Si dovrebbe scrivere 'Big Match', ma si leggerà 'Match delle deludenti'. 
Eh già, in un campionato 'normale' quello che fino alla metà di febbraio era quello di Serie A, ci si ritrova a vedere un campionato tornato dopo tre mesi, con squadre che sembrano essere state sostituite dei loro interpreti dalla punta alla coda.
La Juventus non aveva il gioco dall'inizio della stagione, ma non era così scarsa come la vediamo oggi, la Lazio andava a mille, al ritorno in campo sembra la sorella di quella lasciata a -1 dalla testa della classifica, poi pian piano le altre, come Inter, Roma e Napoli, l'unica a non risentirne è l'Atalanta, che macinava e macina tutt'ora in tutta tranquillità.
Ma stasera quella sfida che ha sempre avuto un suo perchè, soprattutto quando le due si sono lottate uno scudetto, torna con le ali spezzate, con una gara che potrebbe raccontare tutto o niente, bisogna vedere come la si vuol 'vedere'.
La Juventus è un pianto continuo, è una squadra che scende in campo, ma che poi in campo sembra inesistente con errori grossolani, che nemmeno un bambino dei pulcini farebbe.
La Lazio dal rientro in campo subisce schiaffi a destra e manca, tanto da perdere in fretta e furia le seconda posizione ai danni dell'Inter seguita dall'Atalanta, ora si staziona al quarto posto, dove nessuno sembra metterla a rischio, ma al momento... La partita d stasera potrebbe chiudere il campionato, con la Juventus che volerebbe a +8 sull'Inter inseguitrice, che ieri sera si salva grazie ad una ingenuità di Leonardo Spinazzola (ex Juventus) contro la Roma portando a casa un pareggio (2-2), che sembrava insperato.

Cosa c'è di strano in questo campionato? Le prime quattro squadre in classifica, già si fanno male a vincenda perdendo con squadre minori, pareggiando gare che sembrano coperte da vantaggi saldi, e non ne approfittano mai quando un'avversaria diretta cade, davvero strano. Falsato? Non credo, anche se lo avrei chiuso quando tutto venne fermato, senza dare il titolo e avrei girato i soldi del vincitore finale alla Protezione Civile, che in quel momento ne avrebbe beneficiato salvando molte vite. Ma come sappiamo in ogni caso la parola d'ordine è 'The show must go on' e così ci troviamo a vedere uno scempio, che non avremmo voluto vedere, anche se in quei mesi di stop, molti si godevano il bello che non si erano mai goduti: la Famiglia.
Stasera si scende in campo con un solo obbiettivo, quello di portare a casa i tre punti, quello di vedere ancora una volta una gara senza pubbico, con il silenzio che accompagnerà i novanta minuti più recupero, giocando in 'casa' anche se in casa alla fine non gioca proprio nessuno, visto che quello che ti fa sentire a casa (Pubblico) è davanti la tv, e nemmeno le finestre aperte possono far arrivare il loro sostegno, quindi il silenzio sarà d'obbligo, come la Lega ha voluto, e che silenzio sia.
La partita di stasera porterà una vincente, anche se non ci stupiremo se arrivi un nuovo pareggio, già come dire quel detto 'Non c'è due senza tre' e la Juventus di pareggi tira avanti in testa la classifica, tanto non c'è bisogno di vincere quando dietro anche chi insegue non riesce a vincere, tanto vale continuare a pareggiare, così alla fine nei libri di storia si potrà parlare di uno scudetto vinto con tanti pareggi, tante reti subite e soprattutto con un tecnico che non aveva fatto nessuna scelta per la sua nuova squadra, ma che si dovette accontentare di quella lasciata dal suo predecessore.
Stasera si scenderà in campo, vedremo quei saluti di gomito, vedremo i giocatori che dopo un anno ancora non sanno che le mani in area di rigore vanno tenute dietro la schiena o al massimo su i fianchi, non alzando nemmeno un dito, altrimenti è rigore, questo è il regolamento e nessuno lo cambierà, almeno fino alla fine di questa stagione. Ah! Poi c'è il... la...VAR che un giorno funziona in un modo e l'altro in un altro, tanto alla fine l'arbitro alla fine decide, anche senza andare a constatare, visto che è lui che ha la decisione finale. Vedremo azioni in fuorigioco, con guardalinee che non si prendono più la responsabilità, aspettando che dal VAR gli venga segnalato il fuorigioco, dopo che l'attaccante ignaro continua l'azione, sprecando energie, e fosse che la mette dentro, deve sentire il fischio dell'arbitro dopo dieci secondi, che segnala la posizione di fuorigioco, con il guardalinee che allora alza la bandierina.
In panchina una flotta di mascherine, ma che una minima parolaccia, fa eco e nessuno ne esce illeso, visto che l'arbitro si avvicina e lo caccia via, cosa che in gara con pubblico e cori, forse nemmeno il quarto uomo sentirebbe, ma qui bisogna stare zitti dietro la mascherina.
Stasera si scende in campo con i tecnici che urlano, nessuno in campo può dire di non aver sentito, non ci sono scusanti, non si può pensare di cavarsela in altro modo, che chiedere scusa al tecnico... già il tecnico, quello in giacca e cravatta con i capelli che gli coprono le orecchie che stringe la mano ad uno che tiene in mano il suo immancabile mozzicone, che per mille volte porta alla bocca, lo gira in senso antiorario e poi orario, e che sotto quei grandi occhiali i suoi occhi sono fissi sul campo.

Stasera si scenderà in campo... anche se in campo di quei 22 nessuno sembra volerci stare, forse mentre giocano pensano alla spiaggia, a quell'ombrellone e quel lettino di primo mattino, con la brezza marina, che li porta a sognare e chi li vede da fuori esclama "Ma che stanno dormendo!", no signori stanno soltanto sognando la vacanza, peccato che avrebbero ben ventidue ore e mezza per pensarci, mentre lo fanno quando sono in campo.
Dalla panchina quelle gambe che pochi mesi prima fremevano nella speranza di entrare sono rilassate, entrano in ansia quando lo sguardo del tecnico si volta verso di loro, sembra che preghino di non essere chiamate.
Stasera si scenderà in campo... anche se il campo sembra vuoto, già perchè chi dovrebbe essere su quel campo, c'è fisicamente, anche se con la testa è da ben altra parte.