Alleluia! Si torna a giocare! Non so voi ma io questa pausa l'ho vissuta in maniera ambivalente: da un lato ho iniziato a preparare gli esami della sessione invernale e c'era dunque il pensiero che andava (e che va tuttora) alle materie da "levarsi davanti"; dall'altro lato, staccavo in alcuni momenti per vedere le parti salienti della prima parte di stagione perché ho provato un profondo senso di nostalgia nonostante, quest'anno, si sia giocato anche a fine dicembre. Belle le feste, le tombolate, le partite a carte, i panettoni e i pandori, le abbuffate. Bello tutto. Ma è ancor più affascinante lasciare che il campo torni a parlare. E lo tornerà a fare oggi con la Coppa Italia.
Quest'anno più che mai la competizione spesso "snobbata" da alcune squadre che avrebbero avuto l'opportunità, negli anni precedenti, di arrivare in fondo (basti pensare al Napoli che uscì di proposito l'anno scorso per puntare tutto sul campionato, salvo poi scoprire alla fine che per vincere lo scudetto bastava non andare in albergo...) può regalare emozioni e sorprese. 

La Lazio contro il Novara non dovrebbe avere difficoltà (vittoria facile?!). Il Milan a Genova, contro la Sampdoria, avrà un banco di prova importante in previsione della partita di Supercoppa. Bisognerà capire quanto Gattuso ci tenga al trofeo (per me tantissimo ed è normale che sia così, mi stupirei del contrario) e che partita, quindi, verrà fuori questo pomeriggio. La Juventus stasera sarà ospite del Bologna. Qualche cambio di formazione ci potrebbe essere (Kean?! Spinazzola?!). Ciononostante, ai giornalisti importa sapere (come al solito) non il verdetto che sancisce il manto verde, ma tutto il resto. E siccome i giornalisti - ancor prima di svolgere il loro mestiere, quello di "informare" - sono assai furbi (nel senso buono del termine) e ottimi provocatori, ieri, durante la conferenza stampa di Massimiliano Allegri, hanno provocato a "punzecchiare" e "scuotere" lo stesso tecnico bianconero: "Le chiedo da cittadino cosa ne pensa dei 'buu' razzisti, del fermare le partite. Ci sono state novità in questi giorni, lei cosa ne pensa?"

Il buon Allegri che può esser dipinto come un "allenatore non bravo", le cui scelte sono discutibili (pensiero che in parte condivido), non è, però, assolutamente come essere umano, poco intelligente. Con il solito garbo che lo contraddistingue (e questo è fuori discussione!) ha risposto (riporto integralmente e fedelmente ciò che è stato trascritto da TuttoJuve.com): "Hanno detto le solite cose per riempirsi la bocca. E' semplice, ci sono strumenti dentro gli stadi capaci di andare a prendere chi si comporta male. Se non sbaglio quello che tirò la banana a Sterling non può entrare negli stadi a vita. Il problema in Italia è  che nessuno ha il coraggio di prendere decisioni importanti, perché sono impopolari. Se lo becchi non entra più allo stadio. E secondo punto. Mettiamo che c'è un rigore, cominciano i buu razzisti. Cosa facciamo? Ho sentito dire tante cose. In questi casi, e in Italia siamo campioni del mondo, invece che prendere le decisioni tutti si riempiono la bocca invece di stare zitti. Poi facciano quello che gli pare."

Allegri (ho cercato sul web, può darsi che mi sbagli io, quindi metto le mani davanti) commette solamente un piccolo errore di scambio di identità tra i giocatori. Il calciatore in questione non dovrebbe (uso il condizionale) essere Sterling ma Aubameyang. E il tifoso è stato punito con quattro anni di daspo. Questa la differenza, per chi avesse ancora le orecchie tappate, tra noi e loro. Lì non si dice, ma si fa. Qui si dice, ma non si fa. Perché allenatori, tra l'altro grandi uomini di sport, (mi riferisco a Carlo Ancelotti) la fanno troppo semplice quando dicono: "La prossima volta ci fermiamo noi!" Peccato che nel calcio ci siano delle regole e dei ruoli. Come nella vita. Chi ha il compito di fare X, deve fare X. Chi ha il compito di fare Y, deve fare Y. Il compito dell'allenatore qual è? Quello di gestire un gruppo, di preparare meticolosamente una gara o quello di prendere decisioni che spettano ad altri? Altrimenti si fa una gran confusione e si alimentano forme di odio e di violenza che andrebbero represse con i fatti e non con le parole! 

Se anche il questore di Milano arriva a dire: "Chiederò la chiusura della curva per cinque giornate e stop alle trasferte!" vuol dire che non si è capito nulla da dove nasce il problema! E che questo, dunque, non lo si vuole risolvere. Si preferisce fare come i genitori fanno (spesso) con i bambini: "Ah tu non hai mangiato? Non esci per un mese!" E' modo di assumersi le responsabilità questo? Niente affatto. Poi a chi colpisce appieno e penetra nel cuore della "rogna", gli viene data una bella multa!

A Mister Allegri, consiglio vivamente di andare all'estero la prossima stagione perché questo calcio un uomo perspicace e avveduto come lui non lo merita. Né ora né in futuro se la situazione rimane quella che è. Ovvero, un disastro!