Sedici giornate trascorse dall'inizio del campionato. Juventus prima a 46 punti, Napoli secondo a 38 punti. La Juventus con un CR7 in più sembra davvero imbattibile (il pareggio contro il Genoa, gli unici due punti finora persi dai bianconeri, è stato regalato e non arrivato di certo per merito dei rossoblu).
Il Napoli con l'allenatore (forse) più bravo di tutti i tempi (Carlo Ancelotti, ndr) si trova distante otto lunghezze. Ci troviamo nel mese di maggio? No, a dicembre! E i partenopei, con una squadra rimasta pressoché identica (o quasi) a quella dell'anno scorso, si sperava, potessero far meglio. Quanto meno dare del filo da torcere ai campioni d'Italia perché, è vero, i bianconeri sono inarrivabili (anche se, in realtà, è bastato un modestissimo Young Boys per vedere la truppa di Allegri al tappeto), ma vedere un Napoli già fuori dalla corsa scudetto, nonostante Ancelotti punti di più al pragmatismo che allo spettacolo predicato da Sarri, beh, fa molto strano... 

Prendersene tre dalla Sampdoria, questa fermata addirittura da un Milan assai mediocre. Tornare a perdere allo Stadium dopo il "gol-scudetto" dell'anno scorso di Koulibaly. Pareggiare in casa contro l'ultima in classifica senza riuscire a realizzare neanche una rete. Uscire dalla Champions contro il Liverpool e quindi aver dimostrato di essere dei "c*******" (Ancelotti dixit). Insomma, tutto questo deve essere molto frustrante e spiacevole.
E' comprensibile la questione. Ergo, urge assolutamente un modo per sfogarsi. E chi meglio del Presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis può farsi promotore di questo malcontento che si respira in Campania? E fu così che oggi Sua Eccellenza pronunciò: "Ho visto Torino-Juve e sono stupito. Sono il primo testimone post-Calciapoli ma c'è ancora tanto da chiarire e da pulire."
Qualche riflessione contraddittoria è doverosa, anche se, vi devo confessare, farlo ancora una volta, e proprio adesso che ho scelto di tornare a rimettermi in "gioco" su Vivoxlei (a proposito chiedo scusa ai lettori della mia assenza per chi si fosse accorto che manco da un bel po'...), su "De Lamentiis" mi secca e non poco. 

Innanzitutto, mi piacerebbe chiedere a Monsieur "De Lamentiis", siccome è molto attento alle partite della Juventus, se, a questo punto, ricorda anche la finale di Champions League tra Barcellona e Juventus durante la quale sul risultato di 1-1 non venne fischiato un rigore clamoroso a favore della Vecchia Signora. Un penalty-fotocopia di quello contestato in questi giorni non assegnato al Torino (trattenuta di Alex Sandro su Zaza). Peccato, che le due situazioni, caro Presidente, siano molto diverse ed incomparabili tra di loro.
Nel 2015 quel rigore negato ai bianconeri costò probabilmente una "Coppa dei Campioni", quello negato ai granata semplicemente una delle trentotto giornate di un campionato. E ancora, chissà se si rammenta il numero uno degli azzurri gli innumerevoli favori arbitrali ricevuti durante la scorsa stagione dalla sua squadra... Il polverone di polemiche che alzò Zenga in Crotone-Napoli per il "bagher" di Mertens e almeno un altro paio di situazioni sfavorevoli che hanno indirizzato il risultato finale. La prima volta di "rigore per rimpallo" su Allan contro l'Udinese. La rete di Mertens contro l'Atalanta viziata da fuorigioco. Lo scandalo che ha subito il Bologna per diverse occasioni nitidissime in cui il VAR decise di non intervenire. Eccetera, eccetera, eccetera. 

Però, su una cosa sono d'accordo con il buon Aurelio. Ha ragione quando dice: "C'è ancora tanto da pulire...". In effetti, non si spiega come Lei possa continuare a "fare, insegnare calcio" tuttora. La prima persona che dovrebbe essere rottomata e "(ri)pulita" è Lei, caro Presidente. Si dia atto di questo "mea culpa" finalmente arrivato da colui il quale fatica ancora a capire che calcio e cinema sono due mondi paralleli.
L'uno esclude l'altro. Come le sue affermazioni che escludono la verità delle cose... In questo, almeno, è coerente!