Quando a Roma si ritira un grande campione, non ce n'è per nessuno, lo si venera in tutto e per tutto e l'addio di Francesco Totti, il 30 giugno del 2017, è stato vissuto come un lutto per i tifosi, perché quel campione che aveva superato ogni record in maglia giallorossa fu costretto a ritirarsi per il volere della società, e quei pianti sugli spalti, soprattutto alla frase "...Ma a un certo punto della vita si diventa grandi, così mi hanno detto e così il tempo ha deciso. Maledetto tempo...". Totti è un'istituzione, chi ne parla male rischia grosso, insulti e non solo, per il capitano alcuni arrivano a picchiarsi. Francesco ha sempre accettato le battute che gli facevano, le prese di giro per il suo non saper parlare, tanto che in gioventù fece quel libro di barzellette dove si prende per lo più per un ignorante, e questo ha forse portato la gente a volergli ancor più bene.
Come detto dopo il suo ritiro, si è spesso fatto vedere in tv, tra trasmissioni sportive e non, e nell'interpretazione di San Pupone nello spot di presentazione della Serie Tv Romolo+Giuly. Quest'anno, dopo la sua approvazione, è partita una serie tv che racconta la storia di Francesco dentro e soprattutto fuori dal campo.

La serie, che prende il nome da uno striscione di un tifoso della Tevere il giorno del ritiro di Totti, scritta dal regista, sceneggiatore e attore Pietro Contento Castellitto, figlio di Sergio, in onda su Sky Original, ha portato subito le prime critiche, soprattutto nella non somiglianza, nemmeno per sbaglio, proprio di Pietro con Francesco, ma anche di Greta Scarano con Ilary. Contestate anche parecchie frasi, soprattutto quella che recita "Questo torna pe fatte ritirà", che gli dicono nel film stesso, che ha portato i tifosi a scatenarsi nel web con insulti vari, soprattutto a Gian Marco Tognazzi nelle vesti di Luciano Spalletti.

Molti tifosi non l'hanno presa bene, perchè hanno pensato ad una presa in giro del campione e della sua luminosa carriera, mentre la serie, come detto con il consenso dell'ex campione, sta avendo un grandissimo seguito. Come ben specificato la Serie non è stata programmata per avere attori che somigliavano ai persone vere, ma soprattutto perchè è stato scritto per ripercorrere la vera vita di Francesco Totti, con le sue gag, momenti felici e difficili nel percorso della sua carriera.
Pietro, come detto, fa una sua imitazione del Pupone, abbastanza buona, certo sul campo si vede che il tocco di palla non è proprio dei migliori, anche perché servirebbe uno che al calcio sa giocare davvero, ma si è impegnato e non poco.
Quindi perché attaccare un lavoro scritto e diretto e soprattutto che fa ricordare quei momenti, che Totti stesso ha raccontato, tra i suoi primi calci ad un pallone, crescita, consacrazione e addio, e con tante parti da sbellicarsi dalle risate?
Ma che si veda prima la Serie totale per poi criticare, prima che questa abbia una fine.