E anche questa volta il copione si ripete. Su otto gare alla cui guida si è trovato Gattuso ben cinque sono state le sconfitte. E non è che la vittoria contro la Juve valga il triplo. I punti sono sempre quelli e perderli contro il Lecce, una diretta antagonista per la salvezza, fa ancora più male. Quest'anno le gare perse in casa sono state in totale ben 6 e per i tifosi azzurri sta diventando un incubo.

Oggi allo stadio c'erano ben 50.000 spettatori che si erano illusi di poter rivedere il Napoli degli ultimi anni. Invece la delusione è stata cocente perchè, ancora una volta, si è vista una squadra sfilacciata, con una difesa approssimativa e con un centrocampo in pratica affidato al solo Demme perchè Zyelisky e Lobotka sono stati inesistenti.
Gattuso ha tolto Manolas, che nelle ultime tre gare aveva fatto la differenza, per mettere Koulibaly e Maksimovich ridicolizzati da Lapadula e Saponara. Mancando il filtro a centrocampo gli errori dei due centrali e quello di di Lorenzo sul secondo gol hanno causato i 3 gol del Lecce. Forse, se l'arbitro avesse assegnato il rigore solare su Milik, avremmo forse visto un'altra partita.
Ma questo non toglie che il Lecce abbia meritato di vincere la partita. Con quello di oggi sono 15 i penalty negati quest'anno al Napoli. Oggi addirittura l'arbitro non ha voluto nemmeno rivedere le immagini al VAR. Siamo arrivati ad un punto di non ritorno. Si potrebbe pensare che la classe arbitrale abbia fatto fronte comune a seguito delle lamentele di A. de Laurentiis che mandò Nicchi a pelare le patate. Certo è  non si spiega che su 15 episodi Rizzoli non abbia mai commentato le dinamiche dei rigori non concessi. E questo indipendentemente dalle colpe del Napoli che si è fatto male da solo. E in questa situazione chi ci rimette sono solo i tifosi.
L'arbitro di Napoli-Lecce non si spiega come sia riuscito ad arbitrare in serie A. Gli è stata data l'opportunità di usufruire del VAR e invece lo ignora perchè il suo Ego gli consiglia di non avere dubbi sul suo operato o su quello che crede di aver visto. Ci sono uomini di certezze e uomini di dubbi. Giuà fa parte della prima categoria cioè di quelli che dicono so tutto io. Un bagno di umiltà non farebbe male perchè il Var serve per vedere quello che non ha visto. E questo, se l'arbitro non se lo riconosce, glielo dovrebbe consigliare Rizzoli che è più preso a rispondere ad altri casi. Tanto il Napoli non fa più notizia. 

Giuntoli è andato a reclamare in TV, ma è sembrato più uno che è stato costretto a farlo che a spiegare in pubblico i diritti del Napoli. Manca una voce ai Partenopei, una voce che dica e spieghi le cose affinchè determinati diritti non vengano calpestati.