C'è poco da fare, come recita un vecchio proverbio, chi nasce quadro, non può diventare tondo, quindi, chi nasce perdente, lo resterà per sempre. È quello che sono i laziali e le ultime parole di Tare, dopo la retrocessione in Conference League, sono la prova certa.
Qualche giorno prima della gara, contro il Feyenord, Tare, commentando la vittoria della Roma in Conference League, aveva dichiarato che quella era una competizione per i perdenti. Tempo poche ore e, quella competizione per perdenti, diventa l'unico obbiettivo rimasto a Tare e ai laziali. Improvvisamente, come per magia, l'opinione di Tare sulla Conference, cambia radicalmente! Il laziale si è comportato come quelle persone che, spinte da gelosia, denigrano le cose che vorrebbero, ma non possono avere. Le parole di Tare sulla vittoria della Roma, altro non hanno fatto che mostrare tutta la loro gelosia riguardo la Roma. Ora, però, che si trovano nella stessa competizione, loro dovrebbero vincerla senza alcun tipo di problema. Tra le altre cose, viste le squadre che partecipano alla Conference League, i laziali sono anche più avvantaggiati. Ricordo che, quando era la Roma a partecipare alla Conference, c'erano signori club: Totthenam, PSV, Feyenord, solo per citarne alcuni. In più la Roma ha partecipato alla Conference League senza essere retrocessa da alcuna altra competizione. Già la Fiorentina, che come la Lazio, prendeva in giro la Roma, ha potuto constatare personalmente che, questa competizione, non è, poi, tanto scontata, visto che loro hanno faticato e non poco.
Tornando a Tare, vorrei solo dire che il nostro grande Pinto, aveva, pienamente, ragione! Le parole del laziale non vanno nemmeno commentate, perché, come abbiamo potuto vedere, si commentano da sole!