha atteso la fine del campionato per deferire i calciatori del Napoli (guarda caso ora tutti ex...)? Per non mettere pressione alla squadra che era in lotta per il campionato, preferendo dunque questo aspetto a un metro di giudizio uniforme? Andrea Agnelli fu deferito dalla stessa procura nel mese di Marzo 2017, nel pieno della stagione bianconera che vedeva la Juventus impegnata su tre fronti: campionato, coppa Italia e Champions League... Diversa interpretazione è stata data a questa situazione, dato che si parla di rapporti con la camorra. Non di noccioline! Quanto mi piacerebbe fare una chiacchierata con Lei, sig. Pecoraro... Muoio dalla voglia. Davvero...