È il 3 Aprile 2018. La Juventus affronta il Real Madrid all'Allianz Stadium di Torino per l'andata dei quarti di finale di Champions League. I Blancos (non è una novità) partono favoriti alla vigilia della sfida e si collocano tra i più probabili candidati per la vittoria finale della massima competizione europea. I bianconeri sperano di ripetere il buon percorso fatto l'anno prima culminato con la finale a Cardiff persa però con un netto 4-1 (già so che lo spiritoso di turno si sta già precipitando a fine pezzo per poter scrivere il virale commento "Asensio, 4 a 1 è finita"). La voglia di rivalsa è tanta. Ma il risultato finale della gara vede la truppa di Allegri cadere in un sonoro 0-3 che fa tanto male. Al ritorno, sappiamo tutti come è andata: una sola squadra in campo al Santiago Bernabeu che domina i più forti d'Europa. L'arbitro Oliver nel recupero decide di far passare il turno a Zidane & co. Ma quello che si ricorda della doppia sfida tra i piemontesi e le merengues (ancora oggi) è la stratosferica rovesciata di Cristiano Ronaldo. Non un gesto acrobatico qualsiasi: il pallone colpito da CR7 (mi sono avvalso di FoxSport) raggiunse l'altezza di 2,38 metri! Un'elevazione mostruosa. Il resto è storia e rimarrà sicuramente negli Annali del calcio mondiale.

A luglio il portoghese arriva a Torino anche perché folgorato dalla standing ovation che il pubblico dello Stadium decise di attribuirgli (ma tanto i tifosi della Juve sono cattivi a prescindere, mentre quelli che augurano stragi e carneficina dei supporters bianconeri sono tutti buoni). Nonostante l'arrivo del più forte giocatore del pianeta (e questo lo hanno capito a Dubai, ma non in Europa... Strano...), i media sembrano divertirsi durante le prime giornate di campionato quando Ronaldo non riesce a sbloccarsi: "La Juve vince ma non convince, CR7 ancora a secco: ma che fine ha fatto il fenomeno?"; i social addirittura finiscono col comparare Ronaldo e Caputo: "Intanto Ciccio Caputo ha fatto più gol di Cristiano Ronaldo!" Roba d'atro mondo.
Al primo gol con la maglia della Juventus (arrivato contro il Sassuolo, a dir la verità due...) c'è chi scherza, ma neanche tanto perché tra questi c'è chi lo ha pensato sul serio, dicendo: "Guarda caso proprio con lo Scansuolo ha segnato il primo gol!" E tanto altro. E quindi, quando finalmente Ronaldo ha deciso di fare il Ronaldo, qualche altra cosa bisognava trovarla. Ed ecco le accuse di stupro finite come un grosso buco nell'acqua.
Salvo poi, rilanciare nella giornata di ieri. La notizia stamane è stata riportata in prima pagina dalla Gazzetta dello Sport: "Ronaldo: accuse di violenza. La polizia USA chiede il suo DNA."Non so se, a questo punto, pensare che CSI voglia fare un'altra stagione e il protagonista in questione è proprio il fenomeno portoghese dal momento che alla fine è stata chiamata in causa ora la Polizia di Las Vegas. E infatti, le vicende della serie televisiva statunitense "ruotano attorno alle indagini condotte dalla polizia scientifica di Las Vegas" (Wikipedia).

La signora Mayorga sa cosa si intende con il termine stupro, vero? Lo stupro è quell'atto sessuale nel quale o manca il consenso di una delle persone che partecipa all'atto sessuale o quando la vittima è incapace di intendere. Escludendo a priori quest'ultimo caso perché Mayorga se oggi denuncia (a proposito perché solo oggi?) vuol dire che aveva capito benissimo cosa si sarebbe consumato, rimane in piedi la prima congettura. Peccato però che la stessa vittima ha confessato di aver accettato lei l'invito di andare nella suite. E questo sarebbe uno stupro? È inverosimile la pressione mediatica da quando Ronaldo è arrivato in Italia: su qualsiasi cosa, o giornali o tizio o caio, devono metterci il becco andando così a macchiare l'immagine di un campione assoluto, sia dentro che fuori dal campo.
CR7 è diventato la Raggi del pallone: su A, B, C e Z, Ronaldo si sta sporcando di fango a causa del giudizio degli altri che in questo modo, intanto, riescono a finire in prima pagina. E noi (juventini e non...) non usiamo difendere un fuoriclasse. Tutt'altro. Napoletani, milanisti e interisti ci sghignazzano pure.

Povero Campione, arrivato in Italia con grandi aspettative dal/per il nostro calcio, è rimasto profondamente deluso... Ma caro Cristiano, dovevi aspettartelo. Hai un grosso peccato adesso: quello di indossare la maglia a strisce bianconere. È questo, insomma, il tassello (per chi non l'avesse capito) centrale attorno cui ruota perenne la domanda: "Ma in Italia per quale motivo i campioni non arrivano più?"