Per analizzare la situazione attuale bisogna ricordarsi che quando c'è stato Sarri alla guida tecnica per ben tre anni il Napoli aveva praticato un gioco spettacolare. I tifosi partenopei non furono affatto felici quando il tecnico toscano decise di andare via. La scelta di ingaggiare Ancelotti sembrava una garanzia e invece, dopo un secondo posto, ADL fu costretto ad assumere Rino Gattuso. Dopo una serie di risultati negativi il tecnico calabrese riuscì a dare nuovo slancio alla squadra che culminò con la vittoria in Coppa Italia. Vittoria che lo portò poi alla riconferma. Quest'anno dopo l'acquisto di Osimhen da lui voluto fortemente tutti si aspettavano che il Napoli fosse oggettivamente candidato allo scudetto ma ancora una volta troppi risultati altalenanti hanno frenato il suo percorso.

Iniziamo col dire che questa squadra negli anni passati e quelli presenti ha sempre reso di più con il modulo 433 anche perchè già abituati. Gattuso con l'arrivo di Osimhen ha stravolto il modulo imponendo il 4231 dove in pratica il centrocampo veniva affidato a Ruiz e in alternanza Bakayoko/Demme. Bakayoko si è però rivelato molto macchinoso e lento con una visione di gioco abbastanza limitata. Demme invece ha dato prova di poter fare da filtro ma, la vera involuzione, è stata quella dello spagnolo di cui si contano più le prestazioni opache che quelle appena sufficienti. Zyelisky invece avrebbe dovuto fare il trequartista ma, come spesso è accaduto, è più sembrato il giocatore ombra di se stesso. Possibile che Ruiz e Zielisky siano diventati brocchi tutt'insieme ? O è invece vero che giochino fuori posizione? Ancora una volta il Napoli non è stato pronto a cambiare modulo. Questo anni addietro era successo con Benitez che si ostinava a giocare con Jorginho e Hamsik in mediana senza buoni risultati. Quando invece Jorginho venne utilizzato da Sarri in un centrocampo a 3 diventò il giocatore che è andato in Nazionale e poi al Chelsea garantendo una grande plusvalenza. Ma si vede che a Napoli gli errori non insegnano nulla. Per giocare con un centrocampo a 2 ci vogliono gli uomini adatti e a Napoli non ci sono. E questo è un errore di  chi si ostina a schierarli o di chi ha sbagliato gli acquisti. Certo è che Bakayoko è stato chiesto da Gattuso che lo aveva avuto al Milan ma, da quello che si è visto, sembra più un acquisto sbagliato.

Solo adesso il tecnico napoletano si è reso conto che Ramanhi avrebbe dovuto giocare di più. Ha preferito tenere in panchina per metà campionato un giocatore pagato 14 milioni senza dargli un minimo di minutaggio in campo. Salvo poi fare mea culpa per non avergli dato spazio. E solo adesso che è costretto a schierarlo si accorge che forse i 14 milioni li vale. Mica avrà avuto paura di metterlo in campo perché pensava che fosse un giocatore chiesto da Juric possibile futuro allenatore degli azzurri? O perché ha pensato solo a spremere la vecchia retroguardia sperando che non avessero infortuni? Una cosa è certa, Gattuso non sa gestire la rosa a disposizione e molto probabilmente non mette i suoi calciatori nelle condizioni di esprimersi al meglio. Vedere Insigne e Lozano che sono costretti a giocare da terzini e fare la fase di recupero non si sopporta. Poi ci lamentiamo che gli stessi siano poco lucidi in fase di attacco. Gli stessi Ruiz e Zielisky dovrebbero giocare di più negli ultimi 30 metri per diventare micidiali. Purtroppo non sappiamo cosa sarebbe successo se il Napoli avesse avuto disponibile Osimhen, che è rimasto fuori più di 2 mesi. Si è puntato troppo su un giocatore, seppur una buona promessa, che ha giocato e si messo in luce in Francia in un campionato molto diverso dal nostro. Osimhen per dare profondità ha bisogno di spazi e finchè il Napoli non sarà rapido nelle verticalizzazioni il nigeriano non potrà fare la differenza. Con la manovra corale con la ripartenza dal portiere la squadra avversaria ha tutto il tempo di potersi sistemare in difesa e cosi addio spazi per le punte. Voglio solo sperare che dopo un anno di ambientamento dimostri il suo valore così come sta facendo Lozano adesso.

Veniamo adesso a Giuntoli. Tra i tanti acquisti ci sono Hysaj, Maksimovich, Valdifiori, Mario Rui, Malcuit, Ounas, Tonelli,  Lobotka, Petagna e tanti altri che sono stati acquistati ma poi si sono rivelati inutili o sopravvalutati. Un buon DS deve saper scegliere gli uomini cercando di pagarli il giusto. E poi non si può sempre cercare le scommesse così come non si può acquistare un giocatore che probabilmente oltre a non servire si rompe facilmente. Manolas ad esempio pagato 36 milioni dalla Roma si è rivelato un calciatore che non è stato capace di sostiture il partente Albiol e che molto spesso è stato oggetto di infortuni. 

Evidentemente tra DS e allenatore gli errori sono tanti. A Napoli c'è bisogno di rifondare ma per farlo bisogna pensare di creare una struttura formata da un Direttore Generale che sappia prendersi le sue responsabilità e non solo un amministrativo come Chiavelli. La figura del DG è importante perchè deve fare da filtro con l'esterno dando a ADL la possibilità di dedicarsi a cose più importanti a livello societario. Un DG che indichi e verifichi l'ambito sportivo della squadra e la protegga dall'esterno. Che sappia indirizzare gli uomini a disposizione e che si assuma delle responsabilità quando necessario. Finchè ADL vorrà considerare il Napoli come la bottega del salumaio non si crescerà. Alla Juve tutto si potrà dire non che non sia organizzata a livello societario. ADL prendesse esempio da club più titolati se vuole dare una struttura alla sua azienda Napoli. 

E se proprio l'anno prossimo fosse quello della rifondazione Aurelio iniziasse da un tecnico emergente, visto che si dovranno ridurre gli ingaggi causa Covid. Uno tra Juric, de Zerbi e Italiano possono fare al caso del Napoli.
O forse ADL ha già scelto.