Fa brutti scherzi (anzi, danni) l'influenza in inverno. Vorresti uscire almeno il sabato sera assieme agli amici per una bella pizza. Vorresti passare un fine settimana tranquillo in famiglia. Insomma, qualcosa avresti voglia di fare. Quando, però, all'improvviso, ti inizi a sentire poco bene: raffreddore, brividi di freddo e febbre. Addio serata con gli amici! Starsene sotto le coperte con la speranza di vedere qualcosa di interessante in TV (magari!). Non sto qui per scrivere un trattato di letteratura medica come pensò di fare Celso nell'antica Roma. Quello che ho sopra esplicitato è un dato di fatto. Obiezioni non possono esser fatte (almeno qui, che cavolo!). L'influenza (specie nel mese di gennaio) prende tutti e fa ogni anno "strage" ovunque. 

Quest'anno, ad esempio, ha colpito due realtà importanti: Milano e Torino. A Milano (sponda rossonera) ha "fatto fuori" Gonzalo Higuain che però, forse, aveva già mal di pancia da quest'estate (e quando stai male nella stagione più bella - per me lo è - c'è da preoccuparsi). Ma, probabilmente, a causa di poca attenzione e mancata cura, nonché dedizione, da parte del club rossonero, anziché pensare, o quantomeno provare a prevenire questi sintomi di "influenza", Gonzalo ha finito con l'ammalarsi sempre di più finendo con il degenerare la sua già precaria situazione. Risultato? Trasferimento a Londra che lì c'è un dottore molto bravo, il cui nome è Maurizio Sarri. L'ex allenatore del Napoli rappresenta, in questo momento, per il Pipita, il "dottore di famiglia" a cui noi comuni mortali ci appelliamo anche quando abbiamo soltanto un leggero mal di testa e ci spaventiamo. Lanciato l'allarme, corriamo subito da lui per sentire (giustamente) un suo parere ma poi pensiamo: "Con tutta 'sta fila era meglio rimanere a casa! Mi prendevo una bustina d'Oki e via!" Verrà rilanciato Gonzalo dal suo "papà-medico" Maurizio? Io credo di sì, staremo a vedere cosa sarà in grado di fare in Premier League. Solo così potremo capire se, al Milan, si trattava di "semplice" bronchite o qualcosa di più serio... 

Nonostante i rossoneri non si aspettassero questa mossa da parte del bomber argentino (ma, in realtà, anche Leonardo aveva pensato di non riscattare il cartellino di Higuain a fine stagione e rispedirlo come un pacco alla Juve), si sono fiondati immediatamente sull'exploit di questa prima parte di campionato: Piatek. Il polacco ha segnato a raffica con la maglia del Genoa siglando un quantitativo di reti impressionante. Quindi, una certezza? Da vedere l'approccio in un grande club quale è il Milan (era) e se saprà, dunque, confermarsi in una piazza totalmente diversa. Insomma, malgrado la questione "Higuain", il Milan non si è lasciato cogliere impreparato. Chi questa volta rischia di rimanere con il cerino in mano è la Juventus. La dirigenza bianconera, pur sapendo della "brutta condizione di salute" di Benatia, ha provato fino all'ultimo a "mandarlo avanti" (fino alla chiusura di questo mercato) imbottendolo di calmanti ed antibiotici. Ma, siccome la corda iniziava ad essere troppo tesa, il "tira-tira" tra la società e il marocchino ha finito con lo spezzarla (la corda). Lasciando di stucco dirigenza stessa (convinta di poterlo guarire) e Allegri che, qualche conferenza stampa fa, si era detto convinto della permanenza del suo difensore. Eppure, non sarà così. 

SkySport (e oggi sono arrivate le conferme) aveva annunciato ieri dell'addio più che probabile di Medhi Benatia che non avrebbe esitato ad accettare l'offerta dell'Al Duhail. I bianconeri hanno provato fino all'ultimo a "tenerlo in vita", ma non ce l'hanno fatta e hanno così perso. Considerazione personale: è una notizia che la Juve cerchi di trattenere un giocatore anche contro la sua volontà. Quante volte abbiamo sentito Marotta dire (quando era ancora un dirigente della Juventus): "Non tratteniamo nessuno. Chi vuol andare via è libero di farlo..." E infatti, sono arrivate, nelle sessioni di mercato passate, cessioni anche dolorose: basti pensare a quella di Vidal o di Pogba che la Vecchia Signora avrebbe tenuto volentieri ma, di fronte alla richiesta da parte dei propri giocatori di esser mandati via, ha mollato immediatamente la presa. Non è accaduto questa volta. Forse perché (senza "forse") ci si è ridotti all'ultima settimana di mercato e la dirigenza di Madama non pensava mai di poter ricevere un'offerta ufficiale da qualche club? La domanda è retorica a mio avviso. Peccato, perché il fatto che si siano fatti tanti nomi è sinonimo di gran confusione e di una situazione (quella del malcontento di Benatia) che sapevano tutti tranne gli uomini di vertice della Vecchia Signora... Non sarebbe stato meglio cedere prima il numero 4 bianconero per avere una lista più completa e, soprattutto, più tempo a disposizione? Il nome di Caceres corrisponde ad un profilo "medio", al cucchiaio di minestrone che per forza di cose devi mandare già perché, altrimenti, tua mamma ti dà cucchiaiate che rischi di ricordartele per il resto della tua vita (ecco perché ho citato questo aneddoto). 

Ergo, possibile che la Juve non abbia capito l'entità del problema del marocchino e anziché "prevenire", ora si trova costretta a "curare" in maniera approssimativa, mettendo più rattoppi possibili? Fa strano...