Ti senti un tecnico? Ma perchè non studi per diventarlo? Poi mi dirai se davvero allenare e come parlare da casa.
Spesso il tifoso in generale, si sente in dovere di dire "Ma perchè non mette questo giocatore in campo al posto di quell'altro? Perchè non cambia modulo? Perchè fa giocare questo giocatore a destra, qundo rende meglio a sinistra? Perchè mette un giocatore fuori ruolo, quando in panchina ha dei giocatori per quel ruolo?". Quante volte si è detto, tanti, forse troppe volte, eppure ogni volta si cade nel solito tram tram, come se davvero da casa, seduti davanti ad un caffè, una merenda o solamente un bicchiere d'acqua, si sente il bisogno di dire qualcosa, soprattutto quando va male, mentre quando tutto va bene, si parla lo stesso, ma di meno, però qualcosa bisogna dirla, altrimenti cosa si guarda una partita in totale mutismo? Certo che no. Spesso ci s'imbatte in partite che sembrano partire male fin da subito, e che secondo alcuni, bastava spostare o cambiare un determinato giocatore per tentare di rialzarla o addirittura vincerla, ma se così fosse ci si chiede "Ma perchè non si studia per divenire allenatore e poi tentate quel che altri non sembrano capaci di fare?".

La storia vuole che da casa si è tutti allenatori, presidenti e dirigenti, quindi si pensano quale siano i giocatori adatti alla propria squadra, quali cedere e soprattutto quale tecnico mettere sulla propria panchina, già come se di colpo una sola persona possa prendere il lavoro di tre persone, e addirittura sbrigarlo in modo veloce, senza pensarci poi così tanto, i nomi sono già pronti, studiati per un anno intero, secondo poi nel budget della società, che poi di budget vero, chi ne sa davvero...La cosa diventa bella, quando si pensa di cedere quel giocatore a quella cifra, anche se vale meno, però avendo fatto una stagione degna di nota, di colpo da, esempio, dieci milioni pagati appena un anno prima, si trasformasse in un fenomeno e di colpo costa 100 milioni,anche se poi in verità, avrà avuto una impennata di prezzo ma non di certo di così tanto. E gli scambi? Ma quanti scambi si pensano? Addirittura giocatori che hanno un ingaggio impossibile per quella squadra alla quale si pensa di offrire un giocatore che in un club prende 5 milioni, per prenderne in cambio uno che ne percepisce la metà, ma che la società d'appartenenza non può sobbarcarsi un ingaggio simile, ma quale società che non è big, si sobbarcherebbe un ingaggio importante togliendone uno che ne prende la metà? L'apice si raggiunge quando si ipotizzano i prezzi di campioni o pseudo in grandissimi club, come a pensare che sia possibile portare un giocatore che percepisce 15-20 milioni l'anno, in un club che come tetto ingaggi ha un 7-8 milioni di Euro, e in un campionato che togliendo una sola eccezione, naviga sotto la soglia dei 10 milioni o poco su di lì. E' vero, a chi non piacerebbe essere proprietario di una società, un dirigente e un tecnico di colpo, ma poi davvero sarebbe così bravo a fare un lavoro meglio dei personaggi che sono in determinati ruoli? Alla fine da casa si può dire e fantasticare come si vuole, a 360 gradi, poi al triplice fischio, o quando si fanno i conti per comprare determinati giocatori, non è davvero affar suo, eppure si preme sempre e comunque quando si apre il mercato, qundo si deve scegliere un tecnico, e soprattutto chi cedere e al contempo comprare al posto dell'uscente. Alla fine si è davvero tutti presidenti, dirigenti e allenatori? Ma con i soldi degli altri. Molto spesso ho sentito gente dire "Ma se sei davvero così bravo perchè non studi per diventare dirigente o allenatore? Perchè per fare il presidente non serve studiare, ti serve il cash, cosa che tu non hai". E già forse chi dice determinate cose, alla fine ha ragione, perchè è vero che a tutti piace fantasticare, scrivere e pensare determinate cose, ma poi davvero saprebbe fare il presidente, il dirigente o l'allenatore?