Buongiorno a tutti lettori "amici/nemici"!
Innanzitutto "bisogna fare i complimenti ai ragazzi..." (no, scherzo). Dicevo, innanzitutto, mi scuso per l'assenza in queste settimane, ma le notti prima degli esami universitari di questa sessione invernale sono state tantissime, parevano non finire più. Per fortuna, tutto è andato per il meglio e sono riuscito a ritagliarmi nuovamente lo spazio per scrivere un articolo sul mio Blog, nonché sul sito "vivoperlei". 

Interessante è stata la lunga intervista che Fabio Paratici, direttore sportivo della Juventus, ha lasciato per "La Gazzetta dello Sport" con diverse tematiche toccate, alcune delle quali già affrontate in questi mesi trascorsi.
L'acquisto di Cristiano Ronaldo, ad esempio. Nonostante l'estate 2018 sia passata da un pezzo, di tanto in tanto c'è il giornalista di turno che "scomoda" Paratici curioso di sapere come è stato possibile che il fenomeno portoghese sia arrivato in Italia. E anche il sottoscritto (come tutti i tifosi della Juventus, immagino) ancora non riesce a credere che il "marziano" stia, in questo momento, a Torino a vestire i colori bianconeri. Ronaldo... ma non solo.

Il capitolo su cui in questi giorni si sta discutendo (parecchio!) riguarda l'allenatore, Massimiliano Allegri. Come ogni anno, c'è chi (mi ci metto anch'io) è pronto a scommettere su un possibile addio a fine stagione. Quest'anno in maniera particolare. Perché non vincere la Champions (per molti, ma non per me, ma magari quest'argomento si potrebbe affrontare successivamente) sarebbe un totale fallimento e, di conseguenza, la società potrebbe seriamente pensare di cambiare la guida tecnica per la prossima stagione. D'altra parte (ipotesi, questa, che condivido) c'è chi crede che se quest'anno quella maledettissima coppa dovesse tornare a Torino, allora potrebbe essere lo stesso Allegri ad abbandonare la Vecchia Signora ed uscirne, così, da vincitore. 

Paratici è stato categorico: "Allegri non si tocca! Come società non vediamo un allenatore migliore di lui alla Juventus." E' ovvio che un rappresentante della dirigenza, ora, dica così: il momento della squadra piemontese, nel quale si tufferà a breve (tra una settimana si va a Madrid per il turno di andata degli ottavi di finale di Champions), è troppo importante e delicato per creare malumori o "terremoti" che potrebbero accadere in casa bianconera soltanto in seguito. 
Ma, mettiamo che (da tifoso ovviamente spero di no) la Juventus esca agli ottavi dopo aver preso CR7 in estate per puntare all'Europa in maniera più prepotente, sicuro che Allegri non sia più messo in discussione dalla società stessa? Me la sto gufando? Assolutamente no e spero che ciò non accada mai e poi mai! Però, una cosa (parlo anche qui da tifoso bianconero) la vorrei, onestamente: che Allegri a fine stagione lasci la panchina! 

"Ecco, occasionale! A maggio poi sul carro a festeggiare lo scudetto! Non si fa così! Ti meriti i Ferrara, gli Zaccheroni, i Delneri!" Alcuni strenui difensori del tecnico livornese (ammesso e non concesso che ci siano ancora in giro) mi direbbero questo e mi accuserebbero di non essere un vero juventino. Ok. Lo ammetto. Non sono mai stato uno spasimante di Allegri. Faccio parte della maggioranza (credo...) di supporters che sono sempre stati scettici sull'ex Milan. Ma riconosco, comunque, il fatto che si sia, in questi anni, sempre comportato da signore e con stile (molti dovrebbero imparare da lui: ogni riferimento a Maurizio Sarri è puramente casuale).
Riconosco come, grazie a lui, si sia diventati di nuovo "grandi" in Europa grazie alle due finali di Champions giocate nel giro di quattro anni. Ma, detto questo, riconosco anche (mio pensiero opinabile) che Allegri non sia mai stato un grande allenatore sotto il profilo tattico, ma "solamente" un ottimo gestore.
Bene, quello che credo è che ultimamente questa eccellente gestione (non è facile riuscire a far andare tutti d'accordo in uno spogliatoio costituito da tanti campioni) sia venuta meno. Vedi Benatia che poteva essere dosato diversamente, anziché mandarlo troppo spesso in panca all'inizio del campionato preferendogli sempre un Bonucci che due anni prima aveva pesantemente litigato con lo stesso Allegri. Vedi Dybala che (magari esagerando certo e comportandosi da arrogante) non entra in campo e se ne va con il muso lungo dritto negli spogliatoi. Vedi Douglas Costa che non ha mai "ingranato" dopo lo sputo ai danni di Di Francesco. 

Insomma, se l'anno prossimo (cosa che ritengo assai probabile) dovessero andar via Dybala e Douglas Costa in caso di permanenza di Massimiliano Allegri, non me ne voglia l'allenatore che ci ha fatto vincere tanto, ma preferirei continuare a vedere in bianconero la classe di Paulo e le progressioni di Douglas sacrificando, invece, "Max".  Anche perché, ora come ora, c'è un allenatore che se ne sta bello libero e tranquillo e che va in giro negli stadi a "studiare" le squadre della Serie A, particolarmente.
Antonio Conte? Sì, proprio lui. Andrà all'Inter? Mi auguro di no. Nella società nerazzurra c'è quel Marotta con cui, l'ultimo anno di Conte alla Juve, aveva avuto diverse frizioni e che aveva portato, alla fine, al divorzio nell'estate 2014. Ecco perché non credo che il salentino vada all'Inter. "Troppo juventino" ha detto Paratici. E se (la butto lì con un'altra ipotesi manco fossimo nell'antica Roma "retorica") Conte diventasse il predecessore, ma allo stesso tempo il successore di Allegri? Da "contiano" dico: "Magari!" Si tornerebbe a vedere quella grinta, quella rabbia agonistica, quell'intensità che, diciamocelo francamente, con Allegri sono andati perduti a dispetto di: "Calma! Pazienza! Equilibrio!".

Dunque, tutti quei suoi particolari (direbbe il "non-vincitore" di Sanremo) che, non so a voi, ma a me mancano da morire...