Quando, ad inizio campionato, è arrivato il grave infortunio a Winaldum, non nascondo che un po' di sconforto mi ha assalito. Questo sconforto, poi, è aumentato, anche parecchio, con l'infortunio di Dybala. A tutto questo, aggiungiamoci pure le condizioni sempre precarie di Pellegrini, gli infortuni, quasi simultanei di Karsdorp e Celik, quest' ultimo sta appena rientrando, dopo quasi un mese di stop, i vari forfait, all'ultimo minuto, di Zalewsky, contro il Napoli, di Ibanez, contro l' Helsinky e, ultimo l' infortunio di Spinazzola e, altro che sconforto, qui c'è da far tremare i polsi.
La Roma, però, ha le spalle larghe, le ha sempre avute e con Mourinho, ora alla guida, sono anche aumentate e rinforzate. La Magica ha sempre mostrato che, proprio nei momenti peggiori, proprio nei momenti, in cui tutto va storto, tira fuori il meglio. Anche stavolta a riportare un po' di luce in tutto questo buio, ci pensano le seconde linee. Ci pensano quei ragazzi, che, quando meno te lo aspetti, mostrano di avere grande personalità. Certo, ci vuole anche l'intuizione e il coraggio del tecnico, che in certi momenti punta su ragazzini! Era già successo con Zalewsky, lo scorso campionato, quando, Mourinho, per ovviare alla lunga assenza di Spinazzola, si inventò Zalewsky esterno sinistro, un successone.
Quest' anno, Mourinho, i segnali li aveva già dati a luglio. Molti, non li hanno saputi cogliere, ma quando lo Special One, si è opposto con tutte le forze ad un possibile scambio, tra Frattesi e Volpato, il motivo era proprio la bravura del giovane ragazzo. Mourinho aveva capito che questo campionato sarebbe stato molto dispendioso e bisognava poter contare su tutti! Questo ragazzino, che solo un anno fa era in primavera, mostra di avere i numeri per poter infiammare l' Olimpico. Non a caso, su Volpato, c'è la garanzia di un campione come Totti! Volpato, però, non è l' unico, perché non possiamo non prendere in considerazione il centrocampista Camara. Arrivato alla Roma da un semplice Olimpiakos, arrivato a Roma senza grandi proclami, senza grandi lustrini e paillettes, ha sempre lavorato in silenzio e sodo, per potersi ritagliare un posto nel centrocampo giallorosso. Ha lavorato, Mourinho ha aspettato con calma che Camara entrasse nelle dinamiche della squadra e, quando c'era bisogno del rush finale, l'ha lanciato nella mischia. Ha iniziato con 10 minuti alla volta, ma già in quegli scampoli di gara, ha mostrato che era uno che poteva aiutare la Roma. Ha mostrato che poteva, tranquillamente, tamponare l'assenza di Winaldum. Non avrà dei piedi sopraffini, ma quando serve sa come dare la palla, ha visione e lo trovi in ogni zona del campo, praticamente, ha fame!
Con quella fame, quella voglia riesce a sopperire ad alcune sue lacune e, per ora, sta aiutando la Roma come un grande gregario deve fare. Ancora una volta le seconde linee portano luce alla Roma ed è questa la vera grandezza!